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| 20 luglio 1969: prima impronta umana sulla Luna |
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| Alex Ruiz : Cielo stellato |
Nel 1934 negli Stati Uniti uscì una canzone scritta da Richard Rodgers e Lorenz Hart che ebbe uno straordinario successo: Blue Moon. Insieme ad innumerevoli altre canzoni sparse tra i popoli della Terra la musica ha individuato nella Luna anche un ruolo sentimentale per la sua vicinanza che scandisce le stagioni agricole, le maree, le leggende, il mistero del firmamento. Quelle macchie scure sulla sua superfice, per alcuni somigliano a quelle di chi porti sulle spalle una fascina, per altri ad un volto mutevole che nasconde l'altra sua metà. Così la Luna si è sempre mostrata fin da quando sono apparsi i primi ominidi sul nostro pianeta. Nei progetti di conquiste spaziali cresciuti con la tecnologia nella seconda metà del XX° secolo, la Luna fu il primo luogo di sbarco previsto verso il nostro sistema solare. Il 20 luglio del 1969 la discesa sul suolo lunare, nel "mare della Tranquillità" del "Lem" che portava due astronauti americani, e l'impronta del primo uomo Neil Amstrong, sul suolo lunare, parve rompere l'incantesimo. In tutto il mondo si è ricordato quell'avvenimento e molte persone, ormai 
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| Neil Amstrong 1°Uomo sulla luna |
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| La Terra vista dalla Luna |
nel buio e il silenzio dell'Universo pone molte domande. Come quelle che il poeta Giacomo Leopardi agli inizi dell'800 così si rivolgeva dalla sua Recanati : "Che fai tu Luna in ciel, dimmi che fai, o silenziosa Luna..." Per poi concludere: " In questa immensità si annega il pensier mio e il naufragar mi è dolce in questo mare". La Natura ci nasconde tantissimi segreti. I filosofi raccontano che in sè questo satellite è fatto di crateri, di deserti di pietra, di montagne e di silenzi. Ma esso illumina per mezzo del sole, la Terra. Quindi diviene anche strumento che trasferisce all'esterno qualcosa che non gli è proprio se non
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| Harold Slott Moller: Luce della luna |







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