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| Peschiera del Garda: Mura di difesa |
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| Cartolina storica di Bersaglieri ciclisti |
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| Modena: Accademia Militare Scuola di Cavalleria |
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| Peschiera del Garda Complesso militare |
Una regione italiana che ebbe spiccate tradizioni di questo tipo fu il Regno di Sardegna, regnante Casa Savoia, ed in particolare il Piemonte. Esso fu artefice delle epopee risorgimentali, ed era diffusa tra le famiglie e l'Aristocrazia, la tradizione militare. Anche l'Accademia "Nunziatella" fondata dai Borboni nel "Regno delle due Sicilie" nel 1787 ebbe tale risalto.
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| Accademia Militare di Modena |
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| Roma: Marinai schierati al Quirinale |
I "Quartieri" militari erano adiacenti ai punti di difesa fortificati nelle città. In epoca antica Roma creava un controllo ed un presidio sui territori attraverso la costruzione di un "Castrum" che era costituito dagli accampamenti dei legionari. Ciò diede origine o rafforzò la espansione di nuovi centri abitati, specialmente nell'ampio territorio dell'Impero. Le origini di molte attuali città in diverse aree d'Europa, risalgono a tale periodo. In particolare in Germania, in Francia (antica Gallia), in Spagna, lungo il Danubio. In epoca moderna, mutate le tattiche militari e i tipi di armamenti, le caserme furono spostate in zone periferiche e le nuove concezioni strategiche portarono i soldati a ridosso dei confini da presidiare tra i diversi Stati nazionali.![]() |
| Lido di Venezia: ex Caserma dei Lagunari XVI° Sec. |
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| Castrum Romano |
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| Reggia di Venaria Reale a Torino sec. XVIII° |
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| Roma: Caserma |
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| Camerate di una vecchia Caserma |
Soprintendenze, avendo al loro interno fregi, sculture e forme d'arte di grande interesse culturale. Gli eserciti dei diversi Stati italiani, fino all'Ottocento, erano ospitati anche in strutture rinascimentali, aggregate alle Corti dei Sovrani o complementari ad esse. E' il caso del complesso militare di Venaria Reale a Torino, di settori ai lati della Reggia di Caserta, di strutture militari dell'ex "Quadrilatero" di epoca austriaca, tra Verona, Peschiera, Mantova e Legnago, di edifici di epoca Borbonica o del Gran Ducato di Toscana. Si pone l'esigenza di salvaguardare tali strutture architettoniche con funzioni adatte ed assumere decisioni urbanistiche conseguenti. Anche i Forti della Repubblica Veneta, sparsi lungo l'Adriatico tra le coste dell'Istria e l'Egeo, sono oggi dentro ai confini di diversi Stati: Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia, Turchia. Un finanziamento europeo è stato deliberato per recuperare queste testimonianze e legarle in una relazione storica e contemporanea, di uso anche turistico.![]() |
| Arsenale di Venezia |
In Friuli e Venezia Giulia, si contano oltre 400 opere militari abbandonate. Molte di queste hanno una stratificazioni risalenti all'età del bronzo. Dai "castra" romani, fino ai castelli longobardi, bizantini, con mura medioevali e fortificazioni del Novecento. Le servitù militari hanno anche salvato Habitat naturalistici che sarebbero scomparsi con l'espansione urbanistica. Ci sono molte proposte per utilizzarle come spazi alternativi, parchi urbani, con visite guidate. Una lunga linea verde, la "Green belt" dove un tempo passava la frontiera, tra la Germania Est ed Ovest è un lascito insperato, dal punto di vista ambientale, della divisione della Germania. Un milione di mq di immobili sono stati recentemente messi a disposizione di tre città :Milano, Torino e Roma, provenienti da 13 caserme dismesse.![]() |
Fenestrelle (Cuneo) /La Fortezza![]() |
ai Comuni per valorizzarle, pena il loro ritorno al Demanio, non ha molto senso. A Firenze si pensa di riconvertire una parte di queste superfici incamerate dal Comune per costruire alloggi popolari, un parco urbano, negozi, attività culturali e artigianali. A Venezia c'è un piano articolato e complesso che prevede il recupero e il riuso di Forte Marghera, per attività pubbliche e private. A Roma una struttura ex militare potrebbe ospitare uffici comunali ed un parco pubblico mentre nell'ex Caserma Guido Reni c'è un progetto per costruire la Città della Scienza. In tutti questi progetti articolati e complessi è calata nel corso degli ultimi tempi la drammaticità del biblico esodo di migranti dall'Africa, che sta investendo alcuni Paesi mediterranei, e in particolare l'Italia. Ciò pone delle urgenze e delle priorità. Diverse strutture militari, in discrete condizioni, potrebbero essere adattate a queste necessità e forse essere integrate in modo diverso sul territorio. Molte camerate dove un tempo era la
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| Fortezza di Civitella del Tronto sec. XVI° Sup. di 25.000 mq tra le più grandi d'Europa |

voce del sergente che chiamava alla sveglia, avranno una funzione molto diversa. Ma la nostra epoca esprime ancora un mondo in lotta, tra conflitti e carestie, che arrivano a bussare alle nostre case ed alle nostre città. Alcuni Paesi europei allarmati dalle dimensioni del problema, hanno chiuso le porte e l'Italia si è trovata, con Grecia e Malta in prima linea. Non è quindi una Europa che agisce con strategie e politiche comuni e solidali o con intelligenza di iniziative per affrontare questi fenomeni di massa nei luoghi dove si formano i problemi. L'Africa e il Medio Oriente sono diventati da tempo una polveriera umana con milioni di diseredati e disperati in fuga.![]() |
| Caserma dismessa |
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| Immigrati nel Mediterraneo |
politica estera. Su quelle frontiere a sud sbarcano a centinaia di migliaia, penetrando come un esercito disarmato e in tante caserme vuote risuonano ora mille voci e parole sconosciute. Sui muri la scritta di un vecchio reggimento, li raccoglie con le loro povere cose. E' un antico motto del Genio Pionieri che sembra adatto alle nuove emergenze: " Per aspra via, aspra mèta". Saranno questi i fronti e le battaglie del nuovo secolo ?
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| Ex Torri di Contraerea traformate in palestre per arrampicata ![]() |
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| Saint Cyr Accademie (Francia) |


























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