METRI CUBI di Gianfranco Vecchiato
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L'Uomo di Vitruvio 1490
Leonardo da Vinci |
L'attuale generazione di progettisti sarà in questo secolo alle prese con temi di enorme portata, mai prima affrontati in queste dimensioni. Il quotidiano "La Repubblica" informa con un ampio servizio, che la Cina sta progettando un futuro per la sua capitale, Pechino (Jing-Jin-Ji) , per portarla ad espandersi sull'intera Regione di Hebej, estesa su 100mila kmq, e ad avere una popolazione di oltre 130 milioni di abitanti. Un "mostro", urbanisticamente parlando che se fosse costruita secondo gli standard applicati in Italia equivarrebbe alla costruzione, tra residenza, terziario e commerciale, di oltre 40 miliardi di metri cubi! Già oggi con oltre 21 milioni di abitanti, Pechino è, al pari di altre grandi città regione, una megalopoli gigantesca, fortemente inquinata, a volte invivibile. Questo progetto non disegnerebbe più una città nel senso tradizionale ma una forma urbana tragicamente diversa, dove decine di milioni di persone, per far funzionare il sistema, dovranno essere fortemente controllate ed eterodirette. Una società, pensata come uno strumento gestibile politicamente e socialmente, che vedrà distrutte le sue individualità da assumere come una sfida eversiva.
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S.Maria Novella (Firenze) 1456
Arch. L. B. Alberti/Giorgio Vasari |
E' interessante leggere come una tale proposta, assumendo anche i connotati di una straordinaria sfida tecnologica, dovrebbe far aumentare lo sviluppo di progetti eco compatibili, di innovazioni e di ricerche. Ma tali prospettive pongono molte domande: quali saranno i ruoli della cultura, quali fini avrà la tecnologia, quali frontiere saranno attraversate dalla ricerca, quali strumenti forniranno gli enormi bisogni di energia, di trasporti integrati, dagli aerei ai treni ad alta velocità, al traffico locale, dagli ospedali, ai tribunali, dalle università, allo smaltimento dei rifiuti, dalle forniture dell'acqua, al cibo ed ai servizi. Date le dimensioni, tutte le strutture per essere controllate, funzionanti, operative, porteranno ad investimenti colossali e ad una
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Visione urbana del futuro |
interdipendenza fra le economie del pianeta. Anche l'India, che con i vorticosi ritmi di crescita demografica si appresta a superare per numero di abitanti la stessa Cina, ha dinanzi sfide urbane gigantesche e forse irrisolvibili.
Questo continuo rilancio al rialzo, basato su processi che se flettono, scombinano i rapporti economici mondiali, produce fattori ad altissimo rischiose rendono evidenti come sarebbero necessari nuovi e diversi strumenti di analisi politica e di controllo democratico e demografico, non più circoscrivibili ai perimetri degli Stati nazionali.
A questi livelli di sviluppo avviene ciò che, per semplificare, accade nei rapporti fra territori di Comuni adiacenti e cioè quando in un Piano Regolatore si concepiscono in modo autonomo investimenti dentro ai propri confini che influiscono e pesano anche nei rapporti di vita di territori limitrofi che sono diversamente amministrati. E che da tali trasformazioni subiscono, nel loro territorio, un danno. Occorrerebbe programmare con un "Masterplan" tra regioni del mondo, il coordinamento di investimenti, risorse, ambienti, valutandone gli equilibri e le armonie. Così facendo le tensioni internazionali sarebbero meno dirompenti. Anche se i Congressi internazionali, gli studi scientifici, le analisi sociali e le relazioni economiche, ribadiscono e dimostrano
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Periferia urbana a Napoli |
quanto siano interdipendenti le politiche degli Stati e le conseguenze ambientali sull'intero Pianeta, nel XXI° secolo appaiono sempre più divaricarsi da un lato le filosofie politiche che governano i continenti e dall'altro lo scontro quasi medioevale di visioni religiose incompatibili con la cultura e la civiltà contemporanea, l'uso di conoscenze scientifiche con nuove scoperte della biologia e la produzione di nuove tecnologie. Una arretratezza che sorprende poco se si guarda alla Storia del mondo ed agli interessi che lo governano.
Una antica massima cinese dice: "Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici". Tutte le tradizioni umane più antiche tendono a ricordare l'importanza delle "radici", dei modi e delle finalità per le quali la Natura ha costruito in milioni di anni un delicato sistema di
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Firenze e il Paesaggio urbano |
rapporti. Difendere i nostri valori fondativi, servirebbe a comprendere le ragioni della storia, le sue condizioni di sviluppo ed a tracciarne i limiti.
Si è stimato che nel mondo vi siano più di tre milioni di architetti. Sarebbe una utile rivoluzione se la maggior parte di essi, consapevole del ruolo che questa disciplina ha svolto nella Storia umana e nei cambiamenti delle civiltà, si ponesse la domanda sulla sua funzione sociale, civile ed etica. E cercasse risposte non assoggettandosi passivamente al ruolo esecutivo dei vari poteri politici ed economici, indicando per se stessa ed al futuro, i bisogni essenziali di salvaguardia del Pianeta.
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San Gimignano (Toscana) |
Ritorna alla mente l'Uomo di Vitruvio, disegnato da Leonardo da Vinci nel 1490 e conservato nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Figura eretta a simbolo dell'umanesimo all'interno dell'armonia dell'Universo espressa per mezzo della geometria. Nell'epoca in cui in Italia e in parte d'Europa fiorivano l'Arte e l'Umanesimo. Oggi questo pensiero può evocare la necessaria centralità, fra i miti del progresso ed i valori della persona umana. La domanda non è se si possano coniugare le "utopie" di un passato lontano e costruito per pochi con un futuro prossimo sempre più dilatato, aggressivo e stravolto ma come riproporre quella filosofia nel mondo contemporaneo. Occorre ripartire dall'individuo, modificando i ritmi della evoluzione economica, ricreando cicli che siano sostenibili a rigenerare la Natura... Se non sarà così potremmo assistere a fattori sempre più estremi di disgregazione, non solo ambientali, di cui molti sintomi sono già in atto.
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Calcutta (India) |
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Quartiere nuovo in Cina |
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Quartieri di Nuova Delhi in India
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