San Leo (Rimini) La Rocca al tramonto |
Tra le pieghe antiche dei paesaggi del Montefeltro, nella Romagna che scende verso l'Adriatico, si intrecciano gli ingredienti di una diffusa poesia con le tracce della Storia. Tra il Tempio Malatestiano di Rimini, splendida architettura incompleta, su cui intervennero Leon Battista Alberti e Piero della Francesca, e l'"Orto di Agostino" a Pennabilli, agli estremi della provincia, corrono più analogie che contrasti. Nei Paesaggi che hanno ispirato gli artisti del Medioevo e del Rinascimento e nelle valli aspramente contese e costellate da rocche e castelli, i racconti popolari si animano di fiabe, di cantilene, di fantasie che lasciano impresse sulle case dei borghi, dei potenti antidoti che andrebbero colti e seminati per evitare l'omologazione urbana dei territori e l'anonimato delle periferie. La conferma che dalla poesia e dall'arte di strada e popolare, si possono estrarre rimedi da utilizzare, caso per caso, quando si affronta il tema del recupero di zone emarginate e degradate, viene visitando i "luoghi dell'anima". Così sono stati definiti dallo sceneggiatore e poeta Tonino Guerra che qui ha vissuto, seminato, raccontato, ispirato gran parte della sua lunga vita. Ancora oggi a tre anni dalla sua morte, la visita alla sua casa, lascia una profonda impressione della sua filosofia : tra le tante farfalle nel suo giardino, immerso nei colori e nelle varietà dei fiori, nei profumi della campagna, nei muri "parlanti", nei ricordi dei paesani, la Sua presenza è palpabile. Un altro grande poeta di Romagna, Giovanni Pascoli, che ebbe la vita segnata dall'assassinio impunito del padre e da altre tragedie familiari, raccontò con infantile sensibilità, lo stupore per la Natura, l'amore per gli animali, il mistero delle Stelle, lo sgomento per il destino dell'Uomo: " E la Terra sentii nell'Universo... e mi vidi quaggiù piccolo e sperso, errare tra le stelle, in una stella." Pascoli cercò pace nella vita semplice e familiare nella casa di Castelvecchio tra i boschi della media Valle del Serchio.
Pennabilli: Portico e copia dell'affresco di Piero della Francesca: La Madonna del parto |
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"La Luna è l'unico Astro che nasce dietro le montagne e tramonta dietro di noi". E' un'altra delle "gocce" di poesia sparse sui sentieri del paese di Pennabilli da Tonino Guerra. Pensieri incisi su ceramiche e fissi sulle pareti di case a ricordare persone umili ma importanti nella vita sociale della Comunità. Così questi "muri parlanti" entrano nella storia urbana e civica. Non occorrono monumenti, architetture straordinarie. La loro funzione appare immediata ed efficace. Il viandante si ferma, legge, si interroga, comprende che sta attraversando uno spazio ricco di umanità e di ironie. E' come attraversando l'antico Borgo di Frontino dove pare di entrare nel "Mondo di Oz". Spaventapasseri impagliati sulle colline, nei vicoli, sulle porte. Un richiamo alla tradizione contadina.
Angolo delle "Madonne abbandonate" |
L'Angelo coi baffi |
Paesaggio del Montefeltro |
I Muri parlanti |
Il Santuario dei pensieri |
Rocca nel Montefeltro |
Museo di Tonino Guerra |
Casa di Tonino Guerra |
La gente lascia delle monetine sul pavimento dove sono radunati uccelli impagliati sotto il quadro dell'angelo. Un racconto scritto anche nel dialetto romagnolo. Pensieri infantili e semplici che richiamano molte nostre identità perdute. Poi una frase resta nel cuore. Un messaggio finale accanto all'immagine del "nostro" poeta, semplice e profondo lasciato ai posteri: " E' ora che quando incontriamo un albero, diciamo: Buongiorno Signor Albero!"
La tomba di Tonino murata nella roccia |
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