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Manifesto Biennale Architettura 2016 |
americana, restano le enunciazione e leggi sempre più mascherate. Da fine Ottocento nella lettura dei fenomeni politici si inserì il marxismo e poi le devianze nazionaliste del fascismo e del nazismo, fecero esplodere il sistema internazionale. Per tutto il Novecento il mondo si è confrontato sul piano ideologico aspramente, su idee di potere molto diverse. Ma a prevalere non è stata la Cultura, quanto il confronto tra i sistemi economici marxista e capitalista. Quest'ultimo ha prevalso ma ha lasciato molte ferite aperte. Ora siamo impantanati nel rilancio di economie globali prive di vere regole etiche. Se i nobili e i grandi proprietari terrieri che governavano un tempo su masse di diseredati e di sottomessi per i loro prevalenti interessi si contendevano gli equilibri territoriali, scambiandosi regioni come le Fiandre o la Lombardia, in attesa di una guerra successiva, oggi con altri metodi ma per fini economici, si stanno ridefinendo i confini e le zone di influenza internazionali. Il vecchio motto "o Francia o Spagna purchè se magna", In uso tra le genti del XVII° secolo, pare tornato di attualità .
Tra riforme costituzionali e legislative, il Potere cerca in primo luogo di controllare le informazioni, mentre alla finanza interessa quello dell'uso delle risorse. Il Potere è quindi ancora seduto sulle armi e sugli interessi economici e finanziari prima che sui Diritti e sui Doveri. Le antiche potenze coloniali e marittime, tra cui anche la Repubblica di Venezia, accumularono nei secoli fortune economiche strappando ricchezze ad altri, dominando i commerci, controllando i traffici e reinvestendo i proventi sulle rendite fondiarie ed urbane. È uno schema che si ripete in altri modi ed in peggio. Ad esempio reinvestendo i grandi profitti del mercato della droga e della prostituzione per finalità di corruzione e di condizionamento, anche politico. In molte oscure operazioni della finanza internazionale, si cela il riciclaggio di denaro non solo con operazioni immobiliari ma anche attraverso la innocente vendita di prodotti commerciali o di tecnologie innovative. Si disegnano nuove frontiere ma è ancora lo spirito dei "Corsari" a dominare il mondo.
Essi furono strumenti utili, tra il XVI° e il XVII° secolo per aumentare le ricchezze di diverse Case regnanti. Quello spirito è sopravvissuto in altre forme. Si incrociano oggi due grandi fattori di instabilità e precarietà: la formazione di nuovo "proletariato" povero che si sta scaricando sui paesi più sviluppati e in particolare in Europa, con centinaia di migliaia di persone in fuga, che incrocia la regressione di un ceto medio impoverito dalla crisi economica e finanziaria. Questi due fattori stanno già incrinando alcuni strumenti democratici e il funzionamento di Istituzioni locali e nazionali. Il rischio è che i sistemi non reggano e che si entri in una spirale di frantumazione e di conflitti crescenti che facciano da detonatori per nuove crisi internazionali, di cui i fenomeni terroristici sono solo una avanguardia. È una tesi espressa dal prof. Massimo Cacciari nel dibattito tenutosi Mestre sui temi internazionali.




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Carmelo Baglivo: Disegni Corsari- Venezia |
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