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Vincenzo Monti 1754/1828 |
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L' antica Fattoria Medicea |
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Prato : Parco urbano attorno alle cascine |
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Veduta rinascimentale di Prato |
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Parco alle cascine a Prato |
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Rovine della Fattoria |
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Le Fattorie qualche anno fa |
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Viale alberato che porta alla Fattoria |
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Com'erano le Fattorie |
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Le Fattorie al fermo lavori 2006 |
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Prato: Palazzo Pretorio |
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Fattorie in rovina |
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Fattorie in rovina |
è in questo stato. Nel visitare quel posto peraltro inaccessibile, ho provato molta malinconia e anche incredulità che un investitore intelligente non si sia fatto ancora avanti. I fabbricati sono dentro uno splendido enorme spazio verde ad uso pubblico, e ad un campo di golf. Qui sono inevitabili i contrasti. Una città operosa che non ha protetto e salvato, se non poteva acquisirlo, questo bene raro e straordinario, lascia pensare. E' sperabile che l'attenzione delle Associazioni, della Opinione pubblica locale e dell'Amministrazione cittadina, trovino sulla strada il risanamento e il recupero. Si tratta di un fatto simbolico ma significativo non solo per Prato ma per tutta Italia. Prato è città capitale del manifatturiero italiano e ha ancora un ruolo di primo piano nella produzione dei tessuti. Ospita la più grande comunità cinese d'Italia, in continua crescita. I circa 60mila cinesi hanno assunto un ruolo economico e sociale che ha modificato anche il tessuto culturale e civico della città.
Centinaia di Capannoni, di case, di negozi, portano sulle strade insegne bilingui: cinese ed italiano. E' una Comunità operosa ma ancora chiusa al proprio interno e diversi episodi di cronaca hanno rivelato che tra quei capannoni ci sono casi di sfruttamento lavorativo clandestino. Anziché procedere come una città nella città saldandosi in progetti comuni, anch'essi dovrebbero sentirsi parte di quel territorio ed aiutare fra l'altro una soluzione sull'uso della Fattoria. Essi d'altronde, frequentano numerosi l'adiacente parco cittadino. Prato è città aperta e multiculturale. L'episodio della Fattoria Medicea ha innescato molti dibattiti in città. Diversi aspetti si sono riflessi su una urbanistica caotica della periferia, che qui come altrove, nel dopoguerra crebbe a dismisura con l'afflusso di migliaia di immigrati dal sud Italia a cui si rispose anche con l'abusivismo edilizio di emergenza. Il contrasto tra la bellezza fragile e gentile del cuore antico della città, ricca di tradizioni e di storia e la contemporaneità, ha molte facce. Occorre spingere, sostenere e proporre ciò che aiuta a preservare i tanti Beni perduti nel nostro Paese.
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