MURALES-ARTE URBANA di Gianfranco Vecchiato
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Artista Gaia : Roma-spunti da G.De Chirico |
redi e parenti degli antichi "Madonnari", gli "Artisti di strada" che fin dal XVI° secolo tra fiere e mercati giravano i paesi dell'Italia centrale disegnando sul selciato monumenti e immagini sacre, i moderni "Writers" usano la pittura come uno strumento d'arte capace di sostenere una rigenerazione urbana cogliendo anche gli aspetti nascosti in società cresciute all'ombra di anonimi miscugli edilizi. Se le opere dei "Madonnari" sfidano l'effimero |
La città di Giorgio De Chirico |
con il gesso che svanisce alla prima pioggia, i dipinti acrilici dei writers restano sui muri per qualche lustro. Trasformate in quadri a cielo aperto, anonime pareti destano emozioni e percezioni visive, diffondendosi sui territori dopo essere state confinate a lungo come simboli di contestazioni antisistema studentesche e operaie. |
Cracovia: Murales ebraici di Broken Fingaz |
A sdoganarle sono state diverse ragioni, tra cui l'avvento di nuove generazioni di amministratori nelle città e la crescita dei "turisti per caso" alla ricerca dei "muri parlanti". E' mutata la opinione sul ruolo della funzione artistica tornata, come in passato, ad avere spazio all'esterno delle case. Attorno ai temi dell'estetica può crescere una partecipazione collettiva dal forte valore sociale.E così Dozza in Liguria, Oristano in Sardegna, Civitacampomarano nel Molise, Usseaux in Piemonte, Stigliano in Basilicata, solo per citarne alcuni, sono divenuti luoghi di "murales" che attirano visitatori e danno valore aggiunto alle attività commerciali e residenziali che sorgono accanto agli interventi.
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I dipinti di Tonino Guerra |
Tra i poeti che anticiparono prima di altri i bisogni e le funzioni attive dell'arte ci fu Tonino Guerra, sceneggiatore e pittore, che esaltò il valore della bellezza nelle sue terre di Romagna, lasciando testimonianze creative nei cortili, sulle strade e sulle piazze da lui vissute con l'animo aperto dell'artista che sosteneva, con ragione, che il nostro petrolio fosse la bellezza. |
Torino: Opiemme- la balena di Achab |
Così se a Milano e Bologna la street art si è diffusa negli ultimi anni creando associazioni e allargando le esperienze, la città di Torino, si è posta all'avanguardia tra le città italiane con |
Torino- Goal Zero: Scultura bronzea |
le "Linee guida per l'Arte Urbana-Muralismo-Street Art", utile a cittadini ed a turisti. Il Comune ha formato allo scopo una struttura composta dall'Ufficio Torino Creativa Area Giovani e Pari Opportunità, la Fondazione Contrada Torino Onlus, il GAI (Associazione giovani artisti italiani), un esperto competente in materia e la comunità artistica dell'Urban Art. Censite le opere presenti in città, il sistema informativo urbanistico opera con un geoportale mappando i graffiti presenti e futuri. |
A.Ravo: dal Bacio di Hayez |
L'obiettivo è la tutela e lo sviluppo di opere affidate a writers
di fama internazionale che potranno rifare opere scomparse e promuovere la libera espressione in ambito artistico. Il "Murarte" nato a Torino nel 1999 si è sviluppato in maniera
notevole e nel 2012 si è integrato con le attività del Servizio Arti Visive, Cinema, Teatro, per contrastare il degrado e sviluppare attività creative.
L'esito positivo della iniziativa si è consolidato spostando nel tempo molte azioni vandaliche e illecite di graffiti sul piano di espressioni e di consensi creativi. Di recente 18 grandi graffiti sono stati realizzati attorno al tema dell'agenda 2030 sulla salvaguardia dell'ambiente e la lotta alla povertà delle Nazioni Unite. I "tatuaggi metropolitani" come sono stati definiti, portano bellezza all'interno della struttura urbana anche in aree centrali. |
Murales . Torino: Aryz |
A Roma il quartiere popolare "Tor Marancia" è noto da quando una operazione cofinanziata in gran parte dalla Fondazione Emmanuele e dal Municipio VIII° di Roma, ha fatto intervenire sulle facciate di undici edifici 22 artisti di fama internazionale, che hanno creato murales con soggetti suggeriti o ispirati anche dagli stessi abitanti.
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Murales a Lisbona |
Completati nel 2015, in pochi mesi la loro notorietà ha attratto un numero crescente di turisti anche esteri che nel 2019, prima della pandemia, ha superato il numero di 20mila. In quel gruppo di artisti vi sono nomi noti nel settore: Blu, Pantonio, Diamond, C.Behr, Brad Downey, Best Ever, G.Van Helten, M.Basile, Jerico, Reka, Gaia, Mr Kleuza, Seth, Bandelocque, Caratoes, Jaz, Vhils, Alberonero, Bucchi, Romeo, Satone, Lek & Sowat, Moneyless. Tra gli italiani, troviamo i nomi d'arte di "Ozmo" con murales di impegno politico, "Sbagliato" formato da tre designer e architetti romani, "Sten&Lex", "Ravo" che si ispira al classicismo dell'arte, I Murales sono quindi usciti saldamente dal "retrobottega" urbano, conquistando le facciate di edifici centrali nelle metropoli del mondo. |
Napoli: Il gigante verde di Blu |
Per restare in Europa ci sono esempi a Berlino, a Rotterdam, ad Atene, a Lisbona. In quest'ultima città, già nota per le decorazioni in ceramica di molti edifici, nei murales viene raccontata la storia di personaggi della letteratura, della musica e della vita portoghese. Londra ha molte opere del celebre writer "Banksy", e i murales si esprimono al meglio nel quartiere di Shoreditch, divenuto tra i luoghi più creativi della capitale. L'antica città di Cracovia, in Polonia, ha posto l'attenzione ad opere realizzate nel quartiere ebraico e nel vecchio ghetto, dall'alto valore simbolico. In questa città si tiene inoltre l'Art Boom festival, divenuto appuntamento obbligato per gli appassionati del settore. |
Street Art ad Atene |
In Italia si distingue Napoli con opere di qualità eseguite da artisti come Jorit, Roxy, Zilda, Mono Gonzales, che nel magma partenopeo affiancano in altro modo le espressioni artistiche nate per iniziativa concorsuale di Bonito Oliva, e realizzate in diverse stazioni della metropolitana, facendone una tra le più belle reti di trasporto sotterranee a livello internazionale. |
G. Cadorin : Paesaggio marino 1949/1955 |
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Murales ad Orgosolo |
Altre città molto diverse fra loro come Copenaghen e Lione si sono accreditate nel panorama della "Street Art" perchè il disegno interroga, racconta ed emoziona. Quindi scuotere l'apatia e far sollevare lo sguardo non è una scorciatoia per nascondere i problemi quotidiani ma per aiutare ad affrontarli sostenendoli con i nostri sensi e la nostra memoria. |
Murales a Tinnura (Sardegna) |
Alcune immagini possono decretare il successo di una forma urbana riconosciuta e riconoscibile, specialmente se la sequenza delle opere espresse diviene un racconto che rafforza il carattere del luogo. |
Guido Van Helten Roma- Murales a Tor Marancia |
Nelle città occorre individuare tali caratteristiche evitando che queste siano scoordinate o si collochino su edifici sparsi, frammentati e privi di continuità, socialmente divisi. Il coordinamento dovrebbe essere se possibile affidato ad una regia, pur lasciando libertà espressiva all'artista dell'opera. In ogni realtà ci sono diverse condizioni di partenza e diversità di approcci.
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Mestre- Guerilla Spam /Urban Rise |
Il dibattito apertosi nel Quartiere S.Marco a Mestre, ad esempio, su come rigenerarlo, mi fa sostenere che esso sia un luogo adatto per ospitare murales di qualità. La singolare impronta urbanistica e il carattere della presenza sociale rendono questa zona della città adatta ad ispirare racconti per immagini, storie " a cielo aperto". Nel patronato della Chiesa di S.Giuseppe è stato realizzato nel 2018 su iniziativa del parroco un murales dell'artista locale Manucomix che rappresenta una mongolfiera così come in altre zone di Mestre sono apparsi in modo sporadico alcuni interventi, nulla di tematicamente coordinato. Per questo motivo una collezione di murales, censita e selezionata per visibilità dalle pubbliche strade, |
Manucomix: mongolfiera Mestre - S.Giuseppe |
coinvolgerebbe gli abitanti in modo da sviluppare i temi dei soggetti rappresentati dagli artisti. |
Murales a Lione |
In questo quartiere le strade si insinuano fra le corti interne e i fabbricati hanno una loro contiguità e coerenza compositiva. Ispirati in alcuni casi alle "corti" della Venezia Minore di Egle Trincanato, i percorsi consentono una tranquilla visita itinerante che potrebbe intercettare un parte del turismo di transito verso Venezia. Questo aiuterebbe a rilanciare attività commerciali di vicinato. Le "tele" edilizie utili per un soggetto artistico, da una mia verifica, sono una cinquantina, disposte nel perimetro storico del villaggio e tra le sue corti. |
La Venezia minore |
Le opere dovrebbero rispondere ad alcuni requisiti: essere parte di un racconto figurativo, ispirarsi al quartiere negli anni di nascita e di sviluppo dell'area urbana, segnata dalla vicinanza con Venezia, Mestre e Marghera. |
Londra: Murale di Bansky |
Il quartiere si protende verso la laguna e raccoglie da tre generazioni molte vicende individuali e collettive. Iniziando dal progetto del Villaggio e dagli urbanisti che fecero l'impresa: Samonà, Piccinato, Trincanato; poi dalle origini di molti residenti che venivano dai sestieri popolari di Venezia, e con lo sguardo rivolto verso la laguna, le isole e sulle vicine fabbriche della zona industriale. Altri soggetti come l'ambiente, la natura, l' acqua, la campagna e il vicino Forte Marghera, un emblema del Risorgimento italiano. |
Gigi Candiani : Canali e campagna |
Le ispirazioni dei soggetti possono anche essere mutuate dai quadri di Giorgio De Chirico, di Mario Sironi, di Renè Magritte, per aver essi illustrato una certa idea del Novecento, da pittori come i veneti Guido Cadorin, Vittorio Felisati, Gigi Candiani, dalle vedute su ciminiere, case e fabbriche, senza tempo e senza persone, campagna e laguna, da immagini tratte dal repertorio di associazioni storiche locali.
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Mestre:Villaggio S.Marco- partic. |
Dalla prima chiesa ospitata in una baracca, ai ciclisti che percorrevano strade vuote d'auto sul viale accanto ai primi edifici, al campo di calcio, oggi al centro dell'attenzione per il contrastato progetto di edificio verticale. Diverse altre storie possono ispirare racconti e rafforzare il presente. Se l'artista nel Rinascimento fu il "dominus" incontrastato della vita culturale, ancora oggi un dipinto evocativo, sulla parete di una casa, può dare forza alla testimonianza e riannodare un rapporto dimenticato con la pittura. |
Mario Sironi - Paesaggio industriale |
Se a Diamante in Calabria ci sono oltre 200 dipinti realizzati da artisti di varie parti del mondo, se ad Aielli in Abruzzo si tiene ogni anno un festival nel borgo medioevale, se a Stigliano in Basilicata si ospita dal 2015 il festival appARTEngo, a Mestre si potrebbe rappresentare con l'Arte quanto indicato fin dalla sua nascita dal "Museo M9", il Museo del Novecento.
Diventare Comunità tollerante, consapevole e dinamica, è un compito da perseguire con tenacia sul piano civico e urbanistico.
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Murales ad Agde (Francia) |
Il confronto tra le opinioni qualifica questi obiettivi e il succedersi dei dipinti che scandirebbero come fotogrammi una storia collettiva, può fornire al racconto emozioni, riflessioni, testimonianze, identità, qualità e forza civica. Questo articolato intervento avrebbe risonanza a livello non solo nazionale, essendo Venezia sede di Biennale, di Accademia, di Università e di molte attività artistiche e interverrebbe in un contesto già noto sul piano urbanistico che potrebbe fare da traino per altre iniziative.
Occorre immaginare nella migliore ipotesi, l'esito finale: il cambiamento di percezione del quartiere e l'interesse nuovo di attraversarlo scoprendo con i dipinti emozioni visive, opportunità aggreganti e anche un rafforzato orgoglio di abitarci.
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Praga: Il bacio |
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Renè Magritte |
Dove non vi saranno murales, i coni visuali guidati anche da informazioni digitali, spingerebbero a definire percorsi e piani del colore. La struttura organizzativa seguirebbe le esperienze di altre città, potrebbe coinvolgere un comitato di quartiere, bandire un concorso aperto su cui una una giuria esaminerebbe le proposte pervenute. Le spese dell'investimento anche se non finanziato da contributi pubblici, rientrano attualmente tra quelle fiscalmente detraibili fino al 90% degli importi o trasferibili come crediti di imposta alle imprese coinvolte nella fornitura dei materiali. Come è già avvenuto altrove, il risultato coinvolgerebbe la Comunità locale e di riflesso le Istituzioni che non dovrebbero restare inerti. La rigenerazione urbana abbraccerebbe il linguaggio dell'Arte e come ha scritto Bansky, noto writer inglese, i graffiti in fondo, danno "la voce alle persone che non sono ascoltate."
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Murales a Diamante (Calabria) |
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Murales a Parigi
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