![]() |
| Venezia Dipinti di Egle Trincanato ![]() |
Il titolo di "Dottoressa" divenne col tempo la sua seconda identità. Il metodo di analisi a cui si ispirava forniva ragioni al miglior dibattito sulle trasformazioni di Venezia, che gli anni recenti paiono aver dimenticato: conoscenza della storia, indagine e catalogazione, discussione e confronto e infine scelta e proposta. Questa progressione si trova anche nelle usuali regole edilizie. Ma ad esse il libro su Venezia Minore aggiungeva il disegno, l'indagine, la simbiosi, per quanto possibile, con l'idea che aveva generato quelle forme. Non era quindi un testo tecnico ma un racconto. Entrando nelle complessità dell'antica anima urbana, nel tessuto connettivo, stratificato e modificato in secoli di interventi edilizi, di stili, di materiali, di capacità costruttive, il percorso di conoscenza si faceva tortuoso perché sottoposto alla continua ricerca della "ragione". Come già Francesco Borromini, nel XVII° secolo a Roma, affrontando nella Chiesa di Sant'Ivo il rapporto tra l'architettura e il divino, richiamava attraverso le scale elicoidali che salgono a spirale e si rafforzano verso l'alto nel movimento della "Lanterna" il confronto tra i linguaggi usciti dalla antica Torre di Babele a quello nuovo della Torre della Sapienza.![]() |
| Roma Sant'Ivo alla Sapienza
Arch Francesco Borromini
|

In quel tempo si era già tracciata una strada che è poi apparsa irreversibile dove i progetti-scandalo dell'Hotel Bauer e del "Danieletto", che scombinavano i rapporti urbani e monumentali, erano stati approvati anche dalla locale Soprintendenza ai Monumenti. Mentre in quel periodo si vietavano interventi a Le Corbusier ed a Wright, quel primo Piano Regolatore a fine anni '50, vide la ricostruzione della zona industriale di Porto Marghera, tolta dal controllo locale e l'espandersi di una industria chimica devastante per il territorio e l'ambiente. Nel Piano c'era poi il "saccheggio" urbanistico di Mestre, con una edilizia speculativa e senza qualità, che le diede a lungo il titolo di "città dormitorio". La cultura universitaria apparve isolata o coinvolta in spazi sempre più divaricati fra teorici di pensiero e progettisti del quotidiano, usati questi ultimi ad avvallare operazioni e investimenti di carattere finanziario.
![]() |
| Immagini della Venezia "minore" |
![]() |
| Venezia: Piazza S.Marco |
Qui si sono esercitate gravi incoerenze di lettura urbana e politica, trasformando in "modernità", "progresso", le evoluzioni ed esigenze di contaminazioni nel tempo. Una enorme eredità, documentata proprio da Egle Trincanato e poi da altri, si è affievolita in pochi decenni per diverse concause, con la convergenza di "agenzie immobiliari" e di progettisti "esperti" nelle procedure edilizie, nell'ottenimento dei permessi edificatori, di uffici Amministrativi paralizzati dalle loro stesse normative, da studi legali esperti nelle interpretazioni lessicali, da una pesante monocoltura turistica che ha favorito l'esodo residenziale ed investimenti speculativi a cui hanno partecipato diversi e "fortunati" veneziani rimasti.![]() |
| E.Trincanato Venezia minore |
Con i proventi della vendita di un appartamento a Venezia si è osservato che si potevano acquistare da tre a quattro alloggi in Terraferma. Molti hanno poi trasformato le loro abitazioni in affittacamere mascherate: è stata una specie di valanga, un assegno in "bianco" che ha visto opporsi poche persone a "mani nude". La Politica come forma di coinvolgimento nelle scelte è diventata uno strumento residuale e debole. Quasi scomparsa dal tempo, come i protagonisti che anagraficamente se ne sono andati. Al loro posto sono fiorite subito nuove teorie: La città è svuotata? Ma quando mai, visto che è frequentata da decine di milioni di turisti all'anno. E al posto dei vecchi residenti ci sono oggi gli studenti, molti stranieri, un nuovo popolo in formazione in una continua attrazione simile ad un perpetuo carnevale...![]() |
| Francisco Goya (1797) |
![]() |
| E.Trincanato Venezia minore |
Una estrema risorsa, un ultimo capitale umano.
![]() |
| Una immagine della "Venezia minore" |
![]() |
| Pianta di Venezia nel 1500 Jacopo De' Barbari |
![]() |
| Fotomontaggio con inserimento (a sinistra) del progetto di F.LWright (non realizzato) |
![]() |
| Prof.ssa Arch. Egle Renata Trincanato 1948 |
![]() |
| Arch.Francesco Borromini Roma: Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza La scala del sapere è una lenta faticosa salita verso la conoscenza |
![]() |
| Venezia Particolare prospettico Jacopo De' Barbari (1500) |
![]() |
| Venezia Il People mover passa accanto alla Chiesa di Sant'Andrea della Zirada sec.XIV. (!) |
![]() |
| Venezia. Isola del Tronchetto. Il Garage costruito a metà degli anni '80 |
![]() | ||
| Venezia. Conterminazione della futura isola artificiale del Tronchetto. Anno 1956
![]() |





























Nessun commento:
Posta un commento