ARGENTINA di Gianfranco Vecchiato
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Buenos Aires Quartiere La Boca
Ispirato dai marinai genovesi |
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Arch.Clorindo Testa
Biblioteca Nazionale |
Nel Continente americano c'è uno Stato che per origine della popolazione è quasi un'altra Italia. E' l'Argentina dove oltre il 50% dei 40 milioni di abitanti vanta una ascendenza italiana. La comunità italo argentina è seconda al mondo dopo quella italo-brasiliana e precede la comunità italo-americana negli Stati Uniti. Tra i suoi cittadini alcuni architetti hanno occupato un posto di eccellenza e alcune opere si richiamano alla cultura del nostro Paese. Fra questi architetti emergono Clorindo Testa, nato
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Buenos Aires Teatro Colòn 1908
Arch. Francesco Moretti e
Arch. Vittorio Meano |
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Kuala Lumpur 1998
Torri Le Petronas
Arch. Cèsar Pelli
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a Napoli nel 1923 e morto a Buenos Aires nel 2013. E' stato autore fra l'altro della Biblioteca Nazionale Argentina che è considerata un esempio del "movimento brutalista" di cui Testa è stato uno dei massimi esponenti in sud America.Anche Cèsar Pelli nato a S.Maria del Tucuman nel 1926, argentino di origine italiana e naturalizzato statunitense, è uno tra i più noti progettisti internazionali. La sua opera più importante, anche sotto il profilo ingegneristico, sono le due Torri Petronas di Kuala Lumpur costruite nel 1995/1998, che con i loro 452 metri, sono state fino al 2004 le costruzioni più alte al mondo. A Buenos Aires vi sono architetture di grande importanza realizzate agli inizi del '900 da architetti di origine italiana. Fra questi il Teatro Colòn, degli architetti Francesco Moretti e Vittorio Meano, che è considerato il massimo teatro all'italiana, con influssi del barocco francese, dedicato all'opera. Inaugurato con la rappresentazione dell'Aida nel 1908, è uno tra i
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Palacio Barolo 1923
Arch. Mario Pelanti |
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Buenos Aires
Palacio del Congreso
Arch. Vittorio Meano
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migliori teatri al mondo per qualità dell'acustica. L'architetto Vittorio Meano fu anche l'autore del Palacio del Congreso, sede del Parlamento argentino, che si ispira alle opere di Antonelli come la "Mole" di Torino e quella di Novara. All'architetto Mario Pelanti si deve il progetto per uffici del Palazzo Barolo, costruito nel 1923, e che con i suoi 100 metri, fu a lungo il più alto edificio del Sud America. L'architetto Francisco Salamone nato a Leonforte vicino a Catania nel 1897 e trasferitosi a 4 anni in Argentina, fu tra i più
attivi ed eclettici progettisti del novecento. In una mostra che gli dedica la Casa
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Arch. Francisco Salamone
Cimitero de Azul
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dell'Architettura di Roma e un editoriale di Domus dal titolo "L'architetto della Pampa", Stefano Nicolini lo ricorda con 34 fotografie in bianco e nero. Salamone fu vicino al movimento dell'Art Decò. La sua architettura fu di grande espressività plastica, usando il cemento armato spesso con linee curve e di forti simbologie. In 40 mesi alla fine degli anni '30, costruì 27 nuovi edifici per municipi e per delegazioni municipali, oltre a 11 fra parchi e piazze e decine di costruzioni private. Fabbricati dal carattere monumentale, che traevano spunto dall'arte astratta e figurativa. E' scomparso nel 1959. Tra gli architetti contemporanei è noto l'architetto e artista Tomàs Saraceno, nato nel 1973 a S.M. de Tucuman, che ha studiato anche in Italia all'Istituto di Architettura di Venezia. Le sue installazioni "visionarie", prendono spunto da studi
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Arch. Tomàs Saraceno
In Orbit. Mostra a Dusseldorf
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Manifesto 2012: Roma
Convegno Università
della Sapienza |
scientifici e artistici sulle energie alternative, dalla psicologia e dalla sociologia utilizzando nuovi materiali, come l'"aerogel" da lui brevettato e impiegato dalla NASA. Le sue "utopie urbane" di moduli volanti e abitabili e le sue rappresentazioni artistiche lo hanno segnalato in diverse edizioni alla Biennale di Venezia. La continua
commistione che la cultura porta a
società in rapida evoluzione è spesso una ricchezza e va considerata come un modo sempre più frequente di creare nuove forme espressive del linguaggio architettonico e
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Arch.Tomas Saraceno
Mostra a Roma
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artistico. Tuttavia le sfide che il secolo XXI° pone a tutti i continenti riguarda più che le forme, le basi dei processi economici e sociali in un pianeta fattosi fragile e
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Milano. Arch. Cesar Pelli
Torri dell'Unicredit |
sempre più popolato. Il Sud America contiene molte di queste caratteristiche e sta cercando di trovare strade diverse dal passato, elaborando linguaggi suoi propri ed
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Buenos Aires
Banco Rèpublica 1996
Arch. Cèsar Pelli |
identità culturali più mature. In Argentina, dopo il tragico periodo della dittatura, della guerra perduta per le Malvinas o Falkland, della crisi economica e sociale, con l'elezione a Papa di Mario Jorge Bergoglio, la cui famiglia era originaria del Piemonte, si è acceso un faro sui problemi creati dai complessi fenomeni di trasformazioni urbane e sociali. Nelle periferie di molte città, come a Buenos Aires, vivono nel degrado tanti emarginati: sono le favelas. Enormi suburbi che già nell'ottocento facevano da sfondo ai racconti londinesi di Charles Dickens. Essi rappresentano una stridente ed intollerabile denuncia dei distorti processi economici di sviluppo che deteriorano la convivenza civile e umiliano la dignità umana. Sono temi sempre più pressanti e diffusi, che riguardano nel mondo milioni di persone in tutti i continenti ma in modo particolare nell'America Latina, in Asia e in Africa.
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Papa Francesco
Mario Jorge Bergoglio |
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Periferia Buenos Aires:
Le favelas |
Nella recente "Evangelii Gaudium", c'è un capitolo dedicato alle "sfide alle culture urbane" , su cui Bergoglio riflette: "... la pienezza della umanità e della storia si realizza in una città. Abbiamo bisogno di riconoscere una città a partire da uno sguardo contemplativo, che scopra Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze. Egli vive tra i cittadini promuovendo la solidarietà, la fraternità, il desiderio di verità e di giustizia. Questa presenza non deve essere fabbricata ma scoperta, svelata.
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Buenos Aires
MALBA 1995
Museo d'Arte Moderna
ATF Atelman-Fourcade-Tapia
Arquitectos |
Nella vita di ogni giorno i cittadini lottano per sopravvivere e in questa lotta
si cela anche un senso profondo dell'esistenza che di solito implica un profondo senso religioso... Una cultura inedita palpita e si progetta nelle città.
Le case e i quartieri si costruiscono più per isolare e proteggere che per collegare e integrare..." Parole che colpiscono non solo chi ha una fede ma chi vivendo in questo tempo cerca di trasformare le società con gli strumenti del linguaggio e della testimonianza civile. L'architettura e l'urbanistica, per affrontare le sfide ed i bisogni degli "ultimi", dovrebbero agire nella consapevolezza. Quella che per cambiare nel profondo le società e le distorsioni dei sistemi economici, le professioni non siano solo al traino dei diversi committenti ma guida di pensiero e di proposte innovative. In questo senso i luoghi in cui milioni di persone si pongono domande senza risposte stanno rapidamente aumentando nel Pianeta, anche in Europa. E tra Continenti le distanze si accorciano quando si pensa alla Storia.
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Mappa dell'Argentina |
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