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| La Comune di Parigi. 1871 |
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| Agorà di Atene |
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| Le Corporazioni Medioevali |
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| Voltaire ( Francois-Marie Arouet) 1694/1778 |

popolo i ruoli di legislatori e di sudditi. Il filosofo tedesco Johann Gottfried Herder (1744/1803) affermò un concetto culturale del popolo come espressione di lingua, di religione, di tradizioni, di comuni identità, affiancandolo all'idea di Nazione che si dividerà fra una linea di ispirazione democratica e un'altra di tipo autoritario. A metà del XVIII° secolo, Voltaire, pseudonimo di Francois-Marie Arouet. il più noto rappresentante dell'Illuminismo, non aveva fiducia nel popolo che Egli non riteneva fosse in grado di governare. Non credeva in una forma di "democrazia" ma espresse il suo pensiero che con diverse varianti afferma : "Non condivido quello che tu dici ma mi batterò sempre finché tu possa dirlo." Voltaire combattè per le libertà politiche e civili e contro l'intolleranza religiosa.
La rivoluzione americana che portò all'indipendenza le ex colonie inglesi nel 1776 nel preambolo della sua Costituzione inizia con queste parole: "We the people" Noi, il
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| Pellizza da Volpedo Il Quarto Stato (1901) |
Seguì la restaurazione, poi altri moti nazionali; quindi le rivoluzioni industriali cambiarono volto alle città con case operaie e quartieri che Engels descrisse con le sue drammatiche riflessioni nella "Questione delle Abitazioni". Crebbero nuovi emarginati a cui le trasformazioni tecniche e le conquiste scientifiche, diedero forza per rompere un sistema politico antiquato. Si confrontarono diverse idee sociali, massimaliste e liberali, visioni religiose progressiste con altre chiuse nella tradizione, crebbe un "Quarto Stato", il Proletariato, celebrato dal pittore Pellizza da Volpedo in un celebre quadro. Le teorie di Hegel e Marx trovarono molti ascolti. Per Hegel la storia è un susseguirsi di "Spiriti dei Popoli" che fanno tutt'uno con lo Stato ma Hegel rifiutò la concezione liberale e democratica di popolo. Per Marx l'unica classe che aveva dignità e coscienza di popolo era quella operaia.
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| Affresco nel Campidoglio di Washington "We the people" -Filadelfia 4 luglio 1776 Indipendenza Stati Uniti d'America |
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| Siena: Le Corporazioni |
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| Lubecca: Capitale della Lega Anseatica |
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| Statua di Marx nella città di Chemnitz (Ex DDR)
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Della Cina colpiscono quelle immagini di milioni di uomini che sfilano tutt'ora in parate oceaniche, tra sventolio di bandiere rosse e inni patriottici. Quel simbolo rosso, che fu della Comune di Parigi nel 1871, nata dopo la sconfitta della Francia contro la Prussia per impedire il ritorno alla monarchia, fu repressa nel sangue, con oltre ventimila morti e decine di migliaia di deportati ma ebbe un forte significato evocativo e venne assunto come bandiera di lotta sociale dai movimenti operai. "Se un giorno il popolo vorrà vivere, il destino dovrà fargli strada". Parole di Abu'l-Qasim Ash Shabbi poeta tunisino (1909/1934) che in epoca coloniale aspirava all'indipendenza. Altri popoli sarebbero entrati nella scena contemporanea. E questo rimestare della storia giunge ai nostri giorni. Alla Bandiera Rossa venne in Italia dedicato un Inno: "Avanti Popolo", scritto da Carlo Tuzzi nel 1908, animato da idee socialiste e repubblicane, che inizia con le parole: "Avanti Popolo alla riscossa, bandiera rossa trionferà..." Guardare con rispetto agli ideali che hanno animato stagioni lontane è compito degli storici ma l'economia sta creando molti nuovi poveri e così stanno crescendo coloro che stanno ritornando sulle strade con le vecchie bandiere. Mentre tanti assistono rassegnati ad un progressivo impoverimento, miliardi di uomini sono tutt'ora emarginati. Non sono né popolo né soggetti ma numeri dimenticati dalla storia. Tuttavia i processi che si sono messi in moto e che cambieranno ancora il futuro avranno i popoli per protagonisti. Vi sono conseguenze per tutto questo anche nelle trasformazioni urbane dei territori, nei processi investimento produttivo, sulle qualità delle architetture, sull'ambiente, sui servizi. Questo dà oggi senso funzionale al " Popolo".![]() |
| Roma: Piazza del Popolo |
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| Aristofane 485/385 a.C. |
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| Roma: Piazza del Popolo 1793/1834 Arch. Giuseppe Valadier
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