"Obsequium amicos, veritas odium parit." L'adulazione procura amici, la Verità attira l'odio. E' una citazione tratta dalla commedia "Andria" di Publio Terenzio Afro, liberto romano di origine cartaginese, vissuto tra il 195 e il 159 a.C.
Nel suo trattato sulla Amicizia, Cicerone la riprende come un ammonimento alla Natura umana che nella storia ha trovato numerose conferme nelle relazioni sociali , nella economia e nella politica. Ma cos'è la "Verità"?
Per Macchiavelli la verità deriva dall'esperienza che può essere di due tipi: quella diretta che si acquisisce vivendo e quella derivante dalla lettura dei classici, "dalla lezione degli "Antiqui". Macchiavelli distinse la morale dalla politica e pensò che le virtù umane prevalessero sulle avversità. La "verità effettuale" del Macchiavelli venne discussa dall'idealismo tedesco di Fichte ed Hegel con un nuovo concetto quello di "autocoscienza". Dopo la filosofia che se ne è occupata per le sue implicazioni individuali e collettive, è stato lasciato il campo ad altre discipline: dalla psicologia alla antropologia.
Da Jung a Freud da Schopenhauer a Nietzsche, molti aspetti costitutivi delle nostre psicosi sono stati analizzati per comprendere come squilibri e nevrosi abbiano varia origine; le arti contemporanee le hanno tradotte con immagini sempre più forti e decostruite. Tali convulsioni sono riflessioni ed analisi sui nostri universi interiori le cui reazioni si trasmettono sulle strutture amministrative e sui territori. L'architetto Pierluigi Nicolin, già direttore di Lotus International, nel suo libro :"La verità in architettura- Il pensiero di un'altra "modernità" ha cercato risposte nella solidità della antica tradizione italiana che si basa su qualità e
bellezza. Quella più volte citata in Fedor Dostoevskij che "salverà il mondo". Contro lo sprawl urbano, contro città che crescono per gruppi di "condomini recintati" e centri storici trasformati in "parchi a tema", Nicolin contrappone la qualità architettonica presente nella nostra storia come contaminazione per ogni intervento su ogni singola particella elementare. Una disseminazione lenta e virtuosa che porterebbe alla guarigione dalla "malattia".
Per Macchiavelli la verità deriva dall'esperienza che può essere di due tipi: quella diretta che si acquisisce vivendo e quella derivante dalla lettura dei classici, "dalla lezione degli "Antiqui". Macchiavelli distinse la morale dalla politica e pensò che le virtù umane prevalessero sulle avversità. La "verità effettuale" del Macchiavelli venne discussa dall'idealismo tedesco di Fichte ed Hegel con un nuovo concetto quello di "autocoscienza". Dopo la filosofia che se ne è occupata per le sue implicazioni individuali e collettive, è stato lasciato il campo ad altre discipline: dalla psicologia alla antropologia.
Niccolò Macchiavelli (1469/1527) |
Dornach (Svizzera) Goetheanum (1928) Rudolf Steiner |
S:Vendemiano (TV) 2006 Arch. Giuseppe Guarina Antroposofia Steineriana |
Ma l'architettura ha relazioni e rapporti con chi genera i conflitti che sono culturali, politici, pedagogici, psicologici, antropologici. E In società divenute "liquide" e nel ribaltamento del concetto tradizionale di "classi" il linguaggio dell'architetto rientra anch'esso nella Psicanalisi, nelle Scienze Ambientali, nella Antropologia, nella Sociologia. I rapporti che legano persone e materia possono confliggere con il concetto di Verità creando risentimenti e contrasti. Un secolo fa di questi temi si occupò anche Rudolf Steiner. Nato nel 1861 a Murakiraly nell'Impero Asburgico, morì a Dornach in Svizzera nel 1925. Nella sua vita iniziò studiando filosofia per estendere quindi i suoi interessi in tante altre materie, inclusi gli spazi dell'architettura. Con "La concezione del mondo di Goethe" si addentrò nel campo delle filosofie orientali. Andando alle radici della più antica cultura pagana e germanica Steiner fu attratto da pseudo scienze esoteriche orientali e da idee sulla reincarnazione e sulla magia, fondando nel 1913 una Società per lo sviluppo della Scienza dello Spirito che prese il nome di Antroposofia.
Fu un innovatore peraltro nel campo della medicina "alternativa" e nello studio dell'agricoltura "biodinamica" e quindi nella "euritmia" , disciplina che con movimenti del corpo, con suoni, forme di linguaggio, stati d'animo, si prefigge di rendere visibile "l'invisibile". Ci sono quindi diversi piani di indagine del mondo esteriore ed interiore che secondo Steiner avrebbero tutti un denominatore comune. Nell'ultima fase della sua vita, a Dornach in Svizzera, portò a compimento la costruzione di un centro culturale dedicato a Goethe. A quello costruito in legno nel 1922 toccò la sorte di essere incendiato mentre, dopo la sua morte, nel 1928 venne inaugurato un secondo Goetheanum che è tutt'ora attivo. Si tratta di un edificio di matrice espressionista che Steiner concepì privo di angoli retti dove ogni anno si tengono centinaia di congressi, rappresentazioni teatrali e concerti.
Ci sono diverse scuole steineriane sparse nel mondo. E diversi architetti contemporanei si ispirano alle sue concezioni anche in progetti che sono stati realizzati di recente.
Alberts & Van Huut 2007 Sede Gasunie a Groningen |
Dornach (Svizzera) Goetheanum (1928)Progetto di R.Steiner |
Alcuni lo indicano fra i precursori teoretici dell'architettura "organica". Tra gli studi più importanti ci sono Herzog & de Meuron che nel 2002 hanno scritto sull'argomento una monografia dal titolo Natural History che si rifà al testo "Kunstformen der Natur" del filosofo e biologo tedesco Ernst Haeckel ed alla forma della materia geologica che è tipica delle strutture steineriane. Come l'edificio di Basilea Schaulager, non lontano dal
Goetheanum a cui si ispira. E ci sono poi gli olandesi Alberts & Van Huut che ne seguono più direttamente gli insegnamenti, con architetture come nell'edificio del Gasunie a Groningen che creano uno straordinario impatto emotivo. Su altri piani la concezione del mondo di Steiner ha incrociato idee esoteriche e Universi paralleli, coinvolgendo tradizioni e riti, presenti nel pangermanesimo che divinizzava la Natura. Simboli ed elementi iniziatici cari anche al Nazismo, ed allo stesso Hitler. Si è negato che Steiner abbia avuto quel riferimento ideologico, tuttavia paganesimo, libri occulti, magie, fantastiche ricostruzioni di passate civiltà, di mondi paralleli, di concezioni anticristiane, gettano un'ombra su alcune convinzioni di Steiner e pongono interrogativi irrisolti. Quale Verità cercava Steiner? L'ha trovata?
L'architettura organica, prima ancora che quella espressionista, parla di tradizioni americane e scandinave ed appare semplice, pura, chiara. Si ispira alla idea di libertà che l'ambiente porta nella vita quotidiana, non cerca antiche tradizioni pagane per darsi delle risposte. Frank Lloyd Wright che ne fu l'antesignano, propugnava una architettura per una società in simbiosi con l'ambiente. Nell'arte espressionista l'anima dell'artista va sulla realtà quasi come ribellione dello spirito sulla materia.
Nell'antica frase latina: "Obsequium amicos, Veritas odium parit", il filosofo Cicerone sembra rivolgere una domanda: da che parte stiamo? Da quella della "adulazione e della
ipocrisia" o da quella della "Verità" socialmente scomoda che attira insofferenze e contrasti? Bisogna a volte scegliere se attraversando i limiti della nostra Natura andiamo al trascendente o in una terra ignota e oscura. La materia ha bisogno dell'Uomo per avere un senso , oppure è l'invisibile che si serve della materia e questa ha bisogno di scopi per generare la sua permanenza? Steiner cerca in queste direzioni ma la Verità sfugge ancora. L'architettura stessa parla e cerca nelle sue forme espressive un linguaggio di verità. "Quid est veritas?" Chiese Pilato. Secondo le Scritture, quel giorno, non ebbe risposta. Quel giorno.
Herzog & De Meuron |
Alberts/Van Huut |
Stoccarda : 1976 Arch.Johannes Billig ed altri |
Nell'antica frase latina: "Obsequium amicos, Veritas odium parit", il filosofo Cicerone sembra rivolgere una domanda: da che parte stiamo? Da quella della "adulazione e della
ipocrisia" o da quella della "Verità" socialmente scomoda che attira insofferenze e contrasti? Bisogna a volte scegliere se attraversando i limiti della nostra Natura andiamo al trascendente o in una terra ignota e oscura. La materia ha bisogno dell'Uomo per avere un senso , oppure è l'invisibile che si serve della materia e questa ha bisogno di scopi per generare la sua permanenza? Steiner cerca in queste direzioni ma la Verità sfugge ancora. L'architettura stessa parla e cerca nelle sue forme espressive un linguaggio di verità. "Quid est veritas?" Chiese Pilato. Secondo le Scritture, quel giorno, non ebbe risposta. Quel giorno.
Studio Arch. Alberts & Van Huut |
Herzog & De Meuron |
Studio Herzog & De Meuron |
Studio Herzog & De Meuron |
CaixaForum Madrid Arch.Herzog & de Meuron |
Nessun commento:
Posta un commento