QUATTRO MUSEI - QUATTRO CITTA' di Gianfranco Vecchiato
Rovereto
e il MART sono dal 2002 uniti in una stretta relazione che ha
aggiunto l'interesse sulla città e sul suo centro storico.
Acronimo di Museo d'Arte, realizzato su progetto dell'architetto
Mario Botta, con l'ingegner Giulio Andreolli, il Museo, si è
inserito nel tessuto preesistente,
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Rovereto (TN) MART 2002: la cupola
Arch.Mario Botta
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formando un polo culturale con
l'aggregazione della Biblioteca Civica e di un Auditorium. Camminando
lungo Corso Bettini, il Museo pare nascondersi fra i vecchi edifici,
tanto che lo si coglie solo giungendo in prospettiva all'ingresso. E
tra le pareti rivestite in pietra gialla di Vicenza appare l'elemento
più appariscente : una cupola di 40 metri di diametro in vetro e
acciaio, ispiratasi al Pantheon di Roma, che da un'altezza di 25
metri copre lo spazio di ingresso.
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Rovereto (TN) MART 2002: La piazza coperta |
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Veduta interna del MART |
Alle funzioni espositive
e per conferenze si è aggiunto un archivio che conserva stampe
documenti, disegni, e circa 60.000 volumi. Oggi non si può
immaginare Rovereto senza il suo Museo, pur sapendo che molti
investimenti in questo settore incontrano non poche difficoltà finanziarie di gestione e di mantenimento. Il fatto che nello stesso
territorio delle due Provincie Autonome di Trento e di Bolzano, siano sorti in tempi successivi e recenti, altri due nuovi Musei, con caratteristiche stimolanti sotto il profilo architettonico, alimentando una rete di relazioni capaci di fare sistema.
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Bolzano. Museion 2008 : Arch. Kruger Schuberth |
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Bolzano: Museion. Vista dei due ponti sul fiume Talvera |
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Bolzano. Manifesta davanti al Museo |
A Bolzano nel 2008 è stato inaugurata la nuova sede del MUSEION, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, fondato nel 1987.
Vicino al fiume Talvera, su progetto dell'architetto Kruger Schuberth Vandreike di Berlino, vincitore del concorso, si caratterizza per le ampie
vetrate e si pone a cerniera fra il centro storico e il paesaggio oltre il
fiume. Proprio quest'ultimo elemento ha reso originale la soluzione
proposta: due ponti, uno pedonale ed uno ciclabile, sembrano giocare
con la prospettiva, dando un senso di grande leggerezza. Alla sera
l'edificio si trasforma in un luogo molto suggestivo. Sette livelli
con esposizioni, laboratori, una biblioteca pubblica, una
caffetteria, sono ospitati in questa costruzione dalla originale
forma ad imbuto. Bolzano si conferma una città pilota sul piano del
recente sviluppo architettonico in Italia, favorita dalla sua cultura
mitteleuropea e da una capacità amministrativa e di spesa molto
invidiata e rara, specialmente in questo periodo di grave crisi
economica.
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Bolzano: Museion. Lato verso il centro storico |
A Trento nel luglio 2013 è stato inugurato il MUSE, su progetto
dell'architetto Renzo Piano. Anche qui l'intervento ha riqualificato un'ex area
industriale e degradata, posta ai margini della città. Renzo Piano
ha curato in particolare gli aspetti di eco-sostenibilità del
progetto.
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Trento : MUSE 2013. Arch. Renzo Piano |
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Trento: MUSE. Arch. Renzo Piano |
Si tratta di un Museo delle Scienze che racconta il
cambiamento degli ecosistemi alpini e quello dei temi globali dell'ambiente, anche
utilizzando installazioni mutimediali ed interattive. Ma è anche
l'intero nuovo quartiere che circonda il Museo ad attrarre
l'attenzione, pur non mancando alcune perplessità sulla durata e il
costo di manutenzione dei rivestimenti in legno degli edifici e su
una certa estesa monotonia dei materiali. Con questo intervento
Trento fa comunque un salto di qualità dopo che nel corso degli anni
'80 e '90, chi la transitava, osservava con un certo sgomento la
cementificazione e la banalità
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Trento. Museo e nuovo Quartiere. Arch. Renzo Piano |
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Mestre: Museo M9: Prospettiva.
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Mestre: Museo M9. Arch. Sauerbruch e Hutton |
di molti edifici costruiti a ridosso
del suo bel centro storico. Fra l'altro tanto più impattanti perché
visibili dalle vallate circostanti. Mestre è lontana dal Trentino ma
assai vicina a Venezia. E al suo essere transito e sosta per molti
turisti in viaggio verso la città lagunare, sarà interessante
sapere che con la prossima costruzione del museo denominato M9, vale
a dire Museo del 900, ci sarà un motivo ulteriore per farvi sosta.
Vinto dallo studio degli architetti Sauerbruch e Hutton, su concorso,
il Museo tenderà alla riqualificazione di un'area centrale che per
secoli è stata preclusa all'uso pubblico avendo ospitato prima un
convento e poi strutture militari. Ma specialmente il carattere
particolare del Museo, non tradizionale, che intende utilizare la
multimedialità ed essere punto di ricerca sulle vicende urbane del
novecento, ne fanno un punto di grande interesse non solo
architettonico. Anche in questo caso, la vicinanza alla nuova
Biblioteca, nell'ex settecentesca Villa Erizzo, ed al Teatro Comunale
Toniolo, sostengono l'operazione di riqualificazione urbana,
particolarmente necessaria in una città che, come Mestre, è stata
mutilata dalla speculazione edilizia negli anni del dopoguerra, per
la crescita tumultuosa della vicina zona industriale e l'esodo di
residenti da Venezia. Dalla analisi statistica appare che quasi
nessun Museo può da solo sorreggersi economicamente e deve pertanto
avere delle funzioni complementari indotte che aiutino la sua
gestione. Ciò che risulta, ancora non risolto, è il fare sistema fra Enti e Territori. Il percorso è anche un itinerario da costruire fra reti, alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto, incentivi e prezzi sostenibili per le fasce di età giovanile, oltre che per gli anziani. Questi luoghi nascono ed hanno senso e forza per gli scopi di divulgazione e di attrazione. Sono a volte un faro isolato in un mare di banalità. E sono uno strumento delicato perchè sono per loro natura proiettati nel futuro ma gestiti dal presente. Una prova che è rischiosa ma per questo anche affascinante.
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