Una stagione lontana ci richiama il presente. Il cinema "neorealista" italiano (1945/1953) portò sullo schermo realtà che il fascismo aveva censurato: i temi sociali delle periferie urbane, delle fabbriche, delle campagne. Le visioni di paesaggi e di quartieri, con attori di strada, furono lo sfondo di film capolavoro come: "Ladri di biciclette" ed "Umberto D" di Vittorio De Sica, "Roma città aperta", "Paisà" di Roberto Rossellini, "La terra trema" di Luchino Visconti, "Riso Amaro" di Giuseppe De Santis. Il cinema affiancò la letteratura e anche l'architettura ne fu influenzata. In un insuperato film di denuncia del 1963 "Le mani sulla città", il regista Francesco Rosi raccontava una storia immaginaria ma realista, di corruzione e speculazione edilizia. Il meridione d'Italia possiede un patrimonio storico e culturale straordinario ma è spesso maltrattato dai suoi stessi abitanti.
Napoli: Le Stazioni dell'Arte: Stazione Toledo |
Napoli: Panorama |
Stazione Toledo |
Napoli |
Napoli: Le Stazioni dell'Arte |
Napoli: Entrata Metropolitana |
A Berlino è stata riprogettata la Postdamer Platz, nei luoghi un tempo distrutti che facevano da sfondo nel 1946 al film di Roberto Rossellini "Germania anno zero".
Berlino: Potsdamer Platz
In diversi centri storici, opere d'arte qualificano il tessuto urbano. Il Cinema e l'Arte possono quindi contribuire al cambiamento partendo dalla loro funzione culturale.
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Bilbao: Metrò.Arch. Norman Foster |
Le Stazioni dell'Arte |
Napoli: Le Stazioni dell'Arte |
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