martedì 18 febbraio 2014

NEOREALISMO

NEOREALISMO  E ARTE              di Gianfranco Vecchiato


Una stagione lontana ci richiama il presente. Il cinema  "neorealista" italiano (1945/1953) portò sullo schermo realtà che il fascismo aveva censurato: i temi sociali delle periferie urbane, delle fabbriche, delle campagne. Le visioni di paesaggi e di quartieri, con attori di strada, furono lo sfondo di film capolavoro come: "Ladri di biciclette" ed "Umberto D" di Vittorio De Sica, "Roma città aperta", "Paisà"  di Roberto Rossellini, "La terra trema" di Luchino Visconti, "Riso Amaro" di Giuseppe De Santis. Il cinema affiancò la letteratura e anche l'architettura ne fu influenzata. In un insuperato film di denuncia del 1963 "Le mani sulla città", il regista Francesco Rosi  raccontava una storia immaginaria ma realista, di corruzione e speculazione edilizia.  Il meridione d'Italia possiede un patrimonio storico e culturale straordinario ma è spesso maltrattato dai suoi stessi abitanti. 
Napoli: Le Stazioni dell'Arte: Stazione Toledo
Napoli: Panorama
 Stazione Toledo
  Ma ecco da Napoli arrivare una "riscossa" con le "Stazioni dell'Arte". Si tratta di più di 180 opere d'arte realizzate da 90 autori di fama internazionale e da giovani architetti locali collocate lungo 13 stazioni sotterranee della metropolitana cittadina. Il risultato è un complesso urbanistico straordinario per scenografia e per qualità, unico nel suo genere a livello internazionale.

Napoli



Napoli: Le Stazioni dell'Arte
Napoli: Entrata Metropolitana
Questo progetto nato nel 1995, con il coordinamento del critico dell'arte Bonito Oliva,  ha ottenuto diversi riconoscimenti pubblici. La stazione sotterranea "Toledo" è stata  di recente indicata  dalla CNN e   dal The Daily Telegraph, come la più bella del mondo. Il riscatto della città parte in questo caso dal sottosuolo e attraverso l'irradiazione ed il fulcro delle stazioni sotterranee, divenute mèta turistica, può contribuire a generare trasformazioni sul tessuto urbano attraversato dalla rete. L'arte può svolgere un'opera di educazione  che prende le coscienze, ispira rispetto, genera cultura. Ad Amsterdam nel centro città una Galleria di pubblico passaggio è arredata con quadri seicenteschi e a Bilbao vent'anni or sono la città si rinnovò attraverso la costruzione del Museo affidato a  Frank Gery ed alla metropolitana le cui stazioni furono disegnate da Norman Foster. 
A Berlino è stata riprogettata la Postdamer Platz, nei luoghi un tempo distrutti che facevano da sfondo nel 1946  al film di Roberto Rossellini  "Germania anno zero". 
Berlino: Potsdamer Platz
In diversi centri storici, opere d'arte qualificano il tessuto urbano. Il Cinema e l'Arte possono quindi contribuire  al cambiamento partendo dalla loro funzione culturale.
Bilbao: Metrò.Arch. Norman Foster
L'architettura dovrebbe dare la forma e l'Urbanistica il pensiero. Il "neorealismo" è oggi determinato dalla velocità della televisione e di internet che entrano in tempo reale nelle notizie.  Ma ogni pensiero, richiede il tempo della riflessione. Come ogni lettura, opera nel profondo. Per questo gli uomini amano le poesie. Specchio delle loro paure e delle loro speranze e nostalgie. Di quella lontana stagione cinematografica, resta lo spirito di denuncia e il desiderio di cambiamento. Strumenti indispensabili per generare lo stimolo per vere opere d'arte.
Le Stazioni dell'Arte
E anche in questo campo, recentemente, qualcosa si muove nel cinema italiano.
Napoli: Le Stazioni dell'Arte
Le Stazioni dell'Arte
Le Stazioni dell'Arte





   










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