venerdì 8 febbraio 2019

ITALIA NOSTRA

ITALIA NOSTRA                 di Gianfranco Vecchiato


La Nazione italiana si è costruita ed unificata nella Cultura e  nel Paesaggio secoli prima di pervenire alla sua unità statale. Quando il Conte Von Metternich nel 1847, volendo svilirne le pretese politiche, definì l'Italia solo una "espressione geografica", stava affermando un fattore per noi valoriale. Nello "stivale" inconfondibile anche dallo spazio, da due millenni si sono avvicendate molte culture: dagli Etruschi, ai Celti, dai Greci ai Romani, dai Longobardi ai Normanni. Qui  attorno ai valori dell'Arte e della Fede molte generazioni hanno sentito nel tempo di avere una identità comune.  Le idee di libertà che provennero dall'Illuminismo ci fanno debitori alla Francia di Voltaire, ai pensieri di Immanuel Kant, alla musica di Chopin e di  Beethoven, così come alle pitture di Giotto e di Masaccio, alle poesie del Petrarca. agli scritti di Dante Alighieri, alle visioni e preghiere di Francesco d'Assisi, alle architetture di Brunelleschi e di Michelangelo,

alle invenzioni di Leonardo da Vinci, alle analisi politiche di Macchiavelli, alle tele di Raffaello e del  Tintoretto o di Caravaggio, alla scienza di Galileo e di Alessandro Volta,  alle ville di Andrea Palladio, alle sculture del Canova, alla musica di Antonio Vivaldi, di Gioacchino Rossini, di Giuseppe Verdi e di Giacomo Puccini, alla letteratura di Alessandro Manzoni, di Pirandello, fino al cinema di Fellini, di Monicelli e di Rosi, al canto di Enrico Caruso e di Luciano Pavarotti, alle canzoni di Sergio Endrigo, di Gino Paoli, di Lucio Dalla, di Guccini, di Battiato, di Milva...
Una lunga schiera di chi ha vissuto nel "Bel Paese" ha lasciato nella coscienza  italiana, difetti e pregi, tra cui la laboriosità, l'inventiva, l'amore per la propria terra e tradizioni. Su queste radici  fu fondata il 29 ottobre 1955 l'associazione "Italia Nostra" con lo scopo di salvaguardare i Beni culturali, artistici e naturali del nostro Paese. Lo scrittore Giorgio Bassani che ne fu per un periodo Presidente, così si espresse nel 1965: "Si alzino ancora l'impeto e l'ardore appassionato di Italia Nostra, che hanno contribuito a darle quel carattere di protesta perpetua e di tensione che ancora oggi la distingue". Sono stati numerosi i casi per i quali l'Associazione si è mobilitata per discutere di progetti e di proposte che contrastavano con i principi fondatori.
Ha quindi fatto scalpore che la Sezione di Treviso di Italia Nostra, per sostenere il recupero di Ville storiche la cui manutenzione è costosa , abbia ipotizzato  il loro utilizzo ad uso commerciale. A Venezia Italia Nostra sta da anni combattendo una strenua difesa della città e della Laguna sia contro l'attraversamento delle Grandi Navi del bacino di San Marco, sia contro l'esasperata trasformazione turistica e sia contro le opere di intervento alle bocche di porto che con il discusso e dispendioso progetto del Mose hanno tolto diverse reversibili
alternative e risorse al mantenimento geomorfologico del territorio e delle acque della Laguna di Venezia. Pertanto l'esempio del Palazzo del Fondaco dei Tedeschi accanto a Rialto a Venezia che è stato trasformato in un centro di vendita di marchi del lusso e dell'ex Cinema Italia, in stile liberty, divenuto  un supermercato alla moda, anzichè attrarre consensi  ha aperto contrasti di opinioni fra le due sezioni. Quale sarà il confine che si porrà se il livello di sensibilità e di tutele, ora previsto dai controlli delle Soprintendenze e dal Codice dei Beni Culturali, venisse mutando coinvolgendo il senso per il quale furono concepite le leggi in un determinato periodo storico?
Ciò è già avvenuto in passato e ogni territorio ne reca le tracce. Si aprono quindi  interrogativi per la Cultura non solo nazionale ma europea per la prevalenza della forza economica globale sulle  identità perdute. Fu nel 1963 che Italia Nostra fondò l'Associazione "Europa Nostra", con lo spirito di affiancare a livello continentale gli obiettivi che si era data in sede nazionale. 
Oggi è il nostro Continente che non può essere una "espressione geografica" quanto un luogo in cui i valori di fede e di solidarietà si intrecciano e si rispettano.
Purtroppo gli anni che stiamo attraversando rivelano grandi difficoltà a proseguire verso quell'ideale che era forse carico di eccessive aspettative ma su cui potevano spendersi diverse giovani generazioni.  l'Italia dovrebbe  cercare di rialzare sul piano culturale il suo ruolo internazionale e questo lo  può fare con dignità e con rispetto, ma soprattutto con l'esempio. Cominciando a rispettare ed a sostenere l'integrità che rimane del nostro Paesaggio su cui risiedono le nostre radici nazionali.  Anche l'Architettura che possiede un linguaggio universale  può unirsi in questo sforzo.
Senza perdere identità e salvando il carattere dei paesaggi,  si può parlare un linguaggio necessario a tutti. Occorre raccogliere  il meglio che si è saputo esprimere in questi decenni, ed animare confronti, appassionare i dibattiti,  svegliare le coscienze.  Difendendo gli obiettivi della nostra Costituzione, che all'art. 9 così recita: "L'italia promuove lo sviluppo della cultura... tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione." 




PAESAGGIO ITALIANO