venerdì 31 luglio 2015

METRI CUBI

METRI CUBI                    di Gianfranco Vecchiato


L'Uomo di Vitruvio 1490
Leonardo da Vinci

L'attuale generazione di progettisti sarà in questo secolo alle prese con temi di enorme portata, mai prima affrontati in queste dimensioni. Il quotidiano "La Repubblica" informa con un ampio servizio, che la Cina sta progettando un futuro per la sua capitale, Pechino (Jing-Jin-Ji) , per portarla ad espandersi sull'intera Regione di Hebej, estesa su 100mila kmq, e ad avere una popolazione di oltre 130 milioni di abitanti. Un "mostro", urbanisticamente parlando che se fosse costruita secondo gli standard applicati in Italia equivarrebbe alla costruzione, tra residenza, terziario e commerciale,  di oltre 40 miliardi di metri cubi! Già oggi con oltre 21 milioni di abitanti, Pechino è, al pari di altre grandi città regione,  una megalopoli gigantesca, fortemente inquinata, a volte invivibile. Questo progetto non disegnerebbe più  una città nel senso tradizionale ma una forma urbana tragicamente diversa, dove decine di milioni di persone, per far funzionare il sistema, dovranno essere fortemente controllate ed eterodirette. Una  società, pensata come uno strumento gestibile politicamente e socialmente, che vedrà distrutte le sue individualità da assumere come una sfida eversiva. 
S.Maria Novella (Firenze) 1456
Arch. L. B. Alberti/Giorgio Vasari

E' interessante leggere come una tale proposta, assumendo anche i connotati di una straordinaria sfida tecnologica, dovrebbe far aumentare   lo sviluppo di progetti eco compatibili, di innovazioni e di ricerche. Ma tali prospettive pongono molte domande: quali saranno i ruoli della cultura, quali fini avrà la tecnologia, quali frontiere saranno attraversate dalla ricerca, quali strumenti forniranno gli enormi bisogni di energia, di trasporti integrati,  dagli aerei  ai treni ad alta velocità, al traffico locale, dagli ospedali, ai tribunali, dalle università, allo smaltimento dei rifiuti, dalle forniture dell'acqua, al cibo ed ai servizi. Date le dimensioni, tutte le strutture per essere controllate, funzionanti, operative, porteranno ad investimenti colossali e ad una 
Visione urbana del futuro
interdipendenza fra le economie del pianeta.  Anche l'India, che con i vorticosi ritmi di crescita demografica si appresta a superare per numero di abitanti la stessa Cina, ha dinanzi sfide urbane gigantesche e forse irrisolvibili. 
Questo continuo rilancio al rialzo, basato su processi che se flettono, scombinano i rapporti economici mondiali, produce fattori ad altissimo rischiose rendono evidenti come sarebbero necessari nuovi e diversi strumenti di analisi politica e di controllo democratico e demografico, non più circoscrivibili ai perimetri degli Stati nazionali. 

A questi livelli di sviluppo avviene ciò che, per semplificare, accade nei rapporti fra territori di Comuni adiacenti e cioè quando in un Piano Regolatore si concepiscono in modo autonomo investimenti dentro ai propri confini che influiscono e pesano anche nei rapporti di vita di territori limitrofi che sono  diversamente amministrati. E che da tali trasformazioni  subiscono, nel loro territorio, un danno. Occorrerebbe programmare con un "Masterplan" tra regioni del mondo, il coordinamento di investimenti, risorse, ambienti, valutandone gli equilibri e le armonie.  Così facendo le tensioni internazionali sarebbero meno dirompenti. Anche se i Congressi internazionali, gli studi scientifici, le analisi sociali e le relazioni economiche,  ribadiscono e  dimostrano
Periferia urbana a Napoli
quanto siano  interdipendenti le politiche degli 
Stati e le conseguenze ambientali sull'intero Pianeta, nel XXI° secolo appaiono sempre più divaricarsi da un lato le filosofie politiche che governano i continenti e dall'altro lo scontro quasi medioevale di visioni religiose incompatibili con la cultura e la civiltà contemporanea, l'uso di conoscenze  scientifiche con nuove scoperte della biologia e la produzione di nuove tecnologie. Una arretratezza che sorprende poco se si guarda alla Storia del mondo ed agli interessi che lo governano.
Una antica massima cinese dice: "Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici". Tutte le tradizioni umane più antiche tendono a ricordare l'importanza delle "radici", dei modi e delle finalità per le quali la Natura ha costruito in milioni di anni un delicato sistema di 
Firenze e il Paesaggio urbano
rapporti. Difendere  i nostri valori fondativi, servirebbe a comprendere le ragioni della storia, le sue condizioni di sviluppo ed a tracciarne i limiti. 
Si è stimato che nel mondo vi siano più di tre milioni di architetti. Sarebbe una utile rivoluzione se la maggior parte di essi, consapevole del ruolo che questa disciplina ha svolto nella Storia umana e nei cambiamenti delle civiltà, si ponesse la domanda sulla sua funzione sociale, civile ed etica. E cercasse risposte non  assoggettandosi passivamente al ruolo esecutivo dei vari poteri politici ed economici, indicando per se stessa ed al futuro, i bisogni essenziali di salvaguardia del Pianeta.
San Gimignano (Toscana)
Ritorna alla mente l'Uomo di Vitruvio, disegnato da Leonardo da Vinci nel 1490 e conservato nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Figura eretta a simbolo dell'umanesimo all'interno dell'armonia dell'Universo espressa per mezzo della geometria. Nell'epoca in cui in Italia e in parte d'Europa fiorivano l'Arte e l'Umanesimo. Oggi questo pensiero può evocare la necessaria centralità, fra i miti del progresso ed i valori della persona umana. La domanda non è se si possano  coniugare le "utopie" di un passato lontano e costruito per pochi con un futuro prossimo sempre più dilatato, aggressivo e stravolto ma come riproporre quella filosofia nel mondo contemporaneo. Occorre ripartire dall'individuo, modificando i ritmi della evoluzione economica, ricreando cicli che siano sostenibili a rigenerare la Natura... Se non sarà così potremmo assistere a fattori sempre più estremi di disgregazione, non solo ambientali, di cui molti sintomi sono già in atto. 


Calcutta (India)
Quartiere nuovo in Cina
Quartieri di Nuova Delhi in India


venerdì 17 luglio 2015

LA FINANZA


LA  FINANZA               di Gianfranco Vecchiato




Smith, Marx, Schumpeter, Keynes
L' Urbanistica che sta attraversando mari "ignoti" tra onde e venti che soffiano sui temi sociali ed economici naviga con parole in disuso.  "Marxismo"  e  "Capitalismo"   sono sostituiti dalla  "Finanza". Dalla Cina, alla Russia fino agli Stati Uniti ed all'Unione Europea, i costi dell'economia globale riflettono la caduta delle ideologie. Il caso Grecia ce lo insegna. Seguendo una vecchia massima marxista: "senza teoria non esiste rivoluzione", appaiono e scompaiono concetti che non generano  "rivoluzioni" ma una "finanza" creativa indistinta.  Prima o poi questo sistema subirà l'esito della qualità  dei profitti fatti con cattivi ingredienti. Anche attraverso l'Urbanistica e le varie discipline che la strutturano, dalla sociologia, all'architettura, dalla filosofia, all'ecologia , dalla economia al commercio, etc.  si trovano le  cause di alcune crisi contemporanee. 
Prima che le conoscenze nella psicologia e psichiatria, le invenzioni nella tecnica e le nuove scoperte scientifiche, portassero all'urbanistica nuovi elementi di riflessione, questa disciplina trovò la sua ragione d'essere  nei temi  sociali determinati da un nuovo "proletariato" che dalle campagne si spingeva nelle città industriali. Ma essa divenne anche funzionale alla nuova borghesia e ad un "ceto medio"  che stava progressivamente sostituendosi alla vecchia "aristocrazia" terriera. La creazione  di vasti sobborghi urbani innescò  spinte di rendite fondiarie e "finanziarie" che la politica cercò  di controllare con il confronto sociale e diversi modelli di pianificazione.
Norcia (Umbria) Arte e paesaggio
In realtà i  soggetti divennero sempre più marginali mentre l'interesse si spostò sul consumo crescente dei suoli, e sui fenomeni speculativi, creatori di ricchezza per quanti lucravano sul   valore dei cambi d'uso fra  terreni agricoli ed edificabili. Si generò quella  rendita "passiva" e finanziaria, già nota nella storia ma non in tali proporzioni,  che spostava risorse dal piano produttivo a quello speculativo. Sulle scelte di pianificazione e sui progetti realizzati, non sono mancati nel tempo, anche molti esiti interessanti, che hanno fatto parte della storia dell'architettura e dell'urbanistica moderna.  Ma in genere all'urbanistica sono stati tolti  i compiti  "di guidare le scelte", spostandola su ruoli  "tecnici" più facilmente compromissori. 
Borgogna: Ambiente


Leggi,  Norme, sentenze giuridiche, hanno complicato la realtà quotidiana.  La Unione Europea che appare oggi allontanarsi dai pensieri "politici" dei  "Padri fondatori", è sentita come una struttura  burocratica imperniata sul  controllo finanziario.   Le visioni sul Territorio  investito da risorse e da capitali che provengono anche da attività illecite, sono l'altra parte delle ragioni per le quali si assiste ad un impoverimento del confronto. Nell'indebolirsi  della politica,  si frammentano le letture e si rischia di perdere la sintesi e il collante del sistema.
Solomeo (Pg) Sede Azienda Cuccinelli
Così la frase  "Senza Teoria non esiste Rivoluzione",  potrebbe essere oggi capovolta: "Senza una Rivoluzione ( culturale )  non può esistere la Teoria!". I rapporti con l'ambiente e con le trasformazioni sociali nei territori potrebbero essere i nuovi obiettivi degli investimenti, trasformando i ruoli affidati ad architetture estetiche. La nomina di Alejandro Aravena, classe 1967, a Direttore della Biennale Architettura per l'anno 2016, dopo la esperienza di Reem Koolhaas,  secondo le parole del Presidente Baratta,  persegue lo scopo di recuperare la distanza fra architettura e società civile che da una parte  ha condotto alla "spetacolarizzazione" di  progetti e dall'altra alla rinuncia delle sue
Archea Associati: Cantine Antinori nel
Chianti (Toscana)
 vocazioni primarie. Aravena, cileno, porta le esperienze viste nelle favelas e nei bassifondi, in quella parte del mondo di cui la "finanza" non si occupa. Una sua frase è divenuta famosa: "Il pezzo di stoffa sta alla sedia come X sta all'architettura. Cerco sempre di conferire alla X un valore che sia il più possibile irriducibile". Se  nella incognita X inserissimo il tema tra il peso della "Finanza" e gli investimenti in architettura e in urbanistica, diventerebbe utile portare al dibattito nella  Biennale  quanto l'Architettura e l'Urbanistica siano oggi passivamente funzionali ad essa. In questo senso peserebbe il confronto con una parte della imprenditoria. Per quella italiana, in particolare, ci sono anche casi in cui la "Finanza" è stata usata perseguendo un umanesimo culturalmente integrato fra lavoratori, architettura, profitti e paesaggio. Originato da antiche tradizioni e da territori che hanno una vocazione alla qualità.
Arch. A.Aravena: Architettura "sociale"

E' quanto ci racconta la storia dell'imprenditore Brunello Cuccinelli, tra i più noti nel settore della maglieria italiana, che ha trasformato e recuperato, come sede aziendale, una parte del borgo umbro di Solomeo (Perugia). Era questa la vocazione di Adriano Olivetti e anche di altri dopo di Lui. E' accaduto nel Veneto per la famiglia Benetton, che ha la sua sede storica in una  Villa 
Solomeo: Sede Impresa Cuccinelli 
Veneta a  Ponzano vicino a Treviso, o in diverse Aziende agricole. In questi rapporti stretti fra territorio, tradizioni, architetture, ambiente, lavoro, paesaggio, ci sono alcune premesse per un racconto diverso dallo sfruttamento speculativo che  fissi almeno degli orizzonti di equilibrio tra investimenti finanziari e qualità dello sviluppo. 
Sede della Azienda Benetton a Ponzano (TV)

Azienda Agricola Zonin
Gambillara (Verona) 

Arch. A. Aravena: Architettura "sociale"
Sabaudia: Ambiente e città


martedì 7 luglio 2015

I LUOGHI DELL'ANIMA


I LUOGHI DELL'ANIMA                    di  Gianfranco Vecchiato


San Leo (Rimini) La Rocca al tramonto




Tra le pieghe antiche dei paesaggi del Montefeltro, nella Romagna che scende verso l'Adriatico, si intrecciano gli ingredienti di una diffusa poesia con le tracce della Storia. Tra il Tempio Malatestiano di Rimini, splendida architettura incompleta, su cui intervennero Leon Battista Alberti e Piero della Francesca, e l'"Orto di Agostino" a Pennabilli, agli estremi della  provincia, corrono più analogie che contrasti. Nei Paesaggi che hanno ispirato gli artisti del Medioevo e del Rinascimento e nelle valli aspramente contese e costellate da rocche e castelli, i racconti popolari si animano di fiabe, di cantilene, di  fantasie che lasciano impresse sulle case dei borghi,  dei potenti antidoti che andrebbero colti e seminati per evitare l'omologazione urbana dei territori e l'anonimato delle periferie. La conferma che dalla poesia e dall'arte di strada e  popolare, si possono estrarre rimedi  da utilizzare, caso per caso, quando si affronta il tema del recupero di zone emarginate e degradate, viene  visitando i "luoghi dell'anima". Così sono stati definiti  dallo sceneggiatore e poeta Tonino Guerra che qui ha vissuto, seminato, raccontato, ispirato gran parte della sua lunga vita. Ancora oggi a tre anni dalla sua morte, la visita alla sua casa, lascia una profonda impressione della sua filosofia : tra le tante farfalle nel suo giardino, immerso nei colori e nelle varietà dei fiori, nei profumi della campagna, nei muri "parlanti", nei ricordi dei  paesani, la Sua presenza è palpabile. Un altro grande poeta di Romagna, Giovanni Pascoli, che ebbe la  vita segnata dall'assassinio impunito del padre e da altre  tragedie familiari, raccontò con infantile sensibilità, lo stupore per la Natura, l'amore per gli animali, il mistero delle Stelle, lo sgomento per il destino dell'Uomo: " E la Terra sentii nell'Universo... e mi vidi quaggiù piccolo e sperso, errare tra le stelle, in una stella." Pascoli cercò pace nella vita semplice e familiare nella casa di Castelvecchio tra i boschi della media Valle del Serchio. 
Pennabilli: Portico e copia dell'affresco di
Piero della Francesca: La Madonna del parto
Un sentimento che si ritrova anche nelle Odi alla vita semplice del Petrarca, nell'Arquà dei Colli Euganei e che è una costante fra persone "contemplative".


 



"La  Luna  è l'unico Astro che nasce dietro le montagne e tramonta dietro di noi". E' un'altra  delle  "gocce" di poesia sparse sui sentieri del paese di Pennabilli da Tonino Guerra. Pensieri incisi su ceramiche e fissi sulle pareti di case a ricordare persone umili ma importanti nella vita sociale della Comunità. Così questi "muri parlanti" entrano nella storia urbana e civica. Non occorrono monumenti, architetture straordinarie. La loro funzione appare immediata ed efficace. Il viandante si ferma, legge, si interroga, comprende che sta attraversando uno spazio ricco di umanità e di ironie. E' come attraversando l'antico Borgo di Frontino dove pare di entrare nel "Mondo di Oz". Spaventapasseri impagliati sulle colline, nei vicoli, sulle porte. Un richiamo alla tradizione contadina.
Angolo delle "Madonne abbandonate"
L'Angelo coi baffi
Sono arrivato fin lassù, un po' fuori dagli itinerari battuti dal turismo di massa, accalcato sulle spiagge di Romagna. Un pellegrinaggio "laico" per il rispetto ad un grande sognatore che mitigava il Destino nella sensibilità dei suoi mondi paralleli, immaginari ed immaginati. Fu uno sceneggiatore di fantasie straordinarie ed amico di tanti celebri registi, non solo italiani, che terminò  con una visione discreta, gentile, ironica e sognante la sua avventura terrena, chiedendo che le sue ceneri venissero tumulate dentro alla nicchia di una roccia che si trova dietro al giardino della sua casa. Farà così parte della pietra che lo contiene anche quando il tempo avrà cancellato ogni cosa attorno.
Paesaggio del Montefeltro
Il Montefeltro e la Romagna, antica terra etrusca, raccoglie molto dell'identità italiana e quindi anche di una parte  d'Europa. La contemplazione del Paesaggio, i campi coltivati, le foreste, i piccoli borghi, gli aspri calanchi, i sentieri e i torrenti, estendono gli orizzonti sul mare Adriatico e lo sguardo fra le stagioni. Le architetture, a volte semplici altre volte complesse, dai borghi circondano i castelli e le rocche, disegnano una urbanistica che solo in alcuni centri in epoche recenti, si è scomposta e dilatata a sfregiare l'armonia antica. Ma ai confini degli abitati la Natura riprende il sopravvento e circonda colline e montagne, in onde che si susseguono all'infinito . Poi la lingua, un dialetto  parlato con dolcezza e senza asprezze, le tradizioni antiche, il cibo, la filosofia di vita, i rapporti fra persone, la passione politica, il rapporto
I Muri parlanti
Il Santuario dei pensieri
con il Mistero, mescolano le cose. Scrisse "Tonino" : "Non è vero che la somma di uno più uno fa sempre due. Due gocce d'acqua quando si uniscono fanno una goccia più grande".  Il ritmo delle giornate frenetiche corre sull'autostrada a valle e sulla costa. Sulle colline ritorna la pace del silenzio e della contemplazione. Il nostro transito incrocia migliaia di gocce che si spargono sulla terra. A volte sono fiumi in piena, altre volte fecondano la Natura.
Rocca nel  Montefeltro
In un perenne mutamento.  Qui è passato il Dalai Lama e
Museo di Tonino Guerra
si è commosso sentendo i rintocchi della campana di Lhasa, portati dal lontano Tibet. Su un edificio c'è questa scritta: : "15 Giugno 1994. Un Uomo che cammina sorridendo per portare a tutti la medicina dell'amore  e della compassione, Sua Santità Tenzin Ghiatso XIV Dalai Lama, ha baciato con gli occhi i muri del palazzo dove nacque Padre Orazio Olivieri della Penna, monaco cappuccino che nel '700 arrivò con la sua voce cristiana sugli altipiani del Tibet e per primo raccolse e tradusse trentaduemila parole di quel popolo per portarle alle orecchie occidentali." Altra scoperta di semplice grandezza. E Ironie dietro 
Casa di Tonino Guerra
ad ogni angolo di strada. Da una parte si trova una copia dell'affresco della "Madonna del Parto" di Piero della Francesca (sec. XV°), dall'altra una piccola cappella per "l'Angelo coi baffi". Si racconta la storia di un angelo minore, che sceso sulla terra, continuava a dare ogni giorno da mangiare ad uccelli impagliati. Tutti i Santi ridevano di lui. Un giorno però gli uccelli impagliati presero vita e salirono al cielo.
La gente lascia delle monetine sul pavimento dove sono radunati uccelli impagliati sotto il quadro dell'angelo. Un racconto scritto anche nel dialetto romagnolo. Pensieri infantili e semplici che richiamano molte nostre identità perdute. Poi una frase resta nel cuore. Un messaggio finale  accanto all'immagine del "nostro" poeta,  semplice e profondo lasciato ai posteri: " E' ora che quando incontriamo un albero, diciamo: Buongiorno Signor Albero!" 


La tomba di Tonino murata nella roccia 


Capanna  nel giardino
di Tonino
Lanterne di Tolstoj
Museo Tonino Guerra
Museo  di Tonino Guerra
Dettagli spontanei
di arte popolare
Dettagli di
arte spontanea
Nel giardino della casa di Tonino Guerra
Rimini: Tempio Malatestiano Arch. L.B.Alberti
Inizio X° secolo e poi 1447/1503
L'Orto di Agostino: un angolo di poesia
L'Orto di Agostino
Frontino (Rimini): Spaventapasseri
Frontino: Torre Medioevale
Frontino: Spaventapasseri
Sentiero attorno a Pennabilli
Particolare nell'Orto dei frutti dimenticati
Buongiorno Signor Albero!