giovedì 21 agosto 2014

LA LEGGE

LA LEGGE  E IL PAESAGGIO                   di Gianfranco Vecchiato



Pale Eoliche e Paesaggio
Art.9 Costituzione:
La Repubblica tutela il Paesaggio.
Stemma della
Repubblica Italiana 

     
     I° Presidente Repubblica
  dopo la
 Costituzione Italiana

La Costituzione della Repubblica Italiana, varata il 1 gennaio 1948, è considerata da molti giuristi, fra le migliori al mondo. Si compone di 139 articoli e tra questi all'art.3 si afferma: " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,  limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
E' tutto scritto ma non è ancora attuato. La storia della Nazione italiana ha le sue radici nelle diverse leggi dei vari Stati preunitari della penisola. Il riferimento, dopo l'Unità d'Italia nel 1861 fu lo Statuto Albertino,  dal nome del Re Carlo Alberto di Savoia che lo emanò nel 1848 con la seguente premessa: "Con lealtà di Re e con affetto di padre, Noi veniamo a compiere quanto avevamo annunziato ai nostri amatissimi Sudditi..."
Re Carlo Alberto di Savoia
1798/1849
Era una Costituzione breve, limitata ad enunciare i diritti, perlopiù di libertà dallo Stato che individuava la forma di governo, stabiliva il principio di uguaglianza, più formale che sostanziale, e si incardinava nella garanzia del diritto di proprietà, nella libertà di domicilio, di religione e di stampa.
Pur se la sovranità non apparteneva alla Nazione ma al Re che però si trasformò in Principe costituzionale, la natura elastica dello Statuto garantì negli anni una evoluzione del sistema politico di tipo parlamentare.
Questo fino al 1922 quando il fascismo regnando Vittorio Emanuele III°, oscurò lo Statuto Albertino, soppresse il Parlamento e istituì dei Tribunali speciali, divenendo una "Dittatura" che portò alla proclamazione delle leggi razziali, al controllo della stampa,
Re Vittorio Emanuele III°
1869/1947
 alla abolizione dei partiti ed infine ad una guerra disastrosa che nella sua fase più drammatica divenne anche guerra civile. La nostra Costituzione nacque da questi antefatti ma si nutrì dei migliori Saperi e Valori usciti da coloro che avevano provato in esilio o nella emarginazione la privazione della libertà. In quello stesso anno, il 1948,  a Parigi veniva stilata la "Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo", promossa dalle Nazioni Unite, che ebbe una enorme portata storica. Essa completava una secolare elaborazione etica:  dal "Bill of Rights" del 1689, alla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America del 1776, alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo della Rivoluzione Francese nel 1789 da  cui prese parti fondamentali. 
Palmaria (Liguria) 1968
Demolito nel maggio 2009
Altri elementi furono presi dai 14 punti di Wilson del 1918 e  dalla Carta Atlantica del 1941 di  F.Delano Roosvelt. La Dichiarazione inizia con queste parole: " Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza". E questi sono da duemila anni soprattutto principi cristiani, condivisi a parole e nei fatti duramente contrastati. Essi sono la base di una vera cultura rivoluzionaria; quella che ha ispirato molte leggi moderne.  La Unione Europea che nel 2004 assunse questi principi per la  propria Costituzione non la ratificò per l'opposizione di alcuni Paesi ma tuttavia essi ne sono un esplicito riferimento. In una società che quindi assume come proprio fondamento il "Bene Comune" cresce il valore della "bellezza" che viene richiamato anche dall'articolo 9 della nostra Costituzione : " la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Ma gia' una Regia legge del 1939 fu fondamentale per fornire alle Soprintendenze poteri di controllo e di tutela dei Beni Storico Artistici e Paesaggistici. Se tutto questo non è un fatto estetico ma culturale, a cosa appartengono  i tanti "Ecomostri", edifici e  interventi speculativi  di degrado e di malaffare che segnano nel territorio un esteso degrado morale? Il giornalista Antonio Cederna  definì "un misfatto ecologico esemplare" lo scheletro eretto a Vietri sul Mare, in un angolo tra i più suggestivi della costa amalfitana  tra il 1968 e il 1971.
Vietri sul Mare (Salerno) - 1968/71
Hotel Fuenti
parzialmente demolito
Nel 1999 fu parzialmente demolito. Così come demolizioni sono avvenute in diversi altri casi dopo anni di "battaglie" legali per la mobilitazione  di persone animate da senso di giustizia. Il termine di "bellezza" è pericoloso perché fa crescere una coscienza civile, proprio quella che  una distorsione delle qualità del mercato non vuole.  E' un termine così rivoluzionario che  in molti casi si è arrivati a comprarne gli effetti con la corruzione o cercando giustificazione sul piano economico. Ma quale "ricchezza" creano questi interventi se la tolgono all'Ambiente? Ciò che oggi avviene  in molte parti del mondo non capita a caso proprio nel settore immobiliare perché è quello che conosce, in aree compromesse,   i maggiori investimenti di denaro che proviene anche dai mercati della droga e della prostituzione. Quindi non sono più sufficienti le parole di principio  ma occorre dare leggi e strutture sociali per contrastare tali fenomeni. In un'epoca in cui i mercati finanziari stanno imponendo regole e modi di vita che sono funzionali ai loro profitti, anche  gli interessi individuali vengono riproposti. 
Copanello (Calabria)-1980
Demolito nel 2007
In questo tempo occorrerebbe presidiare il senso della vita umana e dare qualche volta più valore al "silenzio" che al frastuono, al debole più che al  forte, ai dubbi più che alle certezze. In altre parole le leggi dovrebbero parlare al cuore oltre che alle menti. Se in Gran Bretagna si contano circa 3000 leggi; in Germania sono 5500; in Francia arrivano a 7000, in Italia un  ex Ministro che si occupò della "semplificazione  burocratica" ha stimato in 50mila le leggi tutt'ora esistenti dopo che nel luglio del 2008 e nel febbraio 2014 furono "tagliate" circa 36mila leggi e norme obsolete. Ogni anno pare che dalla Gazzetta Ufficiale vengano pubblicate mediamente 500 fra Leggi e Atti che hanno comunque forza di Legge. Questa situazione abnorme dice molto della cultura politica, civile, legislativa del nostro Paese. Ancora oggi gli oltre 8mila Comuni italiani, a volte formati da poche migliaia di persone sono il corollario dentro al quale si sono moltiplicate le Aziende "partecipate" dei vari Enti Locali, i posti di sottogoverno, e le "Stazioni Appaltanti", quelle che svolgono un ruolo nei settori dei Lavori Pubblici, che sono circa 30mila rispetto ad una ipotesi di ridurle a mille. La legge è il cardine in ogni società. Deve essere chiara, semplice, efficace, utile.  E soprattutto deve essere necessaria. 
Mrs.Eleanor Roosvelt
1884/1962

Avere rispetto per la storia e per l'Ambiente significa anche rispettare quei Diritti dell'Uomo che danno senso alla evoluzione  e valore alla nozione del "tempo". L'Italia si è dotata nel 2004 di un Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.L n°42/2004) che fa esplicito riferimento all'art.9 della nostra Costituzione ed ha ratificato nel 2006 con la legge n°14 la Convenzione Europea del Paesaggio. Il Consiglio d'Europa, a sua volta, ha istituito un Premio biennale per i progetti sul Paesaggio da selezionarsi fra quelli presentati dai vari Paesi europei. Nella seconda edizione  risultò vincitore il progetto italiano : Carbonia Landscape Machine. Un progetto di recupero storico, ambientale e paesaggistico della città di Carbonia, nella zona del "Sulcis" in Sardegna: Area storicamente dedita al lavoro minerario, in gallerie ora abbandonate, e che ha un grande valore paesaggistico tra terra e mare,  riproposto da questo progetto. 
Carbonia (Sardegna)
Landscape Machine
Nel 2013 l'Italia ha presentato il progetto del  "recupero delle terre confiscate alla mafia con la rinascita dell'Alto Belice Corleonese", selezionato fra 77 proposte pervenute. Esso attesta uno sviluppo sostenibile e l'attenzione delle popolazioni locali a coniugare cultura del paesaggio e democrazia nei termini delineati dalla Convenzione europea dei diritti dell'Uomo. Ci sono motivi di speranza ma occorre consolidare quanto di positivo si muove nelle nostre società. Rafforzare tali valori darà testimonianza e profondità all'incontro fra Uomo e Natura nel corso del tempo. Eleanore Roosvelt, ex First Lady, che presiedette la Commissione per i Diritti Umani e che si distinse  nelle battaglie per i diritti civili, osservò : "Ieri è storia, il Domani è un mistero, l'Oggi è un dono".

                                                        I "BUONI ESEMPI"  E...

Sicilia / Alto Belice 2012
Progetto Paesaggistico
Sicilia / Alto Belice 2012
Progetto di valorizzazione Paesaggistica


II^ Edizione:
Vincitore Città di Carbonia (Sardegna)


Carbonia Piazza
Costa Sarda attorno a Carbonia
Carbonia: Ricordi delle Miniere
Italia: Paesaggio degli Appennini
Italia: Val d'Orcia (Toscana)
Italia: Umbria attorno ad Assisi
Italia: Marche. Città di Urbino
                                                     
                                                   ... GLI " ECOMOSTRI "  : 

Uno sfregio alla Libertà ed ai Diritti fondamentali, tra i quali c'è quello della "Bellezza":









lunedì 11 agosto 2014

IL BRENNERO


IL BRENNERO                  di Gianfranco Vecchiato

 


Il passo del Brennero (Brennerpass ) è da secoli una tra le maggiori "porte" di accesso all'Italia.  In epoca romana l'Imperatore Settimio Severo nel 200 d.C. lo rafforzo' con una strada militare  che dalla Rezia portava verso il fiume Danubio, ai confini dell'Impero e a contatto con le tribù Germaniche. E' stato attraversato nel tempo da milioni di persone per commercio, per ragioni militari, per turismo, per pellegrinaggi religiosi. E' un limite geografico e politico  della penisola italiana ma anche un  crinale linguistico e culturale.   I Confini dell'Italia furono qui fissati dopo la prima guerra mondiale e non mutati nemmeno dopo la seconda; fissano il displuvio  sud delle Alpi dove i fiumi nascono e si gettano nel mare Adriatico, salvo un piccolo tratto del fiume Drava, nell'estremo est della Val Pusteria, che  è un affluente del Danubio. In queste terre storicamente appartenute dal XI° secolo ai Principi-Vescovi di Trento e Bressanone  e dal XIII° secolo ai Conti del Tirolo legati alla casata Austriaca, sono forti anche le ascendenze bavaresi, che si possono ritrovare sia nelle tradizioni agricole  e sia nelle fattezze delle costruzioni montane e dei centri storici di molte località della provincia di Bolzano: Merano, Bressanone, Brunico, Vipiteno. Nel 1919 il trattato di pace con l'Austria sancì il passaggio all'Italia di tutto il Tirolo meridionale, con le provincie di Trento e di Bolzano. Le poche migliaia di cittadini di lingua italiana che vivevano in quest'ultima provincia aumentarono con i piani di "italianizzazione" forzata nel periodo fascista. 
Fregio del Monumento alla Vittoria
Bolzano: Monumento alla Vittoria
Arch. Marcello Piacentini 1928


         
Bolzano: Stazione Ferroviaria
Arch. Angiolo Mazzoni 1929
Nelle nuove zone di Bolzano   furono costruiti quartieri per ospitare le migliaia di famiglie che furono trasferite da altre zone d'Italia, seguendo un carattere urbanistico già collaudato negli anni 1925/1940 in altre città italiane. Sorsero edifici pubblici tra i quali un nuovo Tribunale, un ampliamento della Stazione Ferroviaria, nuovi viali, ponti,  piazze e un grande Monumento alla "Vittoria" che umiliava le popolazioni di lingua tedesca. Nel 1938 dopo l'annessione dell'Austria al Reich, Hitler  che era austriaco, concluse con Mussolini un accordo che intendeva porre fine ai contrasti su queste terre. Chi optava per la cittadinanza tedesca avrebbe dovuto trasferirsi oltre i nuovi confini. Gli altri avrebbero accettato il nuovo Ordine e  italianizzato i nomi. Negli ultimi mesi di guerra, dopo l'armistizio italiano, l'intera regione e la vicina provincia di Belluno, vennero inserite nei territori germanici. La popolazione di lingua tedesca accolse con favore tale soluzione che li riportava dentro alla loro "madrepatria". Ma l'Austria era stata alleata, pur forzatamente, al Reich e sedette al tavolo dei vinti.Nel 1946 un accordo fra l'allora primo
Uffici Finanziari di Bolzano:
Scultura di Mussolini in facciata
2014: sarà scelto fra 5 proposte 
il progetto per  una rilettura 
dell'opera in chiave storica
Alto Adige/ Brennero:
Il moderno Outlet DOB 2007


Ministro italiano, il trentino Alcide De Gasperi  e quello austriaco Karl Gruber, concluse una intesa, garantita a livello internazionale, per la tutela della "minoranza" di lingua tedesca nella provincia di Bolzano che restava dentro ai confini dello Stato italiano. Seguirono anni difficili e  alla fine degli anni '50 e per tutto il decennio successivo, a spingere sull'applicazione degli accordi di autonomia ci furono numerosi attentati dinamitardi da parte di frange estreme che volevano il distacco dall'Italia e la ricongiunzione all'Austria o ad uno Stato autonomo del SudTirolo. Si tornò ad un negoziato, con il principale partito di rappresentanza locale la SVP (Sudtiroler Volkspartei) , che guidata da Silvius Magnago, condusse ad un ampliamento dell'accordo originale di garanzia e di tutela della minoranza sia di lingua tedesca che ladina . Dal 1972 ad oggi questa Provincia ha quindi conosciuto, insieme a quella di Trento, un grande sviluppo economico e culturale. Lo Stato italiano ha mantenuto i "patti" e le frange più nazionaliste sono state isolate, sommerse da un "mare" di denaro e di agevolazioni economiche. Le due Provincie autonome trattengono circa il 90% delle loro risorse finanziarie e le impiegano in modo egregio. Alcune passioni si sono stemperate anche con l'intelligenza di soluzioni come quella trovata per l'uso espositivo del discusso Monumento alla Vittoria che dal 2014 ospita una mostra dal titolo: "BZ '18-'45: un monumento, una città, due dittature". In periodi di crisi economica queste specificità fiscali, che sono presenti in vario modo in Italia anche in altre regioni a "statuto speciale", creano tensioni e disparità per altre come il Veneto,  che finanziano lo Stato  molto più di quanto  ricevano.  L'aumento delle garanzie per i cittadini italiani di lingua tedesca e ladina, circa 350mila, ha anche portato a delle difficoltà per quelli di lingua italiana che si sono sentiti, a loro volta, minoranza in quella provincia.
Il Passo del Brennero
...la terra dove fioriscono i limoni...
Ma nel suo complesso questo accordo è oggi portato come un buon  esempio in altri casi a livello internazionale. E' uno tra i più noti e studiati nelle controversie fra cittadini di diversa lingua, religione  e cultura che in Europa  sta ricreando scontri locali, lutti e divisioni. Molti Paesi europei hanno storicamente problemi aperti. I confini sono stati labili e fluttuanti negli ultimi secoli. Il Trattato di Schengen che ha cancellato dal 1993 in 26 Paesi dell'Unione Europea i controlli interni lasciando solo quelli nei perimetri esterni, è stato un grande fatto storico, economico e politico. Tuttavia la Storia è sempre in movimento. Non si ferma con la nostra vita.
Bolzano: Architetture anni '30
Bolzano: Architettura contemporanea

Possiamo perciò lasciare idee, esempi e "valori" da difendere. Ma le nuove generazioni dovranno poter contare soprattutto su un diverso peso culturale nella loro vita quotidiana. Il mondo sta sempre più cambiando. Ogni confine interiore scaverà l'animo umano più di quanto non abbiano fatto un tempo quelli fra gli Stati. Il rispetto per chi ha dato la propria vita in nome di antichi princìpi potrà essere maggiore se attraversando i territori sentiremo crescere in noi la forza della tolleranza e l'ammirazione per gli esempi. Nella località di Brennero, accanto al "Passo" è stato inaugurato nel 2007 un Outlet commerciale denominato DOB (Design Outlet Brennero) che sfiora quasi il confine con l'Austria. Il piccolo paese ne è stato quasi stravolto, come la vista del paesaggio circostante ma l'opera architettonica è stata giudicata interessante e soprattutto ha rivitalizzato una zona che dopo l'apertura delle frontiere nel 1995, aveva conosciuto un periodo di progressivo abbandono delle strutture e del personale di dogana. 
Alto Adige/SudTirol :
 Schutzen  in parata

70 negozi, circa 13mila mq, qualche centinaio di posti di lavoro. Così anche a oltre 1350 metri di quota, a poche decine di chilometri da Innsbruck, nella zona italiana i sud-tirolesi sono arrivati per primi, strappando un mercato che movimenta turisti in transito e che provengono sia dall'Italia che dall'Austria e dalla Germania. Ma al "Passo" a questo simbolo della "cultura di mercato" contemporanea e accanto al vecchio cippo di confine inaugurato nel 1921 dal Re Vittorio Emanuele III°, andrebbe elevata una grande opera d'Arte che potrebbe ispirarsi alle parole con le quali  Wolfgang Goethe espresse il suo stato d'animo nell'attraversarlo in un impeto nel 1786. Egli correva attratto dal desiderio di visitare il Paese dove fioriscono i limoni: "Kennst du das Land, wo die Zitronen bluhn, Im dunkeln Laub die Gold-Orangen gluhn... Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni, gli aranci dorati rilucono fra le foglie scure,  una mite brezza spira dal cielo azzurro,  il mirto immoto resta e alto si erge l’alloro,  La conosci tu, forse?  Laggiù, laggiù.  Con te,  amore mio,  io vorrei andare...(W.Goethe. Da Viaggio in Italia 1786)." L'attrazione al Mediterraneo, alla grande Cultura Classica, ai flutti in cui si mescolano lingue, sentimenti, desideri, illusioni. Questo "Passo", come ogni luogo di "confine"  potrebbe quindi essere occasione, oltre che di mercato,  di riflessione, di rispetto e di pensiero.


Fra Storia e Innovazioni :

Stemma Provincia Autonoma
Agenzia per l'Energia
Bolzano: Stazione Funivia
del Renon: m 4565
dislivello: 951 metri
velocità 8 m/s
capacità cabina 50 persone
Stazione Funivia a Bolzano
Immagine di Bolzano
dalla Funivia
del Renon
Treno dell'Altopiano del Renon
Panorama
SopraBolzano:
Altopiano del Renon
Area di Bolzano e al centro
il progetto di nuova stazione
Bolzano:
Progetto nella Stazione Ferroviaria
2011/ Arch. Boris Podrecca
Bolzano: Nuovo Museo
Nuovo Museo di Bolzano
Bolzano: Architettura anni '30
Bolzano: Architetture anni '30
Bolzano:Museo Archeologico
Ospita Oetzi:
l'Uomo del Similaun
Alto Adige: 17/09/1991
Similaun : Uomo preistorico

Ricostruzione di "Oetzi":
l'Uomo del Similaun
circa 3400 a.C. 
Bolzano Contemporanea
Bolzano: Progetti contemporanei
Al Brennero: Talpa meccanica.
il futuro tunnel ferroviario fra Italia e
Austria,  di 55 km di cui 19 km di gallerie
sul tratto italiano .

Alto Adige: Architettura contemporanea 
Alto Adige: Architettura contemporanea
Alto Adige: Chiesa all'Alpe di Siusi
Alto Adige: Architettura Contemporanea
Alto Adige: Architettura Contemporanea
Alto Adige: Architettura Contemporanea
Brennero 1921:
Inaugurazione cippo di confine
presente il Re Vittorio Emanuele III°
Frontiera del Brennero anni '30
Brennero: Incontro Hitler-Mussolini 

Bolzano: Uffici Fiananza con bassorilievo 1939
Scultore: Hans Piffrader (1888/1950)
1957/Castel Firmiano :
Manifestazione per  il Sud Tirolo
Alto Adige: Architettura Contemporanea
Bolzano: Ponte  1932
Sergio Perdomi (1887/1935)
DOB Brennero
DOB Brennero
Brennero: Immagini dell'Outlet: mq 13.000
70 negozi
Alto Adige/SudTirol : Schutzen in parata
Alto Adige/Sudtirol :
Costumi tradizionali

Brunico: Monumento all'Alpino

Adunata Nazionale Alpini a Bolzano 2012
Asse Europeo
Nord-Sud
Verso il Brennero: Il ponte Europa