Amarcord -pensieri e parole - 1998-2005. Luglio/Ag.2000

I MISTERI DELL'ORIZZONTE      di Gianfranco Vecchiato



Gli ultimi dati del Worldwatch Institute sulla popolazione mondiale segnalano che la metà del mondo vive in città sempre più estese. Nel 1950 i cittadini erano il 30%; nel 2006 sorpasseranno gli abitanti delle zone rurali. Nell’ultimo mezzo secolo gli abitanti delle città sono aumentati di altri due miliardi; nel 2030 tale percentuale salirà al 60% concentrata nel sud del mondo da dove proviene quasi il 90% della crescita demografica, che si farà sempre più insostenibile per il fiorire di megalopoli di decine di milioni di abitanti. Mentre nel 1900 nove delle dieci città più popolate del pianeta si trovavano in Europa o negli Stati Uniti, nel 2015 su 26 megalopoli 22 saranno situate nei Paesi meno sviluppati. Le conseguenze ambientali di questo scenario appaiono drammatiche se si intrecciano con i problemi legati alla qualità dei modelli economici di sviluppo. Alcuni altri dati ci dicono che in Italia sette cittadini su dieci non hanno abbastanza acqua; 25 milioni di persone sono sottoposte a rumore eccessivo; l’ozono ed i tassi di motorizzazione continuano a crescere, con un rapporto attualmente di 54 auto su 100 abitanti, che è uno dei più elevati del pianeta; in Italia viene consumata (in media a persona) una quantità annua di natura, pari ad un treno lungo 50 metri e carico di 40 tonnellate di terreno, minerali, sabbia, acqua, alberi. I temi ambientali, della qualità della vita, delle funzioni dell’abitare e dei processi di sviluppo urbano, che fanno parte della nostra cultura professionale, hanno trovato modo di manifestarsi in un documento che impegna alla emanazione di una “carta del paesaggio” approvato dall’Assemblea dei Presidenti degli Ordini degli Architetti italiani riuniti a Reggio Calabria ed a Messina.
Il nostro Ordine, che ha allacciato rapporti propositivi e di dialogo con le sezioni di Venezia sia del WWF che di Italia Nostra, ha fatto allegare al documento sul paesaggio uno specifico documento su Venezia che è stato per acclamazione approvato dall’Assemblea Nazionale dei Presidenti. Alla presenza del ministro per l’ambiente Willer Bordon, si è richiamato il Governo all’emanazione di due leggi da tempo promesse: la nuova legge urbanistica e la legge per l’architettura. “Non è che le cose sono difficili perché non osiamo ma è forse perché non osiamo che sono difficili…”. Così ricordando questa massima di Lucio Seneca il Presidente del C.N.A. Raffaele Sirica, ha voluto testimoniare che gli architetti italiani, da tempo chiedono il rilancio dell’architettura di qualità e che su questo hanno ora trovato l’autorevole alleanza della Presidenza francese di turno alla Unione Europea. Una serie di iniziative a carattere europeo sull’architettura, saranno varate nei prossimi mesi a riequilibrare un rapporto che da eminentemente monetario, può ritornare a legare l’idea di federalismo anche attraverso il linguaggio dell’architettura. A Reggio Calabria, città devastata dalla
speculazione edilizia, ma anche luogo di magiche atmosfere, si è svolto un breve viaggio per mare quasi alla ricerca dei miti più antichi. Lungo la rotta tra Scilla e Cariddi, si è tenuta una conferenza stampa alla presenza del Rettore della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, che ha ricordato il valore e la responsabilità del mestiere di architetto anche per la trasformazione della società meridionale e per l’immagine del nostro presente. “In questo scenario tra i più belli del mondo che ha tremila anni di storia è partita in modo silenzioso la nave degli architetti”. Sirica ha così simbolicamente ricordato un'altra nave che nel 1933, con a bordo Le Corbusier e gli architetti modernisti, era salpata da Marsiglia diretta verso Atene dove venne “varata” la “Carta d’Atene” con i suoi princìpi dell’architettura moderna. Il prossimo anno, è stato annunciato che, su proposta degli architetti italiani ed a ricordo simbolico, ripartirà questa volta da Atene verso Marsiglia, una nuova nave degli architetti che avrà a bordo anche ministri del nostro Governo, che approderà a Marsiglia con l’obiettivo di varare la “Carta del Paesaggio”. L’Architettura si presenta come una delle grandi questioni del terzo millennio e nel citare Giorgio Vasari: “l’Italia è stata fatta bella da due entità: dal Buon Dio per le bellezze naturali e dagli architetti per la meraviglia delle città” sono state ricordate le nostre antiche tradizioni e le nostre responsabilità. La suggestione ed il mito, d’altra parte sono durati poco. Fin dallo sbarco e dopo, in volo, appariva che il Buon Dio ce l’ha messa tutta ma l’uomo contemporaneo non è stato da meno per cercare
di fare, specialmente negli ultimi decenni del suo peggio. Tra poco ospiteremo il Consiglio Nazionale degli Architetti a Venezia, con l’obiettivo di continuare un discorso
avviato per mare e che contiamo di poter contribuire a rafforzare ed a sostenere dalle rive della nostra città. Tra le ipotesi che sono allo studio con il C.N.A., c’è quella di proporre ed ottenere, nelle prossime edizioni della Biennale Architettura, un settore aperto al contributo delle categorie professionali degli architetti a livello nazionale ed internazionale. L’orizzonte del secolo XXI sembra come il dipinto di Renè Magritte: un mistero che l’architettura potrà contribuire a svelare senza intaccare il valore che si nasconde in esso.






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