venerdì 17 luglio 2015

LA FINANZA


LA  FINANZA               di Gianfranco Vecchiato




Smith, Marx, Schumpeter, Keynes
L' Urbanistica che sta attraversando mari "ignoti" tra onde e venti che soffiano sui temi sociali ed economici naviga con parole in disuso.  "Marxismo"  e  "Capitalismo"   sono sostituiti dalla  "Finanza". Dalla Cina, alla Russia fino agli Stati Uniti ed all'Unione Europea, i costi dell'economia globale riflettono la caduta delle ideologie. Il caso Grecia ce lo insegna. Seguendo una vecchia massima marxista: "senza teoria non esiste rivoluzione", appaiono e scompaiono concetti che non generano  "rivoluzioni" ma una "finanza" creativa indistinta.  Prima o poi questo sistema subirà l'esito della qualità  dei profitti fatti con cattivi ingredienti. Anche attraverso l'Urbanistica e le varie discipline che la strutturano, dalla sociologia, all'architettura, dalla filosofia, all'ecologia , dalla economia al commercio, etc.  si trovano le  cause di alcune crisi contemporanee. 
Prima che le conoscenze nella psicologia e psichiatria, le invenzioni nella tecnica e le nuove scoperte scientifiche, portassero all'urbanistica nuovi elementi di riflessione, questa disciplina trovò la sua ragione d'essere  nei temi  sociali determinati da un nuovo "proletariato" che dalle campagne si spingeva nelle città industriali. Ma essa divenne anche funzionale alla nuova borghesia e ad un "ceto medio"  che stava progressivamente sostituendosi alla vecchia "aristocrazia" terriera. La creazione  di vasti sobborghi urbani innescò  spinte di rendite fondiarie e "finanziarie" che la politica cercò  di controllare con il confronto sociale e diversi modelli di pianificazione.
Norcia (Umbria) Arte e paesaggio
In realtà i  soggetti divennero sempre più marginali mentre l'interesse si spostò sul consumo crescente dei suoli, e sui fenomeni speculativi, creatori di ricchezza per quanti lucravano sul   valore dei cambi d'uso fra  terreni agricoli ed edificabili. Si generò quella  rendita "passiva" e finanziaria, già nota nella storia ma non in tali proporzioni,  che spostava risorse dal piano produttivo a quello speculativo. Sulle scelte di pianificazione e sui progetti realizzati, non sono mancati nel tempo, anche molti esiti interessanti, che hanno fatto parte della storia dell'architettura e dell'urbanistica moderna.  Ma in genere all'urbanistica sono stati tolti  i compiti  "di guidare le scelte", spostandola su ruoli  "tecnici" più facilmente compromissori. 
Borgogna: Ambiente


Leggi,  Norme, sentenze giuridiche, hanno complicato la realtà quotidiana.  La Unione Europea che appare oggi allontanarsi dai pensieri "politici" dei  "Padri fondatori", è sentita come una struttura  burocratica imperniata sul  controllo finanziario.   Le visioni sul Territorio  investito da risorse e da capitali che provengono anche da attività illecite, sono l'altra parte delle ragioni per le quali si assiste ad un impoverimento del confronto. Nell'indebolirsi  della politica,  si frammentano le letture e si rischia di perdere la sintesi e il collante del sistema.
Solomeo (Pg) Sede Azienda Cuccinelli
Così la frase  "Senza Teoria non esiste Rivoluzione",  potrebbe essere oggi capovolta: "Senza una Rivoluzione ( culturale )  non può esistere la Teoria!". I rapporti con l'ambiente e con le trasformazioni sociali nei territori potrebbero essere i nuovi obiettivi degli investimenti, trasformando i ruoli affidati ad architetture estetiche. La nomina di Alejandro Aravena, classe 1967, a Direttore della Biennale Architettura per l'anno 2016, dopo la esperienza di Reem Koolhaas,  secondo le parole del Presidente Baratta,  persegue lo scopo di recuperare la distanza fra architettura e società civile che da una parte  ha condotto alla "spetacolarizzazione" di  progetti e dall'altra alla rinuncia delle sue
Archea Associati: Cantine Antinori nel
Chianti (Toscana)
 vocazioni primarie. Aravena, cileno, porta le esperienze viste nelle favelas e nei bassifondi, in quella parte del mondo di cui la "finanza" non si occupa. Una sua frase è divenuta famosa: "Il pezzo di stoffa sta alla sedia come X sta all'architettura. Cerco sempre di conferire alla X un valore che sia il più possibile irriducibile". Se  nella incognita X inserissimo il tema tra il peso della "Finanza" e gli investimenti in architettura e in urbanistica, diventerebbe utile portare al dibattito nella  Biennale  quanto l'Architettura e l'Urbanistica siano oggi passivamente funzionali ad essa. In questo senso peserebbe il confronto con una parte della imprenditoria. Per quella italiana, in particolare, ci sono anche casi in cui la "Finanza" è stata usata perseguendo un umanesimo culturalmente integrato fra lavoratori, architettura, profitti e paesaggio. Originato da antiche tradizioni e da territori che hanno una vocazione alla qualità.
Arch. A.Aravena: Architettura "sociale"

E' quanto ci racconta la storia dell'imprenditore Brunello Cuccinelli, tra i più noti nel settore della maglieria italiana, che ha trasformato e recuperato, come sede aziendale, una parte del borgo umbro di Solomeo (Perugia). Era questa la vocazione di Adriano Olivetti e anche di altri dopo di Lui. E' accaduto nel Veneto per la famiglia Benetton, che ha la sua sede storica in una  Villa 
Solomeo: Sede Impresa Cuccinelli 
Veneta a  Ponzano vicino a Treviso, o in diverse Aziende agricole. In questi rapporti stretti fra territorio, tradizioni, architetture, ambiente, lavoro, paesaggio, ci sono alcune premesse per un racconto diverso dallo sfruttamento speculativo che  fissi almeno degli orizzonti di equilibrio tra investimenti finanziari e qualità dello sviluppo. 
Sede della Azienda Benetton a Ponzano (TV)

Azienda Agricola Zonin
Gambillara (Verona) 

Arch. A. Aravena: Architettura "sociale"
Sabaudia: Ambiente e città


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