giovedì 3 marzo 2016

EUROPA,EUROPA

EUROPA, EUROPA               di Gianfranco Vecchiato


Immanuel Kant
Altiero Spinelli
Altiero Spinelli (1907/1986) ha legato la sua vita all'idea federalista dell'Europa. Ne fu uno dei propugnatori fin da quando, incarcerato come antifascista dal 1928 al 1937 e poi confinato fino al 1943 nell'isola di Ponza ed a Ventotene, maturò la convinzione che per superare i distruttivi conflitti nazionali, fosse necessaria una nuova struttura politica ispirata ad un federalismo europeo, gli Stati Uniti d'Europa, che avesse competenze in politica economica, estera e militare. Nel giugno del 1941, dal confino di Ventotene, con Ernesto Rossi ed Ursula Hirschmann, scrisse un testo che è considerato il fondamento ideale dell'Unione, che ebbe il titolo: "Manifesto per una Europa libera e unita". Per Spinelli occorreva creare forze politiche esterne ai partiti tradizionali e nazionali per approdare ad una idea sociale comune. In questa visione furono traccia anche gli scritti di
Konisberg inizi '900
Immanuel Kant che nel 1795 scrisse un'opera politica da
ltitolo:" Per la pace perpetua" nella quale immaginava la costruzione di un ordinamento giuridico che abolisse la guerra e che pertanto fosse necessaria la creazione di uno Stato Federale. Kant riteneva infatti che fra Stati occorresse il rispetto di tre forme di Diritti: un Diritto interno dove la costituzione civile fosse repubblicana; un Diritto internazionale fondato sul federalismo di liberi Stati; un Diritto cosmopolitico che riconoscesse condizioni di libertà di movimento per le merci e per le persone, come condizione per una costituzione mondiale. Sono trascorsi oltre due secoli da quella Utopia e il cammino appare ancora lungo. La città di nascita di Kant fu l'antica Konisberg, capitale della Prussia Orientale, che andò quasi interamente distrutta durante il secondo conflitto mondiale. Occupata dai sovietici e incamerata nella URSS come risarcimento alla sconfitta della Germania nazista, mutò nome in Kaliningrad e dopo il 1989, è divenuta parte del territorio della Repubblica di Russia. E' una exclave tra Polonia e Lituania, bagnata dal Mar Baltico. Nel 1968 ciò che restava del Castello della città e di altri edifici di antica impronta tedesca, fu oggetto di demolizione. Si volle cancellare alla radice ogni legame con un passato che ricordasse non solo il militarismo prussiano ma l'identità tedesca della città. I cittadini di lingua tedesca ancora presenti in città vennero di forza trasferiti nella ex DDR. Furono quindi costruiti edifici con l'intento di "russificare" la città ed al posto del Castello fu eretta una monumentale quanto brutale costruzione: la "Casa dei Soviet", mai peraltro completata. Ciò che più di tutto Kant temeva, il sonno della ragione, avvolse i posteri suoi connazionali e quella città perse la Patria. Spinelli trasse dunque anche da quel pensiero filosofico e da altri idealisti, come fu Giuseppe Mazzini, animatore del Risorgimento italiano e propugnatore di una Europa dei popoli per leggere oltre il buio che
gravava sull'anima del continente negli anni di prigionia. Egli immaginava per il futuro  un progetto di solidale forza e grandezza. Nel dopoguerra, quando nel 1979 si insediò il primo Parlamento Europeo eletto a suffragio universale, molti guardarono a Lui con gratitudine e riconoscenza. Era un primo passo a cui avrebbero dovuto seguirne altri decisivi ma in questi ultimi tempi la Unione Europea sta vacillando nella sua ispirazione originaria. Si fa sentire la mancanza di una Costituzione Comune, riaffiorano i nazionalismi e le chiusure agli interessi particolari, prevale una invadenza burocratica su una più profonda idea politica comune. Le migrazioni di massa di milioni di persone verso l'Europa, che assediano i suoi confini, lacerano la costruzione comunitaria e ne mettono in evidenza le fragilità e le contraddizioni. L'Europa che con le sue instabilità ha provocato due guerre mondiali, ha un destino geografico particolare:
è su una parte del mondo che dall'Oceano Atlantico arriva, attraverso l'Asia, all'Oceano Pacifico. Nella sua estensione di 10 milioni di kmq, abitano circa 740 milioni di persone. Si parlano 28 lingue diverse e ancor più numerosi dialetti. Tutto questo è una ricchezza che si è disseminata nella storia in diversi campi: dall'Arte, alla Musica alla Letteratura, alle Scienze. Nel nostro tempo queste cose debbono saldarsi in un consolidamento sociale e democratico.  Nel 1970 uscì un libro dal titolo: "Medioevo prossimo venturo". Lo scrisse un ingegnere e matematico italiano, Roberto Vacca, che preannunciava una regressione di civiltà dovuta all'esplosione demografica che avrebbe portato ad imponenti migrazioni verso i Paesi più evoluti economicamente e ad un blocco dei sistemi tecnologici che
Kaliningrad
avrebbe colpito il mondo. La seconda ipotesi non si è avverata ma la prima sta diventando sempre più una realtà. Essa riguarda sia l'ingovernabilità delle economie, le congestioni urbane, l'inquinamento  della terra, la scarsità di fonti primarie come l'acqua, la qualità dell'aria. La carenza della qualità politica per governare questi temi si è aggiunta a quella che immaginava Spinelli a metà del secolo scorso. E tutto questo si aggraverebbe con un ritorno ai recinti nazionali.  Scrisse nel 1924 Thomas Mann nel suo libro "La Montagna incantata" : "... l'Europa è la terra della ribellione, della critica e dell'attività riformatrice". Ora questi tre fattori, dovrebbero essere ricomposti e guidati dall'attività  riformatrice. La statua di Immanuel Kant, che sorge tutt'ora a Kaliningrad/Konisbergh, diventa un simbolo di speranza e rappresenta la perenne testimonianza del pensiero e della memoria, sulle alterne vicende della storia.


Konisberg inizi del '900


Konisberg-Kaliningrad : Statua ad Immanuel Kant

Konisberg inizi '900

Konisberg negli anni  '20
Konisberg nel 1945
Anno 1968 : Demolizione resti del Castello di Konisberg
Casa dei Soviet (1970) costruita al posto
del Castello di Konisberg
Kaliningrad oggi
Konisberg attorno agli anni '20
 
Kaliningrad (ex Konisberg) oggi
Kaliningrad  oggi
Ex Stazione di Konisberg


kaliningrad oggi








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