martedì 19 aprile 2016

LA FAMA

LA FAMA             di Gianfranco Vecchiato

Roma: Arco di Costantino 315 d.C.
"Credimi. La fama degli eroi spetta per un quarto alla loro audacia, due quarti alla sorte e l'altro quarto ai loro delitti." Così il poeta Ugo Foscolo scrive in un passaggio  del suo celebre romanzo epistolare :"Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis". Era l'anno 1802 e grandi tragici avvenimenti scuotevano l'Europa e l'Italia. In particolare Venezia, che dopo essere stata occupata e vilipesa da Napoleone Bonaparte nel 1797, venne ceduta all'Austria. Chi come il giovane Ugo Foscolo, aveva creduto che fosse iniziata un'epoca di libertà e una rivoluzione degli animi e dei diritti, vide traditi gli ideali e perduta per sempre la Patria. Ritornare a leggere quei classici aiuta a capire come la storia  renda mutevoli gli animi e le condizioni di vita. L'accelerazione contemporanea data dagli strumenti di comunicazione, la  conoscenza di avvenimenti lontani, la interdipendenza economica, tendono ad  indebolire un pensiero critico
Berlino:Porta di Brandeburgo 1791
Arch.C.Gotthard Langhans e
quadriga di Johann Gottfried Schadow
meditato. Tutto si svolge troppo in fretta e il nostro pensiero ha invece anche bisogno di soste, di pause e di riflessioni. La "Fama", la celebrità, la rincorsa al successo, possono trovare diverse strade. In alcune occasioni gli imprevisti fanno emergere qualità umane nascoste e imprevedibili. Può trattarsi di  un'azione istintiva di coraggio per un drammatico incidente od essere il risultato di un lungo processo di studi, di preparazione culturale o imprenditoriale. In letteratura, nella scienza, in medicina, nella difesa delle leggi e dei diritti, in architettura nella costruzione di un'opera di qualità. Ma è nell'ignoto compimento del dovere, nella fatica quotidiana di chi si comporta con onestà, cercando di migliorare la società nella quale vive  , che la "fama" trova la sua migliore
Parigi:Arco di Trionfo 1836
Arch.J.Nicolas Huyot

espressione civica. Friedrich Nietzsche osservò che "Alcuni uomini sono nati dopo la morte". Capita infatti che a molte persone i meriti siano riconosciuti solo dai posteri.  Come non è sull'acuto di un brano musicale che si giudica un'opera ma sull'intera sua partitura, così nella vita ed in diverse forme espressive, in architettura e nel campo dell'arte, avviene che si affidi ad un Monumento, il segno di virtù eroiche che portano alla fama. Un tempo erano le glorie militari, che  generavano simboli imperituri nel cuore di una città . L'Arco di Trionfo è un simbolo sul quale si raccolgono le retoriche e le virtù sacre di una Nazione. Personalmente preferisco L'Agorà che era il luogo pubblico nell'antica Grecia  dove si esprimevano le idee, si confrontavano gli interessi e le visioni politiche, si raccoglieva il popolo . Attorno all'agorà sorgeva una città, fatta da uomini liberi. Il passaggio tra la vita e la morte è comunque affidato al ricordo, impresso su pietra, come simbolo della unicità di questo pensiero, rispetto a tutte le altre cose che stanno attorno. Molti archi di trionfo sono divenuti dei grandi
New York: Arco di Trionfo  a Washington
Square Park


totem attorno ai quali circola il traffico. Ma pur se ammantati da un senso antico di oscuri presagi, rafforzano nell'orizzonte urbano, la identità e la sacralità  di quel luogo. 

Cicerone condensa il significato della fama in queste parole: "La vita che ci hanno dato, per sua natura è breve; ma il ricordo di una vita ben spesa, è eterno".









Roma: Arco di Giano
       Arco di Trionfo a Narva (Estonia)
Mosca : Arco di Trionfo 1829/34
Arch. Giuseppe Bove
Suzhou (Cina): Arco di Trionfo alto 300 m!
Celebra l'ascesa economica della Cina
Parigi:Arco di Trionfo del Carrousel 1809
Siria : Palmira - Arco di Trionfo di
epoca romana  distrutto dall'Isis
Piramide di Cheope a Giza 2560 a.C.
La "Fama" imperitura dei faraoni

Londra: Wellington Arch 1830
Arch. Decimus Burton
Scultore Adrian Jones
Barcellona: Arco di Trionfo costruito
nel 1888 per l'Esposizione Universale
Venezia: Ingresso all'Arsenale
Arco di Settimio Severo
Gorizia: 
Monumento 6^ battaglia dell'Isonzo
Autore Gabriele Melis 
Un piccolo Monumento ricorda
una immane  tragedia 
































Allegoria della Fama sec. XVIII°
Anonimo veneziano 
Stra -Villa Foscarini-Rossi:
Allegoria della Fama 


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