lunedì 2 maggio 2016

FINESTRE

FINESTRE                      di Gianfranco Vecchiato


L'immagine di una finestra racconta la storia della nostra cultura e dell'ambiente in cui viviamo. E' stata un elemento fondamentale nel linguaggio del Movimento Moderno in architettura e più in generale nella evoluzione della industria delle costruzioni che ha prodotto vetri e materiali innovativi per un componente edilizio che la scienza strutturale  ha reso indipendente dalle funzioni portanti. Dopo che gli edifici furono costruiti su telai con travi e pilastri, in acciaio o cemento armato, le finestre furono liberate nelle dimensioni e nella fantasia progettuale fino a proporsi  a "nastro" su intere facciate. Queste possibilità si sono poi estese fino alle facciate continue o a curtain-wall. 
Rosone in una Chiesa Medioevale
La rigida geometria modulare delle finestre si è  evoluta con la curvatura e con la specchiatura dei vetri, con facciate ventilate sulle cui intercapedini si generano rapporti e valori termici ideali per lo sviluppo di vegetazioni su pareti verticali, proposte nelle più recenti innovazioni architettoniche. Mentre i processi di trasformazione tecnologica investono sempre più i territori e le  città, si pongono problemi particolari nei casi di intervento negli edifici antichi e nei centri storici. Qui occorre mescolare tradizione e tecnologia. Da una parte bisogna ridurre le dispersioni termiche e dall'altro salvaguardare i materiali, i colori, le dimensioni delle finestre originarie per non stravolgere ed intaccare l'intero edificio e i suoi caratteri architettonici, tutelati anche da leggi e normative.
Lo studio dei materiali ha posto anche alle Soprintendenze ai Beni Artistici ed Ambientali, la responsabilità di approfondire questi temi
, di valutare le condizioni di salvaguardia, di considerare anche come non sostituibili i vecchi serramenti divenuti parte essenziale dell'intera struttura storica. Vale per i Monumenti e le Chiese e vale in diversi casi anche per le abitazioni private.
Un aspetto che appare importante e non secondario, è l'elemento estetico. Un architetto si deve porre questo problema. Intere strade antiche sono caratterizzate da porte e finestre, in un mix di grande fascino e colore. Ma anche diversa architettura contemporanea ha rivisitato la finestra come soggetto d'arte. Non un elemento fatto in serie ma pensato e studiato per la stanza a cui si riferisce e per la facciata di cui è una protagonista.
Brema (Germania): finestre a nastro
Le bifore, le trifore, le finestre ad arco, quelle piccole e minute o quelle di grandi vetrate,  raccontano con un lessico proprio, le vicende di un immaginario contatto fra il "l'interno" e  "l'esterno", tra un dentro ed un fuori. Non a caso nella pittura "Metafisica", le finestre sono uno tra gli elementi più rappresentati. Elementi sempre più importanti per una società che "fugge" dal proprio tempo, e allo stesso modo torna al proprio passato, rivelando le sue fragilità.  Gli antichi diedero alle prime finestre anche dei significati rituali che si
Bauhaus: finestre sulle pareti
aprirono ad un rapporto sociale mano a mano che il timore per la difesa  dagli animali o dai  nemici,  si evolse con il gruppo sociale di appartenenza. 
L'uso dell'architrave consentì nel Rinascimento, la costruzione di finestre sempre più grandi, mentre il "Rosone" divenne tipico nell'architettura religiosa, prima romanica e poi gotica. Vetri colorati, cornici merlate, tasselli di vetro contenuti in profili piombati, disegnarono finestre di straordinaria bellezza. Il costo elevato delle finestre caratterizzava in quel tempo la sontuosità delle costruzioni e l'importanza dei casati. Il vetro era un materiale costoso ed utilizzato quasi esclusivamente dai ceti abbienti. Fu nel periodo Barocco che la geometria della finestra si staccò dal modulo classico e ripetitivo per divenire
Digione: finestre su case a graticcio
indipendente sulle facciate e di dimensioni diverse. Entrò in gioco un rapporto architettonico diverso dal passato: il movimento. Ma fu con la rivoluzione industriale che il serramento divenne un elemento comune. La tecnica si sostituì al precedente primato dell'arte. Tuttavia nella composizione architettonica la finestra ricopre ancora un ruolo importante perché è cresciuto il valore del rapporto con lo spazio esterno e con l'ambiente. Nella sua autonomia, la finestra è uno specchio dell'anima. Nella evoluzione dei costumi, la "finestra sul cortile", è ancora quella da dove Jeff, alias l'attore James Stewart, nella trama del film del 1954 di Alfred Hitchcock, osserva la vita dei vicini, in compagnia di Grace Kelly, scoprendo un omicidio. Il cortile è il paradigma  della nostra società e la finestra è un mezzo attraverso il quale esprimiamo la nostra capacità di relazione con gli altri. Per questo il Movimento Moderno la considerò un elemento rivoluzionario rappresentativo della nuova società che si allargava ai ceti popolari e allo stesso tempo un elemento del lessico della nuova architettura. C'è una poesia del portoghese Fernando Pessoa che dice: " Non basta aprire la finestra per vedere la campagna e il fiume... Bisogna anche non avere nessuna filosofia... C'è solo una finestra chiusa e tutto il mondo fuori; e un sogno di ciò che potrebbe esser visto se la finestra si aprisse, che mai è quello che si vede quando la finestra si apre".



Trifora veneziana
G.De Chirico
La Finestra in Metafisica
Finestra medioevale
Finestra tradizionale giapponese
Finestre e Prospetti
Vienna: Arch. Hunterdwasser .
Casa residenziale: le finestre come arte.
Coburgo
Londra: ex Water Tower
  Un restauro-kitch incredibile!
Valutata 6,5 milioni di sterline!!!
Londra: finestre sulla Water Tower
Schleswig Holstein. Finestre su casa agricola

Finestra su una torre
Finestre di un grattacielo
Finestra su New York



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