martedì 8 luglio 2014

ITALIA: 2100?



ITALIA: 2100 ?           di Gianfranco Vecchiato


L'Italia nel 2100 ?
2014 /Martin Vargic : mappa interattiva
Le calotte polari si stanno sciogliendo. E questa non è più una notizia ma una realtà. Al Polo Nord i ghiacciai si sono ritirati di 450 km nel periodo fra il 1970 ed il 2003 e tale progressione è in continuo aumento. Pare che a molti questo argomento  non interessi ma poi si sorprendono, si allarmano e si seccano quando le negative previsioni del tempo gli rovinano una vacanza. La somma di tanti soggetti culturalmente distratti è utile al sistema economico dentro al quale viviamo e che andrebbe perciò corretto, cominciando dalla scuola e dai mezzi di informazione. Uno studio dell'Università di Cambridge, indica come il fenomeno dello scioglimento sia triplicato rispetto a dieci anni fa: ora siamo a 50 metri all'anno. Una velocità che non permette al ghiaccio, secondo Eric Rignot della Nasa, di essere rimpiazzato dalle nuove precipitazioni. Nel 2002, al Polo Sud,si staccò un fronte di 3.000 kmq, la placca Larsen-B, alla quale si appoggiavano tutti gli strati immediatamente connessi. Da quel giorno, lo slittamento è stato inarrestabile. Uno studio del Centro Oceanografico di Southampton, nel Regno Unito, ha dimostrato che la circolazione di acqua calda trasportata dalla Corrente del Golfo verso le coste dell'Europa Occidentale è crollata del 30%. Sulle conseguenze i pareri degli scienziati si dividono. C'è chi ritiene che  l'innalzamento del livello dei mari avrà  conseguenze sulle coste e sulle isole del Pianeta, e chi afferma che lo scioglimento di acqua dolce dai Poli modificando e raffreddando le temperature delle correnti sottomarine, fra cui quella del Golfo, porterà a gravi turbolenze e ad una progressiva glaciazione dell'emisfero settentrionale. In quello  australe, l'effetto serra sta già sbriciolando i lembi ghiacciati dell'Antartide che scivolano in mare e si sciolgono con una rapidità maggiore del previsto. Il designer slovacco, Jay Simons (alias Martin Vargic), ha tradotto nelle sue mappe interattive i possibili effetti dei cambiamenti climatici sull'Italia, visibili attorno all'anno 2100. Cioè fra circa soli 90 anni.  
M.O.S.E.
Sezione del MOSE
L'immagine vede la Penisola, immersa nel Mediterraneo,  resa irriconoscibile e devastata, con la Pianura Padana sott'acqua e un paesaggio costiero totalmente mutato. Millenni di storia sotto il mare... C'è da chiedersi se stiamo leggendo una trama di fantascienza o fatti reali e drammatici. In questo secondo caso appare evidente che gran parte dell'Opinione Pubblica nostrana e mondiale non sia del tutto consapevole delle conseguenze che ne deriveranno. A questo si è giunti  per  la somma di divergenze politiche, economiche ed  ideologiche, per la incapacità  di governare processi complessi su un  Pianeta di 7 miliardi di persone. Mancando un Governo mondiale, l'ONU che promuove conferenze e studi, non è in  grado di contrastare decisioni e comportamenti se non attraverso lunghi accordi internazionali e controlli (blandi)  di molti singoli Stati. Le ultime generazioni si sono poi  distinte per una diffusa idea di "relativismo" che specialmente in Occidente, pensa più al presente, al consumo immediato e poco al futuro. La nostra "Madre Terra" , come la chiamava San Francesco, è un Pianeta vivente che attraverso il clima, le foreste, gli oceani, i venti, i vulcani, le stagioni, parla costantemente a chi sa ascoltare. Distruggendo l'habitat, inquinando l'aria ed i mari, prosciugando le risorse energetiche e le capacità rigenerative, le conseguenze non possono che essere fatali  Anche le Religioni sono arrivate tardi alla consapevolezza che questo è un grande tema "Etico".  
Nell'interpretare malamente il principio "Divino" del "Crescete e moltiplicatevi" e dell' Uomo Dominatore sulle altre Creature viventi, si sono tollerate conseguenze nefaste per l'ambiente. Secoli e secoli di torbide vicende, rischiarate dalla Scienza, dalla Letteratura, 
La Terra al  Bivio:
Scegliamo la vita !
dalla capacità di tante Comunità e di Singole persone, non hanno potuto impedire che molti sistemi sociali, economici  e culturali  siano giunti arretrati davanti alle sfide del nostro tempo. Le straordinarie  regole della Natura spiegano che i territori urbani che hanno sostituito per numero di abitanti i territori agricoli, sospingono a grandi cambiamenti strutturali. Se ad esempio, le conseguenze climatiche saranno quelle descritte negli scenari peggiori, Il sistema di dighe mobili chiamato MOSE, per la difesa di Venezia dal mare, risulterebbe inutile.  Se infatti il livello dell'Adriatico si alzasse di molto rispetto ad oggi, dato che le paratie sono progettate per resistere a maree fino a tre metri di altezza, questo discusso e contestato sistema non potrebbe impedire al mare di entrare in Laguna.  Quando la Natura ci invia segnali inquietanti ed estremi, la Scienza li sa cogliere e interpretare ma da quando sul Giappone furono sganciate due bombe atomiche, ad Hiroshima e poi a Nagashaki, entrando con violenza in una nuova "Era", essa riflette su se stessa e sulla sua  debole capacità di condizionare i sistemi politici. Conosciamo sempre meglio le regole che costituiscono la "materia" ma impariamo troppo lentamente il valore della parola "equilibrio". Ideologie e integralismi, anche religiosi, in pieno XXI° secolo paiono ispirarsi a concetti quasi medioevali ma usando strumenti e tecnologie del futuro. 
Pittore Ludovico De Luigi
Venezia è destinata a sparire?
Qualcosa non torna in questa schizofrenia.  Gli scienziati ci dicono che bisogna ridurre il consumo delle fonti energetiche fossili a vantaggio di quelle rinnovabili ma tante resistenze tardano le cure necessarie. Gli Stati Uniti solo di recente hanno deciso di tagliare entro il 2030  le emissioni di carbonio delle centrali elettriche, rispetto ai livelli del 2005. La strada è quella di una maggiore consapevole forza della Pubblica Opinione per costringere i Governi e le nostre Società  a marciare più rapidamente sulla strada dei cambiamenti strutturali. Non bisogna essere pessimisti ed agire. Il tempo sembra quasi scaduto. Ma  il Pianeta che lancia segnali impazienti all'Uomo  possiede anche un grandioso sistema di relazioni. Ciò che avviene in Amazzonia interessa l'intero Pianeta e non è solo un "affare" dei Governi locali. Questo vale  per tutti i Continenti, specialmente per quelli Occidentali che hanno consumato ben oltre le loro esigenze e ora la Cina e le cosiddette "Economie Emergenti". Fra ciascuna delle parti deve essere trovata la sintonia con la nostra Evoluzione e una nuova radice Culturale.  E si deve trovare in fretta.  La Terra saprà o potrà concederci il tempo necessario senza farci duramente provare il fatto che noi tutti siamo degli "Ospiti"?

Polo Sud: 2002
distacco della Placca Larsen-B :
3000 kmq : come la Superficie
della Regione Val d'Aosta
Larsen-B
dimensioni come  Rhode Island
(U.S.A)

Venezia: Acqua alta
Piazza S.Marco
New York: il Futuro?
Aumento del livello dei mari
Fotomontaggio
sulla Statua della Libertà
Deforestazione in Amazzonia
Si brucia per far posto a campi coltivati

L'Amazzonia
Il Polmone della Terra
Temperature Record in Siberia
nel 2014: 21°C in Aprile
più di 2°C/9°C rispetto al record del 1989
Venezia: Grafica sull'innalzamento medio delle maree 

Effetti climatici del futuro...

Scioglimenti polari:
nuove rotte...
P.S.
La Biennale di Venezia  è sempre una fonte di stimoli intellettuali...

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