lunedì 1 dicembre 2014

LA FONTANA

LA FONTANA                                 di   Gianfranco Vecchiato

Giorgio De Chirico 1973
Milano: I Bagni misteriosi
Giorgio De Chirico (1888/1978) è stato un Maestro della "Pittura Metafisica" e tra i grandi artisti del Novecento. Con i suoi quadri, dove " i mascheroni delle divinità olimpiche  guardano senza vedere di là dagli orizzonti e  dalle costruzioni degli uomini, con lo sguardo di chi sa che non c'è nulla da sapere", la Mitologia entra nella modernità. Ma anche nelle invenzioni architettoniche di De Chirico si trovano stimoli e riferimenti a luoghi irreali e misteriosi a spazi psicologici assenti e innaturali.  Qui i volumi e le ombre  rafforzano una Natura isolata e solidificata nello spazio visto come dalla geometria di una finestra. De Chirico lo ritiene il risultato di  "un progresso dell'intelletto umano nel campo della metafisica". 
I bagni misteriosi 
Questa Natura assente si è rivelata evocatrice delle angosce che percorrono la nostra contemporaneità. La sua Arte aveva visto qualcosa che stava nel tempo dentro alle profondità della psiche umana. Tra le sue ultime opere, tradotte dai quadri in sculture, c'è questa fontana:  "I bagni misteriosi", costruita nel 1973  nel giardino del Palazzo dell'Arte nel 'Parco Sempione di Milano. Fu il risultato della iniziativa di Giulio Macchi, che lanciò nella XV^ Triennale di Milano il progetto :  "Contatto Arte/Città" e che portò alla realizzazione di altre 11 opere a dimostrare che l'Arte può essere uno strumento di fruizione urbana. 
Arch.Aldo Rossi (1931/1997)
Cimitero di S.Cataldo (Modena) 1971
Il soggetto a cui si ispira è tratto da numerosi quadri in cui De Chirico già evocava un suo ricordo dell'infanzia a Volos, in Grecia, dov'era nato. Su quel mare, alla foce del fiume Anavros, ponti di legno conducevano  a cabine collocate su  piattaforme che scendevano sull'acqua con delle scalette.   In quest'opera gli ingredienti ci sono tutti:  una cabina sorretta da una piattaforma, due bagnanti, un cigno, un pesce lo sfondo degli archi muti della Triennale, che richiamano a quel suo  riandare nell'immaginario. Dopo diversi vandalismi e danni per le intemperie, si pervenne ad un restauro che si concluse nel 2009. Le sculture originarie in pietra dei bagnanti e del pesce furono collocate nel Museo del Novecento all'Arengario e sostituite da copie. Ma ancora a distanza di soli 5 anni la fontana appare in cattivo stato, a pochi mesi dall'apertura dell'Expo 2105.
Carlo Carrà
Le figlie di Loth 1919
Sarebbe quindi necessario un ulteriore intervento per poi pensare a come proteggerla definitivamente dal degrado.
Arch. Aldo Rossi
La sua visione metafisica
Questo caso ne solleva altri, sul come integrare l'Arte nei luoghi urbani e nei paesaggi. In due articoli precedenti (Il Petrolio e La Statua) mi sono soffermato a descrivere come l'attività di Tonino Guerra e delle sue ispirazioni emotive e culturali, abbia lasciato straordinarie fontane in molti centri della sua Romagna e  come le statue di James Joyce, di Italo Svevo, di Umberto Saba a Trieste, di Fernando Pessoa a Lisbona, di  altre a Bratislava, servano a caratterizzare spazi e memorie. Gli artisti hanno spesso saputo suggerire che  nella deriva delle periferie, alla perdita di identità, alla uniforme banalità di molti spazi contemporanei, l'Arte possa  dare risposte che non essendo mai banali pongono molte domande e tolgono alibi alle indifferenze.
Fontana "I bagni misteriosi" 1973
Giorgio De Chirico / Milano
Ad altri grandi pittori e scultori approdati
Roma: la "Barcaccia" 1629
Piero e G.Lorenzo Bernini
alla dottrina metafisica, come Carlo Carrà, che ha tratto dall'Arte  ispirazione per i suoi paesaggi, si affiancano artisti e architetti come Oskar Schlemmer (1888/1943), attivo durante la
Oskar Schlemmer
Bauhaus  ed Aldo Rossi (1931/1997) che nel Cimitero di San Cataldo a Modena, 
progettato nel 1971 e solo di recente completato,  si richiama a  suggestioni che traggono vigore  dalle fonti a cui attingeva  lo stesso De Chirico e che continuano a scorrere fino ai nostri giorni. Piero e Gian Lorenzo Bernini nel 1629 avevano già precorso con la fontana denominata "la Barcaccia" in piazza di Spagna a Roma , le allegorie che si intersecavano fra spazi urbani ed Arte. La metafisica era già presente nella mente degli artisti prima che venisse definita in epoca moderna. Ne vediamo i segni tra le società del passato ed i tormenti in quelle presenti, oltre i limiti delle nostre paure, dove trovano  spazio nuove dimensioni dello spirito e della materia.





Giorgio De Chirico
Autoritratto
Giorgio De Chirico
Visioni Urbane



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