lunedì 24 novembre 2014

LE ALPI !

LE ALPI !                    di   Gianfranco Vecchiato


" I monti sono Maestri muti e fanno discepoli silenziosi" (Johann Wolfgang von Goethe).  Così fu per lungo tempo fino a quando sul finire dell'800  il valore turistico ed economico di tante vallate alpine aprì progressivamente   ai processi di urbanizzazione che avrebbero condotto negli ultimi 50 anni a conoscerne ma anche a comprometterne  i caratteri. Il turismo di massa ha prodotto centinaia di nuovi progetti edilizi, comprensori sciistici,  allargato quelli esistenti, nuove funivie, seggiovie e  rifugi alpini in alta quota. 
Se la Natura  è stata un elemento centrale e distintivo delle Alpi, la loro progressiva antropizzazione ha un costo ecologico altissimo che si aggiunge ai fenomeni del riscaldamento del pianeta. 
Alpi Svizzere: a 3000 m.
ponte tra 2 vette
Peak Walk /Scex Rouge 
L'uso dell'acqua dei torrenti con la captazione dei loro percorsi per scopi idroelettrici, la manomissione di zone umide, di nuove cabinovie come quella sul Monte Bianco, le sovrapposizioni di competenze amministrative com'è nel caso delle Dolomiti, aumenta lo sfruttamento economico di un Habitat che andrebbe tutelato integralmente. Nel 1991 fra otto Stati alpini si pervenne alla firma di una Convenzione, sottoscritta anche dalla Unione Europea, finalizzata a coordinare le politiche culturali ed ambientali su questo territorio dove vivono 14 milioni di abitanti  e per preservarne caratteri ed identità.
Piste da sci ...

Dal 1997 si è poi costituita una "Associazione" fra le città presenti nell'arco alpino che annualmente sceglie una Capitale, tra chi presenta le proposte più interessanti nella rigenerazione ambientale.  Per l'anno 2015 la prescelta è stata Chamonix Mont-Blanc, città di 10mila abitanti nella Alta Savoia, per le sue iniziative di sviluppo sostenibile. Le città alpine italiane prescelte in passato sono state Belluno, Trento, Bolzano, Sondrio e Lecco.  Tutte queste iniziative si confrontano con alcune realtà territoriali pesanti che contraddicono spesso  i buoni propositi, aiutati da una generale cultura che vorrebbe arrivare, potendo, con l'auto in  vetta! L'ambiente alpino ha una storia straordinaria perché rappresenta geologicamente e ambientalmente il lontano passato e un possibile avvenire.  Le Alpi con le loro diversità culturali, ambientali, linguistiche e storiche si sviluppano su un arco di circa 1300 km dalla Liguria all'Austria, con molte cime che superano i tremila metri. E' oltre a questa quota che le nevi ed i ghiacciai restavano perenni finché l'effetto "serra" non ha iniziato a sciogliere progressivamente anche questi.
SOIUSA
Sintesi delle Città nominate
Capitali Alpine 
Monte Rite: Museo delle Nuvole
Da queste montagne originano grandi fiumi e laghi che sul versante sud innervano la Pianura Padana. L'ambiente ha come elemento valoriale il silenzio. Lo colsero poeti come Goethe e Giosuè Carducci che nel suo "Mezzodì alpino" scrive: "Nel gran cerchio de l'Alpi, su 'l granito squallido e scialbo, su' ghiacciai cangianti, regna sereno intenso ed infinito nel suo grande silenzio il mezzodì..." In questi luoghi aspri e solenni, paesi, villaggi, città, castelli, chiese, hanno identità in cui l'architettura ha sempre avuto un forte segno distintivo.  Agli albori dell'epoca moderna, le Alpi erano ancora un territorio ignoto, inospitale, difficile da attraversare e da raggiungere, non considerato nell'economia degli Stati, se non per ragioni militari. La Encyclopèdie di Diderot a fine '700,  trattava l'argomento in poche righe. Fu il medico e poeta svizzero Albrecht von Haller, nato e vissuto a Berna tra il 1708 e il 1777 che  pubblicando nel 1732  una raccolta di poesie dove esaltava la vita sobria della montagna e dei suoi abitanti rispetto a quella corrotta dei costumi delle città, contribuì ad accrescerne l'interesse.
Belluno Capitale 1999
Marburgo Capitale 2000
Haller associando la Natura alla presenza Divina percorse le vallate svizzere a piedi, descrivendo  paesi e  comunità, i costumi,  le tradizioni, le lingue di un mondo arcaico.   Anche la storia dell'alpinismo è un capitolo importante nel rapporto tra l'Uomo e la Natura. Reinhold Messner, scalatore altoatesino famoso in tutto il mondo, ha dichiarato: "Bandiere sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio niente se non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto, cancellerà ".
Chamonix Capitale 20015
Messner è stato il protagonista di una iniziativa partita nel 1997 con un incarico assunto dall'Università di Architettura di Venezia, con la Regione Veneto e fondi europei per creare sul Monte Rite, nel Comune di Cibiana di Cadore, un Museo alpino. il "Museo delle Nuvole", che è anche un manifesto al rispetto per la Natura. Non è una contraddizione perché in questo caso è stata trasformata una fortezza preesistente, nel Museo che dai suoi 2183 metri è il più alto d'Europa.  Ma la costruzione di altre strutture in alta quota si sta espandendo. Nel 2011 sul ghiacciaio Frèboudre sotto la parete est delle Grandes Jorasses, in Val d'Aosta, è stato installato un prototipo prefabbricato, dotato di cogeneratore, trattamento dell'aria, gestione dei rifiuti organici, riscaldamento e di acqua calda e doccia, che ha fatto molto discutere per la sua forma cilindrica orizzontale, che è sembrata estranea alla tradizione alpina.
Modulo italiano :Arch. Luca Gentilcore
Interno del Modulo italiano
Ma tale progetto ha incontrato interesse e il LEAP (Leaving Ecological Alpine Pad) dell'architetto torinese Luca Gentilcore e di Stefano Testa, è stato ordinato per una stazione ad uso turistico,  a 4mila metri di quota sul Monte Elbrus, un vulcano spento alto 5.642 metri, sul Caucaso. Tre moduli sono stati installati e resi funzionali in soli tre giorni. C'è un grande dibattito in corso sui limiti all'uso della montagna. E su quale sia il limite dell'urbanistica e dei caratteri architettonici. Tutto questo può indurre alla speranza che si possa ristabilire un principio: arrivare in alta quota con fatica, ammirare un panorama, conoscere e rispettare la Montagna. E lasciare che il tempo continui la sua opera, malgrado la nostra resistenza a non accettarne per noi l'epilogo. 


Fondovalle Alpino invaso da case






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