venerdì 31 gennaio 2014

QUATTRO MUSEI, QUATTRO CITTA' : Mart, Museion, Muse, M9.

QUATTRO MUSEI - QUATTRO CITTA'             di Gianfranco Vecchiato


Rovereto e il MART sono dal 2002 uniti in una stretta relazione che ha aggiunto l'interesse sulla città e sul suo centro storico. Acronimo di Museo d'Arte, realizzato su progetto dell'architetto Mario Botta, con l'ingegner Giulio Andreolli, il Museo, si è inserito nel tessuto preesistente, 
Rovereto (TN) MART 2002: la cupola
Arch.Mario Botta
formando un polo culturale con l'aggregazione della Biblioteca Civica e di un Auditorium. Camminando lungo Corso Bettini, il Museo pare nascondersi fra i vecchi edifici, tanto che lo si coglie solo giungendo in prospettiva all'ingresso. E tra le pareti rivestite in pietra gialla di Vicenza appare l'elemento più appariscente : una cupola di 40 metri di diametro in vetro e acciaio, ispiratasi al Pantheon di Roma, che da un'altezza di 25 metri copre lo spazio di ingresso.
Rovereto (TN) MART 2002: La piazza coperta
Veduta interna del MART
Alle funzioni espositive e per conferenze si è aggiunto un archivio che conserva stampe documenti, disegni, e circa 60.000 volumi. Oggi non si può immaginare Rovereto senza il suo Museo, pur sapendo che molti investimenti in questo settore incontrano non poche difficoltà finanziarie di gestione e di mantenimento. Il fatto che nello stesso territorio delle due Provincie Autonome di Trento e di Bolzano, siano sorti in tempi successivi e recenti, altri due nuovi Musei, con caratteristiche stimolanti sotto il profilo architettonico, alimentando una rete di relazioni capaci di fare sistema.
Bolzano. Museion 2008 : Arch. Kruger Schuberth
Bolzano: Museion. Vista dei due ponti sul fiume Talvera
Bolzano. Manifesta davanti al Museo
 A Bolzano  nel 2008 è stato inaugurata la nuova sede del MUSEION, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, fondato nel 1987. 
Vicino al fiume Talvera, su progetto dell'architetto Kruger Schuberth Vandreike di Berlino, vincitore   del concorso, si caratterizza per le ampie vetrate e si pone a cerniera fra il centro storico e il paesaggio oltre il fiume. Proprio quest'ultimo elemento ha reso originale la soluzione proposta: due ponti, uno pedonale ed uno ciclabile, sembrano giocare con la prospettiva, dando un senso di grande leggerezza. Alla sera l'edificio si trasforma in un luogo molto suggestivo. Sette livelli con esposizioni, laboratori, una biblioteca pubblica, una caffetteria, sono ospitati in questa costruzione dalla originale forma ad imbuto. Bolzano si conferma una città pilota sul piano del recente sviluppo architettonico in Italia, favorita dalla sua cultura mitteleuropea e da una capacità amministrativa e di spesa molto invidiata e rara, specialmente in questo periodo di grave crisi economica.
Bolzano: Museion.   Lato verso il centro storico 
A Trento nel luglio 2013 è stato inugurato il MUSE, su progetto dell'architetto  Renzo Piano. Anche qui l'intervento ha riqualificato un'ex area industriale e degradata, posta ai margini della città.   Renzo Piano ha curato in particolare gli aspetti di eco-sostenibilità del progetto.
Trento  : MUSE 2013. Arch. Renzo Piano
Trento: MUSE. Arch. Renzo Piano
Si tratta di un Museo delle Scienze che racconta il cambiamento degli ecosistemi alpini e quello  dei temi globali dell'ambiente, anche utilizzando installazioni mutimediali ed interattive. Ma è anche l'intero nuovo quartiere che circonda il Museo ad attrarre l'attenzione, pur non mancando alcune perplessità sulla durata e il costo di manutenzione dei rivestimenti in legno degli edifici e su una certa estesa monotonia dei materiali. Con questo intervento Trento fa comunque un salto di qualità dopo che nel corso degli anni '80 e '90, chi la transitava, osservava con un certo sgomento la cementificazione e la banalità 
Trento. Museo e nuovo Quartiere. Arch. Renzo Piano
Mestre: Museo M9: Prospettiva.
Mestre: Museo M9. Arch. Sauerbruch e Hutton
di molti edifici costruiti a ridosso del suo bel centro storico. Fra l'altro tanto più impattanti perché visibili dalle vallate circostanti. Mestre è lontana dal Trentino ma assai vicina a Venezia. E al suo essere transito e sosta per molti turisti in viaggio verso la città lagunare, sarà interessante sapere che con la prossima costruzione del museo denominato M9, vale a dire Museo del 900, ci sarà un motivo ulteriore per farvi sosta. Vinto dallo studio degli architetti Sauerbruch e Hutton, su concorso, il Museo tenderà alla riqualificazione di un'area centrale che per secoli è stata preclusa all'uso pubblico avendo ospitato prima un convento e poi strutture militari. Ma specialmente il carattere particolare del Museo, non tradizionale, che intende utilizare la multimedialità ed essere punto di ricerca sulle vicende urbane del novecento, ne fanno un punto di grande interesse non solo architettonico. Anche in questo caso, la vicinanza alla nuova Biblioteca, nell'ex settecentesca Villa Erizzo, ed al Teatro Comunale Toniolo, sostengono l'operazione di riqualificazione urbana, particolarmente necessaria in una città che, come Mestre, è stata mutilata dalla speculazione edilizia negli anni del dopoguerra, per la crescita tumultuosa della vicina zona industriale e l'esodo di residenti da Venezia. Dalla analisi statistica appare che quasi nessun Museo può da solo sorreggersi economicamente e deve pertanto avere delle funzioni complementari indotte che aiutino la sua gestione. Ciò che risulta, ancora non risolto, è il fare sistema fra Enti e Territori. Il percorso è anche un itinerario da costruire fra reti, alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto, incentivi e prezzi sostenibili per le fasce di età giovanile, oltre che per gli anziani. Questi  luoghi nascono ed hanno senso e forza per gli scopi di divulgazione e di attrazione. Sono a volte un faro isolato in un mare di banalità. E sono uno strumento delicato perchè sono per loro natura proiettati nel futuro ma gestiti dal presente. Una prova che è rischiosa ma per questo anche affascinante. 




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