mercoledì 29 gennaio 2014

VIAGGIO IN EUROPA

         VIAGGIO IN EUROPA                                   di  Gianfranco Vecchiato


Venezia. Campo S.Tomà
Viaggiare per l'Europa e per il mondo, è divenuto per le ultime generazioni un fatto normale, molto diffuso e pacifico.   Questo fatto ha un carattere storico straordinario se guardiamo al Continente europeo diviso e lacerato dalla guerra e dalle divisioni ideologiche e militari fino alla fine del secolo scorso
In quest'epoca il confronto fra Nazioni,  si è spostato sul  valore delle loro economie e sulle capacità tecnologiche e culturali. 
Una competizione  che sta creando enormi cambiamenti nel campo del lavoro, di costume e di qualità di vita,  dove molte giovani generazioni paiono stremate  e con meno speranze di quelle che le hanno precedute.   Se le risorse interiori potessero essere aiutate dalle conoscenze e dalle valorizzazioni anche culturali di ciascun territorio, si potrebbero impegnare molte risorse e capacità per un grande fine riformatore e di sviluppo.
Paesaggio Dolomiti in Italia
Susa (TO) Statua di Cesare

Se guardiamo al  Mediterraneo dove si sono affacciate diverse antiche civiltà e sono nate tre religioni monoteiste: ebraica, cristiana, musulmana, troviamo tensioni fra popoli che nell'area dell'Africa stanno cercando di uscire dalle loro emarginazioni. Questo mare è stato sempre un crogiolo di popoli e di idee in movimento.  Nell'antichità romana, alla sua massima espansione, l'Impero andava dalla Britannia all'Africa settentrionale e dall'Atlantico fino al confine con il Regno dei Parti. In quell'epoca remota i romani chiamarono il Mediterraneo, "Mare Nostrum", segnando un periodo di grande espansione sul piano commerciale e marittimo, aprendo strade che servivano  al commercio e al controllo militare,  lasciando ai legionari, come premio di una vita al servizio di Roma,  campi e case su cui fondare nuove colonie, paesi e città. Luoghi ed itinerari ancora distinguibili dopo duemila anni.


Puglia: Alberobello :  "Trulli"
Costa Pugliese Sud-Italia 
Secoli di guerre, di dispersioni, di scambi commerciali, di pellegrinaggi religiosi, di scoperte tecniche, e delle Arti, della Letteratura, della Musica,  hanno contrassegnato molte generazioni.
Spesso divisi dalla lingua e dai costumi, infine anche da lotte religiose.
Nancy- Francia
L'Europa è apparsa a lungo un mosaico di stratificazioni dove si sono accentuate per molto tempo le diversità come carattere distintivo e di predominio.  
Divisioni che avevano origine fin dalla scuola, con il modo di insegnare la storia fatta  di poteri e di sottomissioni, di rivincite e di nazionalismi esasperati.
Dresda : la rinascita
Appartengo per luogo e cultura ad una parte d'Italia che è stata per mille anni governata dalla Repubblica di Venezia. Antica Città-Stato, protesa verso Oriente, lungo l'Adriatico e l'Egeo, e solo successivamente espansa per una parte nell'Italia del Nord, fino al fiume Adda, vicino a Milano.
Laguna di Venezia
Lo Stato batteva moneta, emanava leggi,  aveva un proprio esercito, una vasta flotta commerciale, la sua diplomazia con ambasciatori accreditati presso i maggiori Stati del mondo.
La Rivoluzione francese, che   fu il detonatore di un mondo nuovo in ascesa, fu anche una tempesta che raggiunse Venezia e la cancellò come entità politica indipendente.
Nasceva una nuova era industriale e masse di nuovi soggetti, che erano un tempo anonimi ed emarginati, ora reclamavano diritti e leggi ma specialmente nuove strutture sociali.
Tarazona (Spagna) Antico e moderno
La caduta di Venezia, non fu solo uno sfregio ed uno scempio per una antica struttura politica ed amministrativa, ma la dispersione del suo bagaglio culturale e sociale che riguardò tutto il territorio un tempo dentro ai confini dell' antico Stato.
Vitoria (Paesi Baschi.Spagna) 
Molte altre città europee hanno avuto analogo destino e subito  traumi e cambiamenti, per cause belliche od economiche. Molti centri storici  in Germania non esistono più.  Sorti analoghe lo hanno avuto città in Olanda, in Francia, in Spagna, in Polonia, in Russia, in tante realtà mescolate dalla storia.
L'Europa che aveva dato il meglio di sè nel campo dell'arte, della letteratura, del pensiero politico e  delle scoperte scientifiche, assunse nel XIX° secolo anche il volto di un Continente agitato da Irredentismi,  dalla creazione di nuovi Stati e dalle conquiste coloniali. Non va dimenticato.
Roma : Fontana presso Palazzo Farnese 


Nel Palazzo Ducale di Venezia, c'è la stanza dove sono rappresentate, lungo  enormi pareti, i Continenti e le terre scoperte e conosciute fino al XVIII° secolo.  Il Doge e il Maggior Consiglio avevano chiaro di quanto fosse minuta, in dimensione, l'antica Repubblica e pur grande in Storia, in Arte, in Cultura. 
                                                     Questo speravano sarebbe bastato a garantirne il rispetto.
Innsbruck (Austria )
La Storia ha insegnato che non fu così. Per questo la cultura Europea deve contaminare, in positivo, gli altri ma specialmente se stessa. 
L'Arte e la grande Architettura  dimostrano come si possa sopravvivere al tempo e come possiedano valori universali che testimoniano il passaggio fra generazioni.
Questo nostro tempo offre occasioni di grande apertura se la tecnica e l'economia avranno  leggi e pensieri in grado di dare qualità ai cambiamenti.
Il turismo può essere una risorsa se innesca un processo di trasformazione delle conoscenze e dei rapporti umani.
Una gran parte del nostro futuro risiede nella capacità di saper trasformare con qualità, i caratteri distintivi da cui provengono le radici culturali di ciascuno. 
Se l'Europa camminerà su queste dimensioni, seminerà  anche quella cultura che ha spesso raccolto e malamente disperso.
Circa 100mila architetti europei sono una risorsa o un inutile fardello?
Di cosa si occupano quotidianamente e come vengono impiegati? Non esiste un progetto coordinato e non si vive di soli concorsi. Bisognerebbe che uno sforzo straordinario, un processo di rilettura storica e culturale, seminasse e congiungesse i paesi europei, ripercorrendo idealmente gli itinerari dei "Grand Tour" del settecento ed ottocento, delle vie religiose, della abbazie, dei territori più autentici del continente. 
In una competizione che dopo quella militare, dopo quella economica, divenisse finalmente, soprattutto culturale. Un giacimento ricchissimo e vasto. Spesso ancora dimenticato.



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