martedì 18 marzo 2014

SMART CITY

SMART CITY                             di Gianfranco Vecchiato

Los Angeles. Notturna
Arch.Antonio Sant'Elia 1888/1916
Disegno di Città futura 
Georg Orwell nel  1949 pubblicò un libro divenuto famoso, dal titolo : "1984".
Descriveva un futuro  denso di incognite, dove i controlli sulle persone erano totali ed esercitati  dal  "Grande Fratello", un "potere" che teneva il pianeta  in schiavitù tecnologica senza democrazia e libertà individuali. L'Architetto Antonio Sant'Elia agli inizi del secolo scorso sulla
Venezia  
spinta delle visioni del "Futurismo" aveva pensato ad edifici
verticali per città nuove e complesse dominate dalla macchina. La fantascienza ha
"Gotham City"
Città Immaginaria
immaginato città  automatizzate: tante "Gotham city" in continuo conflitto fra il bene e il male.   Alcuni di questi scenari del futuro  appaiono oggi vicini alla realtà, Lo spionaggio elettronico condotto dai servizi segreti di diversi Paesi ( Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia...) sulle attività anche private di cittadini e di Aziende di Paesi alleati, ha sollevato sconcerto e proteste. Molti tumultuosi processi di cambiamento  portano ad interrogarci sulla qualità delle trasformazioni nelle città e su quale sarà  il livello di "libertà" individuale. L'uso della tecnologia e il controllo dell'economia  generano la qualità della  domanda e della partecipazione collettiva alle scelte ed ai bisogni soggettivi. La "smart city" è quindi
Urbanizzazione. Visione Notturna 
un luogo in cui lo sviluppo urbano  e le relazioni tra le persone nelle diverse fasi della vita, saranno aiutati dalla diffusione della tecnologia. Ma questo aspetto da solo non basta perchè a sostegno deve esserci la libertà di assumere "Cultura" e la possibilità di trasferirla sulle scelte e sul modo di vivere. Quella "Cultura Urbana" che nel mondo in due secoli ha progressivamente spostato più abitanti  nelle città e che oggi superano gli insediamenti nelle zone rurali, si è sostenuta su diversi fattori.  I luoghi di lavoro, le fabbriche, i Teatri, le Biblioteche, le scuole, l'organizzazione sociale,  nel rapporto quotidiano anche conflittuale, hanno costruito  processi di maturazione civile e politica, creando a volte problemi di gestione democratica,  sviluppando la ricerca nella mobilità e nell'uso delle risorse. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un cambiamento dei modi, dei tempi e degli spazi associativi, in funzione dello sviluppo della tecnologia, dell'elettronica, e dei sistemi di relazione "virtuali".
San Paolo. Notturna
Oggi si comunica tra Continenti attraverso la "rete" informatica. Si hanno notizie in tempo reale di luoghi remoti, in angoli della Terra che erano sconosciuti fino a qualche generazione fa. Tutto questo ha condotto a molti cambiamenti e ancora più ne produrrà. La velocità delle trasformazioni ha trovato impreparati i sistemi politici e sociali di massa. Non può essere quindi solo la "politica" tradizionale o l'economia a fissare le leggi e gli spazi di "libertà".  Deve essere la nostra mente, la nostra "cultura", la nostra capacità di scelta a prendere
le decisioni. Nella "smart city" è  dallo scambio fra questi aspetti che si generano gli elementi propulsivi e di avanzamento sia nella ricerca quanto nella applicazione degli strumenti e delle invenzioni. Se ad esempio, la ricerca in architettura
Todi

Todi
può servirsi della "domotica" e le città delle nuove comunicazioni, le economie possono  orientarsi con diverse idee del "futuro" che possono generare un positivo mescolarsi fra strati sociali e  sistemi produttivi, fra bassa e alta tecnologia. E l'esperienza delle "Smart City" sta diventando utile per creare  un "futuro" più vicino al rispetto delle libertà personali. Nella classifica internazionale stilata di recente sono state indicate 10 città pilota nel settore della sostenibilità e della innovazione: 1.Vienna 2. Toronto 3. Parigi 4. New York 5. Londra 6. Tokyo 7. Berlino 8. Copenaghen 9. Hong Kong 10. Barcellona.  Il primato
Todi
Todi. Arch. Bramante
Chiesa S.Maria Consolazione
di Vienna è basato sul migliore mix fra innovazione urbana, qualità degli
spazi e qualità della vita, per diffusione digitale, per sistema dei trasporti, spazi   culturali, ambiente. In questa classifica
non compaiono città italiane. Purtuttavia ricordo che qualche anno fa una Università
Americana, dopo una lunga e articolata
Bolzano.
Tra le città italiane "smart"
Bolzano.  
Prospettiva sui dintorni
analisi, individuò quale fosse, nel mondo, la città ideale  per qualità di vita, per ambiente, per storia, paesaggio, arte, per il numero equilibrato di abitanti. Vinse Todi, una piccola antica città italiana dell'Umbria. Todi ha battuto tante altre grandi città. Basta visitarla e si comprende perchè. Sono tante le nostre piccole città a possedere buoni requisiti.  Ciò che a volte le danneggia è la scarsa qualità amministrativa. Ma tra le eccezioni nel nostro Paese, secondo le classifiche stilate ogni anno dal quotidiano "Il Sole 24 ore" si trovano città come Bolzano, Trento, Gorizia, Trieste. In questi casi si tratta già di Smart City con  spazi urbani dove coesistono  identità antiche e nuove  culture. Questi elementi costitutivi delle "città intelligenti" trovano in Italia  ingredienti che furono eccellenti
Bolzano. Via Portici 
Centro Storico
Bolzano. Sfondo urbano
nel loro tempo, quando l'Arte era lo strumento nella competizione fra città vicine. Se la domotica può fornire mezzi innovativi per la rigenerazione e la conservazione  degli spazi e degli edifici, la differenza, a parità di tecnologia, sarà data dal grado di armonia, di equilibrio e di sicurezza che riguarderà specialmente le megalopoli, mostri urbani di decine di milioni di abitanti.  Todi e Hong Kong sono mondi diversi.  Ma in fondo in
Bolzano.
Piazza Mercato Centro Storico
Bolzano. Nuove cantine
Tra innovazione e tradizione
tutti i luoghi  è sempre presente "un'anima" che nelle città antiche prevale più facilmente sulla "materia" confusa delle metropoli. Quando in passato quelle Comunità  mettevano in "rete"  la pittura, la scultura   l'architettura,  i
Bolzano. Piazza Walther Centro storico

loro paesaggi, aggiungevano poi un altro valore:  quello della ricerca della "Trascendenza", dove l'intelligenza sfidava se stessa per dare un senso all'esistenza. E questo servirebbe ancora oggi mentre aumenta la estensione delle metropoli, la commistione
Michelangelo Buonarroti (1511)
Cappella Sistina /La creazione
di culture e della tecnologia. Al concetto di "smart" e di "libertà" può essere utile che si aggiunga quindi anche un elemento più profondo che dia senso al futuro e alla conoscenza di noi stessi. Nel "Giudizio Universale" di Michelangelo Buonarroti, nella Cappella Sistina, l'Arte risponde così al Mistero. Quel contatto fra Uomo e il Creatore che attraversa il Tempo,  quell'attimo in cui si manifesta l'intelligenza, dà inizio alla
nostra storia .


Nessun commento:

Posta un commento