mercoledì 18 giugno 2014

O SOLE MIO !


O SOLE MIO !               di  Gianfranco Vecchiato

'O sole mio nasce a Napoli con i versi scritti nel 1898 dal
Giuseppe Verdi
1813/1901
giornalista napoletano Giovanni Capurro ma la musica,  composta da Eduardo Di Capua che  in quel periodo lavorava in una orchestra ad Odessa in Ucraina,  pare  che abbia avuto ispirazione guardando il sorgere del sole sul Mar Nero. Quelle note si diffusero  e con il tempo la canzone divenne una tra le più famose al mondo. Una "icona" di Napoli e dell'Italia. La migliore interpretazione di 'O sole mio, viene attribuita al  celebre tenore Enrico Caruso ma tra le migliaia di cantanti resta ineguagliabile il successo a cui la portò  Elvis Presley, che con il titolo "It's Now or Never" nel 1960 arrivò a vendere dieci milioni di dischi. La musica lega i sentimenti, i luoghi, le varie epoche e le diverse culture. Le Corbusier disse che : " la musica è tempo e spazio. Come l'Architettura" e rifletteva che quando Emmanuel Kant parlava di "forme a priori della mente", ci 
Arch. Hans Scharoun (1893/1972)
Filarmonica di Berlino 1963
forniva uno strumento di analisi per capire come  gli spazi della musica e dell'architettura siano scanditi e progettati dal pensiero, per contenere ed accordare i vuoti disarmonici del vivente. Attraverso di essi si entra in dimensioni inesplorate, partecipando ad un universo prodotto dal pensiero parallelo alla realtà che ci stimola a migliorare la nostra condizione dell'esistenza. Per questo la musica ha spesso preceduto o accompagnato le esperienze evocative di altre "Arti". Lo scrivevano già gli uomini del Rinascimento come Andrea Palladio: "... le proporzioni delle voci sono armonia delle orecchie, come quelle delle misure sono armonia degli occhi nostri..." Leon Battista Alberti applicò le proporzioni auree nel progetto del Tempio malatestiano di Rimini, come risultato di studi che provenivano dalla matematica e dalla musica. Usati in diversi contesti, a volte in modi retorici, epici, guerrieri o sentimentali, i suoni armonici plasmano e  fissano luoghi, città,  monumenti.  Entrando in una cattedrale gotica possiamo associare  le nervature e gli slanci strutturali agli  antichi Canti Gregoriani od a partiture potenti come quelle di Richard Wagner. Se attraversiamo New York ci accompagnano a rivelarcela, le note di "Rapsodia in Blu" di  George Gershwin (1898/1937) . Praga ci richiama il compositore Bedrich Smetana (1824/1884) e la sinfonia Moldava, il fiume che l'attraversa. Con Petr Il'ic Cajkovskij vediamo le cupole delle Chiese, gli spazi sterminati, le isbe... Pablo de Sarasate ci dipinge la forza della Spagna e la "corsa dei tori" a Pamplona, sua città natale.
Johann Strauss equivale a Vienna, nell'epoca imperiale, Maurice Ravel, Claude Debussy, Jacques Offenbach sono la Francia e Parigi. E poi sale un fiume in piena: con Ludwig van Beethoven un Gigante della musica potente ed universale. Poi sono ancora a centinaia da Anton Bruckner , Johannes Brahms, Antonin Dvorak,  Modest Petrovic Mussorsky con i suoi "Quadri da una Esposizione e Una notte sul Monte Calvo...
Arch.Andrea Palladio
Villa La Rotonda
Le atmosfere nordiche sono evocate da Edvard Grieg, 

Tempio Malatestiano
Rimini
Arch. Leon B.Alberti
Fredrich Handel nel Messiah, fa salire musica e i canti verso il cielo; Nel XIX° secolo irrompe l'Opera.  Giuseppe Verdi ( 1813/1901) è il più celebre compositore italiano di tutti i tempi, che ha legato molte composizioni agli ideali dell'Unità d'Italia. Giacomo Puccini si capisce visitando la sua casa a Torre del Lago, una tra le sue fonti di ispirazione. Il Novecento irrompe con il Jazz. E' il riscatto della fantasia, di un nuovo mondo. Il trombettista Louis Armstrong (1901/1971) ci porta alla città di New Orleans e la musica Country ci fa conoscere il grande West americano. Nel sud America siamo alle musiche andine o messicane. L'Asia porta i suoni della millenaria Cina, dell'India e del Giappone  I suoni hanno  segnato i sensi della percezione visiva, anche in diverse architetture contemporanee.  E' il caso della sala da concerti di Berlino  progettata da Hans Scharoun, tra il 1956/63, una architettura "organica" tra le massime del periodo, sorta in una zona che stava risorgendo dalle macerie. O quella di Roma progettata da Renzo Piano o le sale dell'Opera di Sidney. Se le composizioni del veneziano Antonio Vivaldi (1678/1741) sono ormai strettamente legate alle atmosfere della città lagunare, sono molte le città del mondo a cui è stata associata una musica, aulica o popolare. Da "Le Fontane di Roma" di Ottorino Respighi, alla Londra dei Beatles,negli ultimi decenni si è assistito ad una grande mescolanza di stili, ad una profonda contaminazione ricca di varianti. Il mondo si è fatto più piccolo nelle distanze ma è cresciuta la ricchezza musicale in altre versioni e dimensioni. 
Ottorino Respighi
1879/1936


Roma 

Arch.Hans Scharoun
1893/1972
Giacomo Puccini
1858/1924
Strumenti tecnici diversi hanno conquistato le ultime generazioni: dal mitico  Juke Box degli anni '50/60 si è arrivati alla musica elettronica, ai concerti all'aperto, agli "i pad". Il suono non è più da tempo un elemento astratto della nostra vita ma un potente mezzo di comunicazione e di relazione che investe anche la progettazione e anzi la contamina. Aveva ragione Le Corbusier nell'indagare questa capacità umana di entrare con i suoni nell'ignoto e di "creare" relazioni. Quando la musica è stata usata per fini militari o politici, divenendo uno strumento  di propaganda e di ideologia od assumendo un ruolo "morale" ed "etico", ha avuto dei limiti ma ha anche segnato delle epoche fra generazioni in transito. I soldati nelle trincee non sentivano più solo le bande e le marce che  
Renzo Piano
Teatro musica di Roma 
li invitavano alla battaglia, come era nel periodo napoleonico o le note del "silenzio" che ricordavano i caduti. Divennero popolari  canzoni come "Lili Marleen" che superarono i fronti opposti perché parlavano ai sentimenti. Altre volte sono stati canti solenni di preghiera. La Chiesa con essi ha una antica consuetudine  perché la musica è vicina  al Mistero. Oggi molto è cambiato: dai ritmi musicali più dinamici, liberi e di massa, al consumismo che ha creato nuovi miti e nuovi eroi. Ma il suono più bello ed ispirato lo fa sempre la Natura. Guardando il sorgere del Sole si comprendono con rinnovata meraviglia e stupore le cose semplici e straordinarie che essa ci trasmette in ogni istante. Specialmente con il silenzio che non è l'assenza dei suoni ma è l'alba del Sole nascente.
Sidney
Teatro dell'Opera 1973
Arch. Jørn Utzon
Una Partitura
Regole ed Armonie Musicali


Antonio Vivaldi e Venezia

Arch. Hans Scharoun
Filarmonica di Berlino 1963

Golfo di Napoli



Bedrich Smetana1824/1884
Praga e il fiume Moldava

  
Richard Wagner  1813/1883               Cattedrale gotica


Petr Il'ic Caikovskij        

                
                       George Gershwin
                     1898/1937
  

New York




           
         
Torre del Lago Puccini

Vienna
L.van Beethoven
                              
                                        Marce Militari/Italia
                                        La fanfara dei Bersaglieri 
               
                  "Colonnello non voglio pane..."

Banda dei carabinieri
Parigi 
                 
                   Jacques Offenbach
                  1819/1880
Banda Scozzese 
Juke Box anni '50/60
Venezia / Teatro La Fenice

Concerto Rock
 Musica Africana

Louis Armtrong: il Jazz
1901/1971


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