martedì 10 giugno 2014

TERREMOTI

TERREMOTI                                 di Gianfranco Vecchiato
L'Aquila
Esiti del terremoto del 2009

Masse di persone si muovono ogni giorno e guardano dalle auto, dai treni, dalle corriere, dagli aerei, un panorama   fatto dalla Natura e da attività umane. Su tutto aleggia sempre l'imprevedibile. La città dell'Aquila e una parte della regione Abruzzo, nel centro dell'Italia, nel 2009 fu sorpresa nel sonno da un terremoto che devastò il suo territorio, sbrecciò la sua storia, disperse la sua comunità. Morirono in pochi minuti 309 persone e altre 1500 vennero ferite;  crollarono monumenti, opere d'arte, case e ricordi. Questa città era già stata colpita nel 1703 da un evento catastrofico risorgendone con fatica e vigore. Dopo l'emergenza e la sistemazione di famiglie in nuove abitazioni costruite nella periferia, il centro storico è rimasto quasi deserto, recintato da impalcature in attesa di una lunga ed onerosa opera di ricostruzione. L'anima di quella città è ancora spezzata. A qualche centinaio di chilometri più a nord tra Ferrara e Modena, nel 2012, un altro  sisma ha colpito numerosi paesi, accanendosi sui loro fragili centri storici e sul suo tessuto produttivo. Altri lutti e altre
L'Aquila
Basilica di S.Maria di Collemaggio
rovine. La penisola italiana, stretta fra la placca africana che la "spinge" su quella balcanica, è soggetta a forti tensioni ed alla liberazione di energie distruttive che la scienza non è ancora in grado di prevedere con sufficiente anticipo. E' necessario mettere in sicurezza gli edifici, monitorare costantemente i movimenti tettonici, imparare a convivere con tali eventi e insegnare i comportamenti da tenere in questi casi estremi. Come avviene in Giappone, altra regione soggetta ai terremoti. In Italia nel 1908   furono distrutte Messina e  Reggio Calabria con oltre 100mila morti. In quella città un monumento, ricorda l'aiuto che fu portato dai marinai russi della flotta che era al largo della Sicilia e che giunsero poche ore dopo nei luoghi stravolti, salvando migliaia di civili. Poi ancora il Belice in Sicilia nel 1968, il Friuli nel 1976, l'Irpinia nel 1987 oltre 3mila morti, l'Umbria e le Marche nel 1997, dove furono lesionate Assisi e altre località ricche di arte e di storia... Nel 1995 fu colpita la grande città giapponese di Kobe con 6434 morti  ma il più  distruttivo fu il recente sisma e lo tsunami che investì nel 2011 l'area di Fukushima e una parte del Pacifico, provocando 15704 morti e la distruzione del territorio costiero colpito dalla potenza di onde alte fino a 10 metri spinte alla incredibile velocità di 750 km/h. Negli Stati Uniti si ricorda la distruzione di  S. Francisco nel 1906 dopo un sisma che raggiunse la magnitudo di 8.3 della scala Richter, scaricando lungo la "Faglia di
Messina (Sicilia)
Monumento ai marinai Russi del 1908
Sant'Andrea" una energia simile a quella sviluppata dalla bomba atomica di Hiroshima.  Lungo le Ande, sotto gli Oceani, tra i Continenti, le placche terrestri si muovono esercitando e liberando energia in superficie. La Terra è un pianeta vivente. La Natura ha le sue leggi. Anche attraverso i vulcani, i tornadi, le tempeste, si esercita sull'Uomo una regola semplice e spietata: noi siamo degli "ospiti". Le forme del nostro pensiero, come l'architettura, possono aiutare ad esercitare un controllo sugli eventi. In realtà stiamo percorrendo un lungo processo evolutivo e nel 
S.Francisco . 1906
Conseguenze del Terremoto
cercare risposte  sul senso della nostra esistenza, ci avviciniamo spesso al mistero della Natura ed alle sue leggi, attraverso la filosofia, la fede,  la scienza.  Se come è stato per miliardi di anni, il Pianeta fosse deserto e ospitasse solo il regno vegetale, tutti gli eventi più drammatici sarebbero semplicemente dei fattori geologici, che avvengono infinite volte ad ogni istante fino ai confini più remoti dell'Universo, dove si scontrano nel tempo masse stellari, pianeti, meteoriti, in un incessante processo anche violento dove opera la materia.  L'uomo e le sue opere hanno quindi aggiunto un senso alle ragioni della Natura, come forse sta avvenendo in tanti altri diversi mondi sparsi tra Galassie. Gli elementi che scuotono la Terra sono portatori di vita e di morte ma anche di un più profondo mistero sulle ragioni dell'esistenza. Dentro a noi stessi si manifesta un'altra Natura che spinge oltre a questo limite.  Attorno a Napoli, il  Vesuvio dormiente dal 1944, incombe minaccioso su milioni di persone attorno ad una caotica tentacolare ramificazione urbana. Il continuo 
Il Vesuvio in eruzione nel 1787
monitoraggio rivela antiche paure, in parte accresciute dal disordine urbanistico che ha portato a costruire attorno alle sue falde.Una cronaca recente  racconta : " ...Probabilmente non riuscivano a vedere a più di un metro." In una stanza del Museo di Antropologia di Napoli sono conservati i due scheletri ritrovati durante dei lavori di scavo per un gasdotto attorno a Napoli nel 1995. "Nell'eruzione che seppellì Pompei ed Ercolano, le morti furono istantanee. La gente non si rese conto di cosa stesse accadendo. La ragazza ebbe una sorte più tragica perché non morì sul colpo. Mentre le ceneri li avvolgevano In un ultimo inutile gesto di protezione, l'uomo e la donna alzarono le braccia a ripararsi il volto, conservando così per l'eternità l'espressione di quel tormento." Le ossa restarono nello stesso punto fino al loro inaspettato ritrovamento.  Anche in quel caso la Natura ha seguito le sue leggi, ma l'Uomo ha riscattato se stesso con un ultimo gesto d'Amore. 

Ritrovamento presso  Pompei



Diagramma del Sisma e Tsunami di Fukushima 2011

Kobe 1995. Effetti del sisma



Assisi 1997
La volta della basilica di S.Francesco
ferita dal sisma 
Finale Emilia
Torre dei Modenesi: 1000 anni di storia...

Torre dei Modenesi
Finale Emilia 2012
Finale Emilia: Ricostruzione

Ricordo dell'aiuto dei
Marinai Russi a Messina nel 1908

Assisi
Ricostruita dopo il terremoto

Opera di ricostruzione a Mirandola


Castello Estense
Ferrara

Ferrara
Castello restaurato
Tornado negli Stati Uniti





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