sabato 4 ottobre 2014

30 DENARI

30 DENARI                     di Gianfranco Vecchiato


Padova. Cappella Scrovegni 1303/1305
Giotto di Bondone : Il bacio di Giuda
CPI - Corruzione nel mondo


Il denaro è da sempre uno strumento di progresso, di potere e di corruzione. Nei Vangeli cristiani c'è un passaggio drammatico nella vita di Gesù Cristo: il tradimento di Giuda, uno dei suoi discepoli. L'evangelista Matteo così descrive il fatto: "... Giuda Iscariota andò dai capi dei sacerdoti e disse: " Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?" E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. (Mt 26,14-16). Questo  episodio è stato discusso teologicamente. Se era necessario perché si compisse la passione redentrice di Cristo, allora  Giuda fu uno strumento per il compimento dei disegni divini? Quei 30 denari frutto di morte sono diventati un  emblema corruttivo del potere. E' noto che nell'antica Roma questa piaga fu diffusa sia nel periodo repubblicano che imperiale. La corruzione era esercitata principalmente nei rapporti con il potere politico e con la magistratura, comprando i voti e le sentenze, indebitandosi con gli usurai, falsando e piegando idee e contrasti. E minando nel tempo la sopravvivenza dello Stato. Lungo i secoli la corruzione coinvolse anche la Chiesa. Nel 1500 la vendita delle indulgenze in remissione dei peccati, provocò scandalo e la nascita di uno scisma protestante con Martin Lutero che definì il denaro lo "sterco del diavolo". Denaro che è stato da altri visto  al contrario come un mezzo dispensatore di prosperità e quindi di "grazia divina" su chi lavorando, sa far fruttare i talenti. Queste visioni del mondo hanno avuto influenze culturali e sociali profonde differenziando leggi e Nazioni. Ora  che la globalizzazione dei mercati immette masse di denaro provenienti anche da molte attività illecite, i settori più corruttibili, come l'edilizia e l'urbanistica, sono i più esposti.



Se un terreno agricolo diviene edificabile, il suo valore può crescere di 30/40 e più volte tanto. E  in una destinazione urbanistica il valore  edificabile cresce non solo per il principio della domanda e dell'offerta ma per la presenza di infrastrutture e servizi o per condizionamenti politici. Viaggiano quindi nel mondo e sui territori, immensi capitali in attesa di investimento, accompagnati da  reti  dedite al commercio di droga, al riciclaggio di denaro sporco, alla prostituzione, alla  estorsione, all'evasione ed alla falsificazione coinvolgendo milioni di persone su aree dove gli Stati hanno perso la loro piena sovranità.
Si è affermato un sistema di falsi valori che produce bisogni, avidità, tensioni e morti. Ci sono  commerci di persone su flussi migratori, sui dissesti economici e finanziari. Qualche tempo fa in una intervista l'architetto Paolo Portoghesi, autore fra l'altro della grande Moschea di Roma, ha denunciato la troppa corruzione esistente nell'edilizia e fenomeni come l' espansione eccessiva di pale eoliche in aree paesaggisticamente delicate, i costi sovradimensionati di molte opere pubbliche,  
Periferia urbana
scelte urbanistiche sbagliate o sospette in varie città. Come lui numerosi cittadini hanno avuto il coraggio della denuncia e per questo sono stati spesso emarginati.
Sarebbe necessario che i professionisti facessero in massa altrettanto. Non è così purtroppo.  I fatti che in Italia hanno riguardato l'Expo di Milano, il MOSE di Venezia, gli scandali di Taranto o di Bagnoli, la costruzione di  strade o di interventi pubblici importanti, hanno alzato il dibattito della Pubblica Opinione sulle debolezze del sistema.
Martin Lutero
Scandali si sono avuti in tanti altri Paesi. La  bolla finanziaria scoppiata nel 2008 in America ha sconvolto  il mondo.  La corruzione è uno dei motivi che frena gli investimenti in Italia. L'indice di percezione della corruzione (Corruption Perception Index -CPI) pubblicato dal 1995 da Trasparency International, ha classificato oltre 180 paesi nel mondo. Questo strumento che ha assunto un crescente rilievo nelle scienze economiche e sociali,  dà un  punteggio tanto più alto quanto minore è la corruzione percepita. Il settanta per cento dei Paesi ha un CPI ad alto rischio. L'Italia nella classifica si colloca al 69° posto. Non è una posizione accettabile. Le evasioni di denaro documentate da una ricerca dell'Università di Linz per "Visa Europa", dicono che la virtuosa Germania è prima in Europa  nella classifica con 351 miliardi di euro di economia  sommersa e l'Italia segue con  333 miliardi. 
Padova Cappella Scrovegni
XIII° sec
I conti non tornano in tantissimi altri Paesi. Se la possibilità di corruzione è alta nei settori della Pubblica Amministrazione che si occupano di progetti edilizi, dei rilasci di pareri, di interpretazioni normative, di valutazioni delle offerte nelle predisposizioni dei bandi di gare, di definizioni di controversie, di controlli e di vigilanza ambientale... significa che sono aperti dei varchi legislativi. I meccanismi che attirano i fenomeni corruttivi puntano su persone che  rivelano una certa inclinazione a farsi corrompere per denaro. Nella vita politica ed economica ciò ha un altissimo costo morale. Le presenze della malavita, fanno danni permanenti a tutto il tessuto sociale e umiliano ideali e riferimenti culturali. Il riscatto ce lo suggerisce un quadro di Giotto di Bondone, di oltre 700 anni fa.
Giotto. Cappella Scrovegni
Deposizione 
Padova. Affreschi di Giotto
nella Cappella Scrovegni
Dopo quel "bacio" e quei "30 denari" Giotto  dipinge un tumulto, un tradimento,  un annuncio di morte. Ma la figura di Cristo è centrale e consapevole. Accetta il martirio e morirà in croce;  La folla degli "sgherri" avrà ottenuto un risultato. Ma Giuda rigettando i 30 denari, si rivelerà consapevole del dramma della sua azione. In un quadro successivo tutto appare concluso. Ma nella "deposizione" del corpo morto appare in alto la Redenzione. La distruzione dell'Ambiente e  reati fra potere pubblico e privato, avvengono in territori che sono ricchi di storia, di tradizione e di cultura. Questi sono antidoti che possono aprire le porte al cambiamento.
Roma /Moschea 1995
Arch.Paolo Portoghesi
Il regista Pier Paolo Pasolini prima della sua tragica morte fece riflessioni profetiche. Osservò : " Che tipo di uomo vuole il nuovo potere? Non vuole più un buon cittadino, né un uomo onesto, previdente, né tradizionalista né religioso. Al posto del vecchio tipo di uomo, il nuovo potere vuole semplicemente un consumatore. E lo trasforma con un processo di acculturazione: cioè riducendo e appiattendo tutti gli altri valori e le altre culture non omogenee ai modelli di una cultura centrale, cioè di una cultura del potere. Con l'obiettivo di trasformare gli uomini in conformisti e consumatori. Abbattendo i legami tradizionali, religiosi, l'attaccamento alle radici, il senso comunitario, la solidarietà con gli altri, il senso della autenticità, della austerità, del mistero. E impongono ciò che il "neocapitalismo" vuole imporre: il primato del fare, il feticismo della roba, la proiezione totale nel futuro, il culto del progresso, la teologia del cambiamento..." Quarantacinque anni or sono Egli lesse una realtà ideologicamente corruttiva per le coscienze e per i valori. L'attore Ettore Petrolini che calcò i Teatri e fu noto negli anni '20/'30 del novecento ironizzava " Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti". E lo scrittore Mark Twain: "un banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena
Lev N. Tolstoj
comincia a piovere" . Non sono più battute, sono diventate spesso delle realtà. Se nel  film "Le Mani sulla città" del 1963, il regista Francesco Rosi ci spronava a costruire una nuova e diversa società, Lev N.Tolstoj   sosteneva che bisognava battersi, struggersi, tormentarsi, per poi ricominciare sempre da capo per raggiungere un ideale. Quando Giuda si  impiccò forse in quell'istante  anch'egli fu assolto. La pittura ha fatto parlare le architetture. Le pietre attraverso l'Arte. Lo spirito può farlo attraverso la Cultura. 
Trenta monete d'argento


Elementi di Decomposizione
fra Edilizia e  individualità
Arch.Paolo Portoghesi
Roma/ Moschea 1995
Arch.Paolo Portoghesi
Roma / Moschea interni 1995
Arch. Paolo Portoghesi
Locandina del film  di
Francesco Rosi 1963.
Periferie Urbane e Piani Urbanistici
Inquinamento ambientale

Pale eoliche e paesaggi


Nessun commento:

Posta un commento