mercoledì 8 ottobre 2014

DOMANI

DOMANI                             di  Gianfranco Vecchiato

Progetto per Area di Bagnoli (NA)
"Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza..." Sono versi di Lorenzo dè Medici detto il "Magnifico", Signore della Firenze del XV° secolo che era il centro culturale d'Europa.  La scoperta del "Nuovo Mondo" avrebbe aggiunto nuove visioni e velocità al futuro fino ad allora rappresentato nella  "città ideale" disegnata da Francesco di Giorgio Martini e  da Leon Battista Alberti. Il "Domani" corrompe la "Giovinezza"  ma l'opera d'Arte offre l'approdo per una incorruttibilità culturale della materia.  Quanto dobbiamo alla scienza ed alla tecnica  per la comprensione del mondo, appartiene all'umanità. La biologia ci condiziona nel presente, il tempo ci condiziona il "domani" ma ai limiti temporali si oppongono oggi le nuove dimensioni virtuali.
Così nelle Esposizioni, nelle Fiere, in varie Mostre,  nei Concorsi di progettazione, si coglie anche una irrazionale fuga nell'astrattezza.  fermenti, le idee e i sorprendenti progetti innovativi che escono  dalle scuole di design e di architettura nel mondo, parlano con nuove tecnologie e con materiali creati dall'industria. 
Genova/ Arch. Renzo Piano
Progetto del "Porto Antico"
Alluvione a Genova 
Spingono all'ottimismo contro ogni attualità e disegnano mondi che nel computer paiono cristallizzati e fermi nel tempo e nello spazio: persone in lettura, bimbi che giocano, visioni di serena compostezza. Un mondo virtuale e sempre più spesso inesistente, per le difficili convivenze urbane e sociali che i programmi di disegno dei progettisti   non colgono  nella realtà, e che non portano a leggere correttamente il futuro ma lo pubblicizzano  come un prodotto, come una merce. In altri casi anche quando si  opera seriamente i drammi ambientali sovrastano le idee. Renzo Piano ha presentato per Genova, sua città natale, un progetto che ridisegna nuovi margini portuali e marittimi, e che vuole far riconquistare al mare territori dai quali l'acqua era stata allontanata: " Si procederà a togliere più che a mettere":  un canale largo fra i 20 e gli 80 metri penetrato dall'acqua circonderà il Porto Antico collegando con un percorso pedonale di tre chilometri il Palasport che sembrerà un'isola. Alcune costruzioni maschereranno alla vista la vecchia strada sopraelevata  e una nuova Torre piloti alta 70 metri sarà costruita sulla diga.
Arch. Sigurd Lewerentz
(1885/1975)
Percorso della memoria
Sarà un progetto urbano di riqualificazione a distanza di 20 anni dall'Expo per le Colombiadi dove già l'architetto era intervenuto  ridisegnando le aree e le banchine centrali del porto di Genova. L'opposizione al progetto si è già fatta sentire da chi ha interessi nella zona ma è lo stato precario e il  dissesto urbanistico della città e dell'hinterland, dove ad ogni pioggia si contano danni e spesso vittime, a cui occorrerebbe dare la precedenza prima di ricostruire il futuro. Sul mare c'è anche un  intervento di recupero ambientale ed urbano nell'area di Bagnoli, vicino a Napoli,  sul Golfo dove sorgevano le acciaierie. Un'area di grande pregio che era stata devastata in passato potrà recuperare il suo ruolo. Su questi ed altri casi sorgono sempre degli interrogativi. Basteranno i finanziamenti? Ci saranno scandali? Andrà tutto secondo i tempi ed i programmi prefissati? Ci sono poi dei simboli che l'Architettura esalta nella riflessione delle forme che essa propone. E' il caso, tra tanti,  del "percorso della memoria" nel cimitero di Stoccolma progettato dallo svedese  Sigurd Lewerentz nel 1915 insieme ad Erik Gunnar Asplund o degli spazi della Chiesa di S.Marco a Bjoerkhagen del 1960. Nelle architetture del messicano  Luis Barragàn (1902/1988),  ci sono plasticità, colori, espansioni di volumi. L'Unesco nel 2004 ha dichiarato Patrimonio  dell'Umanità la sua casa-studio costruita nel 1948. Ci sono opere neoespressioniste dello statunitense Steven Holl, quelle ispirate ad un neorazionalismo del tedesco Mathias Ungers dove convivono in dimensioni diverse,  forme espressive in trasformazione.
Arch. Steven Holl 
La modifica della realtà è un ruolo  dell'architettura, tanto più utile se nell'immergersi  sui problemi dei territori, aiuta a risolverli senza utopie virtuali.  Questo potrà influire sulle trasformazioni del tempo, e quindi anche sul "domani".  In questo senso ogni vera architettura ha in sé  un fine "rivoluzionario" oltre che espressivo che gareggia filosoficamente con l'età biologica della  "Giovinezza"  che è  il primo tratto della vita umana, quello ascendente di conoscenza, di pensieri, di passioni. Le Forme, in quel periodo della vita, influiscono sulla nostra mente così come  l'ambiente condiziona l'architettura ed essa a sua volta segna il tempo che l'ha generata. In questo si cela quel "mistero" di cui parlava A.Aalto. E' un fine in parte anche morale. Appartiene all'individualità che ha dinanzi qualcosa di inafferrabile:   " ... che si fugge tuttavia. Del doman non c'è certezza..."


Città Ideale Rinascimentale
Francesco di Giorgio Martini
Arch.Mathias Ungers
(1926/2007)


Messico/Arch. Luis Barragàn
(1902/1988)
Casa Studio (Unesco 2004)
Arch.L.Barragàn
Arch. Luis Barragàn
Bjoerkhagen/ Arch.Sigurd Lewerentz
Chiesa di S.Marco 1960

                                               IMMAGINI DAL ... DOMANI











Genova / zona del Porto
Arch.Renzo Piano 1992
Genova : Panorama del Porto ed
Interventi per le Colombiadi del 1992
Genova: disastri ambientali 2011/2014
Genova: alluvione 2011
Mathias Ungers:
La Natura : fra Cellule ed unità abitative 
Arch. Steven Holl 
Arch. Steven Holl

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