mercoledì 22 ottobre 2014

NORVEGIA

NORVEGIA                          di Gianfranco Vecchiato


Oslo : Il Porto
"Cos'è la Bellezza? Una convenzione, una moneta che ha corso solo in un dato tempo e in un dato luogo" E' un pensiero di Henrik Ibsen, grande drammaturgo norvegese,scomparso nel 1906, agli albori della Norvegia moderna che ha fatto della "bellezza" un modo di vivere. Questa antica terra vichinga, per secoli contesa da Danesi e Svedesi, arrivò all'indipendenza quasi ai margini della storia europea ma divenne dopo la nuova costituzione del 1913 il primo Stato al mondo ad aver eletto il Parlamento con il suffragio universale, compreso l'allora  rivoluzionario  voto femminile. Uscita prostrata dalla seconda guerra mondiale, occupata dalla Germania e guidata dal filotedesco  Quisling, il cui nome divenne sinonimo di tradimento, la Norvegia nel dopoguerra rafforzò le sue tradizioni nel socialismo di stampo scandinavo. Monarchia costituzionale, con una popolazione di poco più di 5 milioni di abitanti, vanta oggi una invidiabile ricchezza economica ed estese tutele sociali dovute alle grandi risorse  ricavate dai giacimenti petroliferi presenti nelle sue acque territoriali.
Isole Lofoten (Norvegia) 
Quando agli scolari un tempo si insegnava a leggere la carta geografica si rappresentava l'Europa  come una tigre che balzava su una signora che calzava uno stivale. La testa della signora era la penisola iberica, lo stivale era la penisola italiana, la tigre era la penisola  scandinava. Dai nostri confini mentali, viaggiando con la geografia torniamo quasi sempre alla storia. Era il 25 aprile 1431 quando il Patrizio veneziano Pietro Querini, partì dall'isola di Candia (allora veneziana)  con una nave carica di 500 tonnellate di merci varie e diretto nelle Fiandre. 
Carta geografica d'Europa
Sulla sua rotta trovò tempeste che fecero naufragare il vascello. Senza più timone l'equipaggio andò alla deriva trasportato dalla corrente del Golfo. I marinai calarono in mare due scialuppe. Della prima si persero le tracce. La seconda, con 18 uomini tra cui lo stesso Querini, finì sull'isola disabitata di Sandøy, nelle isole Lofoten in Norvegia. Salvati ed ospitati da pescatori della vicina isola di Røst, conobbero nei mesi di permanenza, le abitudini di quelle popolazioni e lo "stokfisk", il merluzzo essiccato, che era la fonte dei loro commerci.
Oslo: Opera House. 2008
Studio Snøhetta
Nuova Architettura Norvegese
Querini annotò nel suo diario: "Questi abitanti, sono uomini purissimi e di bello aspetto e così le donne sue, e tanta è la loro semplicità che non curano di chiuder alcuna sua roba, né ancor delle donne loro hanno riguardo..." Il 15 maggio 1432 viene aiutato a tornare a Venezia. Imbarcandosi a Bergen e portandosi dietro alcuni "stoccafissi", approdò prima a Londra  e poi in 24 giorni a cavallo, arrivò il 12 ottobre 1432 a Venezia. Qui raccontò la sua esperienza e introdusse l'usanza dello stoccafisso che in Veneto fu poi trasformato nel "baccalà", divenendo una pietanza tra le più note della Regione. In onore di Pietro Querini i norvegesi delle Lofoten hanno eretto a Røst una stele a 500 anni da quel naufragio ed hanno chiamato una delle isole "Sandrigøya", cioè isola di Sandrigo, nome della cittadina presso Vicenza, dove si tiene 
ogni anno la sagra del baccalà, piatto tradizionale del posto. E a Sandrigo una piazza è stata dedicata a Røst. Questo episodio racconta come le contaminazioni fra popoli avvengano anche in modi imprevisti. 
Essicazione dello Stokfisk
Oggi la Norvegia, al tradizionale rispetto per l'ambiente, ha aggiunto la buona qualità del design e dell'architettura.  Le elevate condizioni economiche e il modesto numero di abitanti ne hanno fatto un luogo attrattore per architetti che cercano di realizzare le loro esperienze. E il buon livello raggiunto dai progetti 
architettonici l'ha fatta inserire nel sito ArchDaily, che è il web di architettura più importante al mondo, come il luogo  preferito a livello internazionale  dai giovani architetti. Se si considera che la media del salario corrisposto agli architetti alle prime esperienze è in Norvegia pari a circa 75mila euro quando quello italiano è ben sotto ai 20mila, si può capire che parliamo di un altro pianeta. E' stato calcolato che il fatturato prodotto ogni anno dagli architetti in Norvegia sia pari ad 8 miliardi di corone, cioè ad oltre 1 miliardo di Euro. In questo settore le linee di sviluppo della Nazione sono molto chiare. 
Henrik Ibsen (1828/1906)
Le case da tempo sono progettate come fossero
Edward Munch
Anno 1885 : L'Urlo
 delle centrali energetiche, che producono più energia di quanta ne consumino. Nel 2011 con il progetto "powerhouse", nella città di Trondheim, nel nord della Norvegia, è stato costruito il primo blocco di edifici ad "energia positiva". Se tra gli architetti del Novecento accanto a Munthe-Kaas (1890/1977), K.Knutsen (1903/1969), A.Korsmo (1900/1968) e Sverre Fehn (1924/2009) troviamo nomi poco noti nel nostro Paese, è invece divenuto di dominio internazionale quello dello studio Snøhetta, per aver progettato la Biblioteca di Alessandria d'Egitto e l'Opera House di Oslo. Questo nome ha una origine singolare. Lo studio nato 25 anni fa da cinque architetti, tre norvegesi, un austriaco ed uno statunitense, prese il nome di una tra le cime più alte della Norvegia. 
Oslo: DogA:
Centro per il Design e l'Architettura Norvegesi
Padiglione Scandinavo ai Giardini
della Biennale di Venezia.1962
Arch. Sverre Fehn
Questo impulso al rinnovamento ha contaminato l'intero territorio, pur restando i norvegesi saldamente ancorati alle loro tradizioni anche costruttive. Tuttavia in questi anni il design scandinavo è stato rilanciato ai primi posti nel mondo. Ad Oslo si è inaugurato nel 2012 il Museo d'Arte Contemporanea, progettato da Renzo Piano. Un'opera considerata tra le migliori del settore. Sempre ad Oslo, vicino al fiume Aker, sorge il DogA, il Centro per il design e per l'architettura norvegesi. Anche gli interventi spontanei indicano il buon  gusto che riflette l'educazione della società. La vita quotidiana ha ritmi diversi, con alternanze di mesi senza sole ed altri in costante luminosità. Tutto questo influisce sul pensiero e sul senso delle cose, come nel dipinto di  Edward Munch del 1885 dove "l'urlo" non è solo un esempio dell'espressionismo  nordico, ma il  coinvolgimento psicologico interiore che gli spazi ed i silenzi profondi, le notti stellate, i ghiacciai, gli orizzonti sul mare  hanno sull'uomo e sul suo senso di solitudine. Questo ha fatto osservare ad Ibsen: " L'uomo più forte del mondo è quello più solo".  Ma si è davvero soli quando si è immersi nel mistero della Natura e si comprende di farne parte? 

Arch. Sverre Fehn
Sez. Padiglione Scandinavo
Venezia 1962
Paesaggio: Fiordo norvegese
Paesaggio norvegese
Essicazione dello Stokfisk
Nuovi quartieri "green"
Powerhouse


Røst (Lofoten-Norvegia)
Isole Lofoten
Piatto del Baccalà alla "vicentina"
Sandrigo (VI) Panorama
Gemellato con Røst
Trondheim
Illuminazione compatibile
Trondheim : Nuovi Edifici
Trondheim 
Oslo. Museo Arte Contemporanea
Arch. Renzo Piano 2012
Oslo. Astrup Fearnley Museet
Arch. Renzo Piano
Oslo: Architettura contemporanea
Oslo: Municipio (1950)
Bergen 
Aurora Boreale 
Paesaggio estivo
Design stradale
Paesaggio estivo

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